3

155 14 0
                                    

Mitch entrò nel grande edificio grigio dall'odore di siringa e minestra. Era stanco a causa del fuso orario e aveva delle occhiaie molto visibili. Raggiunse, dopo numerosi tentativi, finalmente il reparto giusto e attese l'arrivo dei medici.
"Sono il Dr. Smith. Lei è?"
"Mitchell Grassi, il ragazzo di Ronnie"
"Ronnie?.."
"La ragazza della stanza 23"
"Oh capisco. Secondo una mia ricostruzione, in seguito a una brutta caduta ha sbattuto violentemente la testa e ha dimenticato gli ultimi tre anni della sua vita."
"Quindi...è convinta di avere 18 anni?" Mitch faceva fatica a credere alle parole dell'uomo, sembrava irreale.
"Si, signor Grassi. Ora ha bisogno di riposare e dobbiamo attendere affinché la ferita si rimargini, poi faremo un percorso per farle tornare la memoria."
"Posso vederla?"
"Solo per pochi minuti, è ancora debole. Mi segua"
Camminando dietro al dottore, Mitch entrò nella stanza 23. Lei era lì. Aveva la testa fasciata e alcune ciocche dei capelli castani le cadevano confuse sul collo disteso. Aveva gli occhi chiusi e un'espressione strana, sembrava stesse combattendo dentro di sé, come per capire il perché di tutto. Nonostante questo era bellissima, la sua pelle vellutata e il bianco tutto intorno la rendevano un piccolo Angelo.
"Tre anni fa ci eravamo appena conosciuti, era l'anno in cui abbiamo cominciato ad uscire..." pensò Mitch "...spero mi riconosca..Dio ti prego fa che si ricordi di me...". La voce del medico lo riportò alla realtà.
"Ronnie sono il Dr. Smith, ho portato qualcuno di speciale"
Inizialmente guardando quel ragazzo mingherlino e con grandi occhi fece fatica a capire chi era, ma dopo qualche minuto di silenzio qualcosa riaffiorò alla mente:"Mitch ?"
"Si, sono io"
"Cosa fai qui? Cosa faccio io qui?"
L'aria si faceva pesante e Mitch non sapeva cosa dire, ma optò per la via più difficile: la verità.
"Ronnie, io e te stiamo insieme da quasi tre anni. Non ricordi nulla?"
La ragazza era confusa...tre anni? Non ricordava più di 1000 giorni della sua vita, cadde nel vuoto.

"Quando le condizioni si stabilizzeranno potrà ritornare a casa e lei dovrà ripercorrere i momenti più belli di questi anni passati. Signor Grassi lei sarà la miglior medicina...ora vada a casa e si riposi, l'infermiera la chiamerà quando dimetteremo Ronnie. Stia tranquillo. Arrivederci"

La miglior medicinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora