ELENA'S POV
Entrai nello spogliatoio, mi feci una doccia e mi asciugai i capelli in morbide onde.
Uscii, e da imbranata quale ero, andai a sbattere contro il muro(ehi questi muri non mi vogliono proprio lasciare in pace!)...
Solo che non era un muro,ma un ammasso di pettorali e addominali scolpiti.
Mmm, avevo già la bava...
Alzai lo sguardo e incontrai quei tanto belli eppure tanto sfrontati occhi azzurri.
"Hai terminato con la radiografia, dolcezza?" chiese James ovviamente divertito."Oh, piantala!"
"Guarda che non c'è niente di male nell'essere attratta da me" mi disse serio.
"Non sono minimamente attratta da te!" risposi seccata.
"Si, credici!" mi disse avvicinandosi.
"Quindi se faccio questo..." disse baciandomi il collo "non senti niente?"
Tentai di controllarmi ma dalla mia bocca uscì un gemito.
Stupido corpo traditore!
"Uh, come pensavo!" disse sorridendo contro la mia pelle sensibile.
A quella frase così arrogante, trovai la forza per spingerlo via e furiosa me ne andai.
Purtroppo non fui così fortunata da essere lasciata in pace e James mi seguì fuori.
Notando che proseguivo a piedi, James mi fermò: "Elena, aspetta!" mi urlò "Ti accompagno io!".
Onestamente faceva freddo e non volevo raffreddarmi, così accettai il passaggio.
" È bello che per una volta fai quello che ti si dice!" mi disse sorridendo.
"Non ti ci abituare!"risposi acida." Eccola di nuovo tra noi!"
Entrammo in macchina, lui accese la radio e subito partì "Four five seconds" di Rihanna e non potetti far a meno di cantare.
"Wow, dolcezza sei davvero brava!"
Cosa?! Mi aveva appena fatto un complimento senza alcun riferimento sessuale?
"Grazie" risposi timidamente, di solito non cantavo mai davanti a persone con cui avevo poca confidenza.
Era strano, nonostante avessi cercato di picchiarlo, in un certo senso adesso mi sentivo a mio agio in sua presenza.
Era come se ci conoscessimo da sempre e il silenzio che era calato tra noi, non era per nulla imbarazzante, anzi era piuttosto confortevole."Scusa" mi ritrovai a dire.
"Scusa per cosa, dolcezza?
" Sai, per oggi a mensa..."
"Non fa niente, me la sono cercata" mi disse facendomi l'occhiolino.
"Comunque, dove abiti?""31, Oxford street" risposi
"È una bella camminata fino alla palestra, non credi?"
"Già, comunque non è tutto a posto, è solo che quando c'è di mezzo Danielle, non ragiono: è l'unica famiglia che abbia mai avuto..."
Che? Come mai gli stavo gli stavo dicendo quelle cose?
"Ammetto di essere stato uno stronzo"
"Si, lo sei stato"
"Dolcezza che fai? Mi prendi in giro?"
"Chi? Io?" risposi indicandomi.
"Si proprio tu!" disse fermando la macchina e avvicinandosi a me.
Non mi ero nemmeno accorta di essere sotto casa...
Eravamo vicinissimi e la tensione tra noi era palpabile.
A quel punto,capendo le intenzioni di James, lo anticipai e gli stampai un bacio affettuoso sulla guancia."Ehi! Dove sono la passione e i fuochi d'artificio?" mi chiese con una punta di delusione nella voce.
Risposi ridendo e salutandolo con la mano.
"Notte James" dissi e mi avvicinai al portone di casa.
"Elena!" mi chiamò.
"Si?"
"Amici?"
"Amici"
"Notte Elena!"
***
Nel letto non riuscivo a dormire: avevo troppi pensieri per la testa.
L'amicizia con James, che sapevo sarebbe durata ben poco, prima che qualcuno di noi due facesse qualcosa di stupido.
E Harry. Non sapevo proprio perché avevo reagito così.
Io non ero così, o almeno non lo ero più.
Non ero più la ragazza sempre fatta o ubriaca fradicia che, puntualmente, dopo ogni festa si ritrovava nel letto di qualche sconosciuto.Per questo mi ero ripromessa che sarei andata a letto solo con qualcuno per cui provavo dei sentimenti.
E quello che provavo per Harry era esclusivamente attrazione fisica.
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Just the way you are
RomansaElena Smith non è mai stata una ragazza tranquilla... In passato ha avuto problemi con la droga, l'alcool e il controllo della rabbia. James Anderson invece è il solito playboy fin troppo consapevole del proprio fascino. Riuscirà questo cattivo raga...