Guardo Luke. Dio, è bellissimo, con i fiocchi di neve candida incastrati tra i suoi capelli color miele, quasi come perle e con quel suo sorriso scintillante che illumina le mie giornate molto più di quanto non faccia questo pallido sole invernale che in questo momento sta facendo risplendere il ragazzo. Anzi no. Perché lui risplende di luce propria, il sole lo invidia. Sta ridendo in questo momento, perché rincorrendolo sono scivolato sul ghiaccio e sono rovinosamente caduto a terra. Ammetto che deve essere stata una scenetta abbastanza esilarante, ma potrebbe mostrarsi un po' preoccupato. La mia lamentela viene smentita dopo appena pochi secondi quando lui si avvicina a me, sempre con le labbra leggermente screpolate piegate in un sorrisetto sghembo, e mi porge la mano. "Stai bene?" Il mio cuore da un'accelerata pazzesca, mentre le mie guance si arrossano visibilmente al suono di quella dolcissima voce angelica. "Uh, sì grazie" Mi aggrappo a quelle cinque dita affusolate, così esperte nel suonare -E anche nel far altro, mi rammenta il mio subconscio in tono molto malizioso- e mi rialzo. Passo le mani sui miei amati skinny jeans neri per pulirli dalla neve e quando arrivo al fondoschiena noto che gli occhi del biondino mi guardano con interesse, così mi modo il labbro "Vuoi fare tu?" lo provoco con fare sensuale. Il sorriso riprende posto sul suo viso e si avvicina a me, allungando una mano. Ma lo lascio a malapena sfiorarmi che mi abbasso con uno scatto e gli tiro una manciata di neve fredda dritta in faccia. L'espressione confusa che gli si dipinge in volto è una delle migliori che gli abbia mai visto addosso, così epica che mi fa scoppiare a ridere incontenibilmente. Mi punta minacciosamente un dito contro "Tu brutto stronzo, Michael Gordon Clifford, ti lascio un secondo di tempo per coninciare a scappare... UNO!" E comincia a rincorrermi in giro per tutta la strada. Ci tiriamo palle di neve, ridiamo e schiamazziamo. La grande moltitudine di bambini che abita qui è molto più silenziosa di noi. 25 anni e non sentirli. Ma in fondo è Natale e 'a Natale puoi fare quello che non puoi fare mai' no? Quindi. Quindi giochiamo come se avessimo 5 anni fino a che Luke, sfinito, non si distende a terra, cominciando a muovere gambe a braccia nella neve per tentare di disegnare un angelo. Ma qui l'angelo è lui, quindi non c'è problema. Mi siedo accanto a lui e gli tocco i capelli; prima con un dito, poi ci affondo tutta la mano beandomi della loro morbidezza così soprannaturale accentuata dai piccoli cristalli di ghiaccio che vi si sono depositati. Mi sorride, ancora una volta, e ancora una volta io mi sciolgo dentro a causa di quel gesto. La sua mano si poggia sulla mia guancia e in pochi secondi le nostre labbra sono le une sulle altre. Fredde, morbide, screpolate, al gusto di vaniglia per via del burrocacao che usa, sono sempre le stesse ma ogni volta che mi bacia il mio cuore si blocca, qualsiasi cosa ci sia nel mio stomaco si agita, la mia mente vola. Proprio come la prima volta. Eravamo in terza superiore, parlavamo di qualche cazzata tipo giochi della Play, quando a metà frase si è interrotto e così, davanti a tutti, senza alcun nesso logico, ha mormorato "Fanculo" e la sua bocca si è impossessata della mia per la prima volta.
