The Scarred Marquis [omegaverse ~ taeGi]

¤ Capitolo 9 ¤

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"Non capisco, perché me lo avete tenuto nascosto?"

"Perché voi avevate già un'amante. Avevate già un figlio che avete riconosciuto nonostante non sia totalmente coreano."

"Dovevate comunque dirmelo. Siete una Omega pura. Questo farebbe di lui…"

"Il vostro vero Erede."

"Io non capisco, perché non prima, perché proprio adesso che sto per sposarmi…"

"Perché sto morendo, Victor."

L'Alpha sussultò, scosse la testa.

"Non… non potete…"

"Devi promettermelo. Troverai nostro figlio. La mia famiglia ha avuto la pietà di affidarlo a una casa di rango inferiore. Lui non sa chi è. Ti prego. Non mi interessa se non erediterà ciò che sei. Ma voglio che conosca l'amore del suo vero padre. L'amore di un fratello più grande. Victor potrebbe proteggerlo, potrebbero crescere insieme…"

"Victor è già grande, non posso dirgli che lui non è…"

"Non è necessario che lo sappia. Solo che ha un fratellino da amare. Per favore, è l'unica cosa che vi chiedo in punto di morte.

"Qual è il suo nome?"

"Il suo nome è…"

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"A cosa state pensando?"

Il sobbalzare della carrozza sembrava innervosire il Marchese, che guardava fuori con aria pensierosa.

"A ciò che sentii da mio padre, qualche anno fa…"

Colui che gli stava seduto di fronte si guardò attorno e tirò la tenda della carrozza, lasciando che il cunicolo in movimento venisse avvolto dal buio.

"Mio signore…"

"Dimmi, Hobi."

"Mi siete mancato… pensavo foste… morto… in quell'incendio…"

"Forse sarebbe stato meglio, considerato quanti mi vogliono morto."

La guardia di nome Hobi si inginocchiò ai suoi piedi, poggiando delicatamente la guancia sul suo ginocchio.

"Non dite così. Vi sono mancato, non è vero?"

"Tu sarai la mia dannazione."

"Allora sarei ben felice di bruciare all'inferno per tutta l'eternità, se questo significa stare con voi."

"Non avresti dovuto… come hai fatto a…"

"Io vi riconoscerei sotto qualsiasi Maschera, mio signore."

Il ragazzo allungò la mano per togliergliela, ma il Marchese sobbalzó come se fosse spaventato da quel gesto.

"No…" disse debolmente, scuotendo la testa come se fosse impaurito.

All'improvviso il ragazzo di nome Hobi di interstardí, arrampicandosi su di lui fino a sedersi a cavalcioni sulle gambe dell'Alpha.

"Pensate davvero che dopo aver creduto per così tanto tempo alla vostra morte, io possa avere paura del vostro aspetto?"

Così poggió le mani tremanti e fredde sulla maschera, tirando giù.

La penombra che li circondava non poteva nascondere del tutto un lato del viso parzialmente bruciato, da sotto l'occhio alla guancia. Le cicatrici ormai erano guarite, e nonostante quei segni si poteva ancora intravedere la sua bellezza passata.