"Mike" mi risveglia Luke. "Mi dica tutto, bellezza" ridacchio. "Torniamo dentro? Sto congelando" Il sole ha cominciato a calare, in effetti, e ormai fa piuttosto freddino. Lo sollevo da terra e me lo carico in braccio a sacco di patate, mentre lui si dimena, scalcia e ride. Dio, la sua risata. Un calore familiare e accogliente ci avvolge non appena entriamo in casa. Lo butto sul divano "Vaffanculo amore, ho perso dieci anni di vita e qualche ossa" sbotta cercando di risistemarsi. "Però mi hai chiamato amore" gli faccio notare con una punta di felicità nella voce. "Allora vaffanculo Gordon. Preferisci?" Butta fuori irritato calcando sul mio secondo nome. "Hey guarda che scherzavo, non prendertela" gli lascio un tenero bacio sulla guancia, evitando accuratamente qualsiasi tipo di battutina del tipo "Sei mestruato?": passare la notte di Natale fuori, da solo, al freddo non è tra le mie priorità. Piuttosto gli afferro la mano che sembra fatta apposta per incastrarsi con la mia, e lo guido nella stanza a fianco, al centro della quale c'è un bellissimo pianoforte a coda perfettamente laccato di nero accompagnato da due sgabelli dello stesso colore. Abbiamo dovuto sudare ogni singolo centesimo e fare miliardi di sacrifici per comprarlo ma la soddisfazione finale è stata più che appagante. Ci accomodiamo ai nostri posti, io a sinistra, lui a destra, e ci basta uno sguardo di sfuggita per inenderci. Le note cominciano ad alzarsi nell'aria non appena le nostre mani pigiano sui piccoli tasti, creando la mia -nostra- melodia preferita. Luke mi guarda e io guardo Luke. I nostri sguardi si incatenato, si fondono tra di loro, il verde nell'azzurro e l'azzurro nel verde. Stessa cosa fanno le nostre voci non appena le bocche si schiudono e cominciano a muoversi simultaneamente:
Another turning point
a fork stuck in the road
Time grabs you by the wrist
directs you where to go
So make the best of this test and don't ask why
It's not a question, but a lesson learned in time
It's something unpredictable
but in the end it's right
I hope you had the time of your life
So take the photographs and still-frames in your mind
Hang it on a shelf in good health and good time
Tattoos of memories and dead skin on trial
For what it's worth, it was worth all the while
It's something unpredictable
but in the end it's right
I hope you had the time of your life
It's something unpredictable
but in the end it's right
I hope you had the time of your life
Una lacrima riga il mio volto, ma non è la tristezza il sentimento che mi invade l'anima in questo momento, anzi, tutt'altro. È pura felicità, per essere qui con il mio uomo a cantare e suonare insieme la nostra canzone, per tutto, tutto quello che la vita mi ha regalato.
It's something unpredictable
but in the end it's right
I hope you had the time of your life...
L'ennesimo sorriso spunta sui nostri visi non appena finiamo di cantare, l'ennesimo bacio riempie quel piccolo spazio vuoto che c'era tra di noi, l'ennesima carezza sottolinea il nostro amore. Un "Ti amo" appena sussurato esce dalla sua bocca, e segue un'altro da me mormorato, perchè lo sappiamo solo io e lui, non tutti. Non deve essere fatto un vanto dell'amore, non va sbandierato a destra e a sinistra, ma bisogna tenerselo per se, condividerlo solo con il diretto interessato, renderlo vero a gesti, non a parole buttate al vento.
Luke si alza all'improvviso, lasciandomi piuttosto interdetto. "Dove vai?" la mia voce lascia trasparire preoccupazione da ogni poro. "Tranquillo, seguimi, ho una sorpresa" risponde lui emozionato. Il mio cuore perde un paio di battiti. "S-sorpresa?! Avevamo detto niente regali quest'anno, Luke, ricordi?" le nostre condizioni economiche non sono proprio il massimo, più risparmiamo meglio è. "Sì Mike, rilassati e vai in camera" Mi dirigo verso la nostra stanza da letto. Sotto l'albero di Natale decorato con amore da noi due c'è un piccolo pacchettino accuratamente incartato. Ho il batto esageratamente accelerato, ma Luke si guadagna comunque un'occhiataccia da parte mia. Niente regali, vero? Lo prendo in mano e comincio a scartarlo. Contiene una scatolona viola scuro. Il mio ragazzo mi raggiunge e mi abbraccia da dietro, appoggia la testa alla mia spalla e mi lasciare un morbido bacio sul collo che fa passae brividi e brividi per la mia colonna vertebrale. "Aprila" La apro. C'è un semplice anello senza alcun tipo di decorazione o fronzolo e un bigliettino piegato. Apro anche quello e leggo ad alta voce ciò che c'è scritto. La mia voce si mescola ancora una volta a quella di Luke. Del mio Luke. "Marry me"
Spazio autrice:
Poche cose perché sto morendo di sonno:
1)spero che vi piaccia (HAPPY ENDING CONTENTE?? (: )
2)scusate se è corto ed è da ricontrollare
3)conoscete la canzone VERO?! (Ilaria_3 la conosci vero?!?!)
5)grazie dei voti e dei commenti e delle visualizzazioni fino ad ora ❤❤❤
CateHemmings
