Capitolo VI

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Christian alzò leggermente la testa mentre era seduto in sala pranzo, durante la pausa, per sbirciare cosa stesse combinando Mattia, seduto al tavolo dei ragazzi della squadra di football. Insomma, Mattia non giocava a football e non aveva nemmeno sedici anni! Che diavolo ci faceva a quel tavolo formato praticamente solo da quelli del quinto?

Christian aggrottò le sopracciglia quando il biondo si sedette sulle gambe di Andrea e gli lasciò un bacio appena accennato sulle labbra.

“Christian, mi stai ascoltando?” Dario lo richiamò, sbuffando, per l’ennesima volta.

Christian voltò subito la testa verso il suo ragazzo e notò il suo cipiglio infastidito. “Scusami, mi sono distratto. Di che parlavi?” chiese.

“Ti ho chiesto se mi puoi dare una mano con i compiti di chimica, oggi pomeriggio” disse, incrociando le braccia.

“Oh. Ehm, certo. Vieni da me dopo scuola” annuì, sorridendo.

“Abbiamo gli allenamenti di calcio, dopo” gli ricordò Alex, seduto di fronte a lui, alzando un sopracciglio.

“Giusto” Christian si morse un labbro. “Allora mi aspetti agli allenamenti, va bene?” propose.

“D’accordo” rispose Dario, sorridendo. “Adesso è meglio che vada. Devo incontrare Perrie per l’interrogazione di storia. A dopo, tesoro” disse, scoccandogli un veloce bacio sulle labbra e afferrando il suo vassoio. “Ciao Alex” lo salutò con un gesto della mano, allontanandosi da loro.

A quel punto, Christian riportò immediatamente lo sguardo verso Mattia osservando con attenzione tutte le sue interazioni con Andrea. “Tu lo sapevi?” chiese Christian, senza distogliere lo sguardo da quel tavolo.

Alex puntò gli occhi distrattamente verso il punto interessato da Christian. “Forse” rispose con una scrollata di spalle.

Christian lo fissò indignato. “Perché non me lo hai detto!” esclamò.

Il moro incrociò le braccia. “Perché avrei dovuto dirtelo io?” domandò.

“Perché — insomma, sei il mio migliore amico!”

“Lo è anche Mattia, da quel che ricordo” rispose, alzando un sopracciglio. “Quindi mi sembrava giusto che dovesse dirtelo lui.”

Christian iniziò a boccheggiare. “Beh, io e lui ci siamo un po’ allontanati ultimamente, lo hai notato no?” borbottò. “Credo che sia arrabbiato con me o qualcosa del genere.”

“Beh, lo sarei anch’io, fossi in lui” rispose severamente.

“Ma io non ho fatto un bel niente!” esclamò. “E poi, potrebbe almeno venire da me e dirmelo!”

“Sei un fottuto idiota, lasciatelo dire” roteò gli occhi al cielo. “Mattia non è arrabbiato con te, in realtà. Ti sta solo lasciando in pace per la tua relazione.”

“Eh?” domandò confuso.

“Christian, senti, sei il mio migliore amico e lo sarai sempre. Ma ti stai comportando da stronzo, okay? Capisco che ora sei fidanzato da un po’ e la situazione sta diventando abbastanza seria tra te e Dario ma stai trascurando un po’ di cose.”

“Non è vero” borbottò.

“No? Da quanto tempo io e te non ci vediamo un pomeriggio per fare stronzate?” chiese.

“Beh, ma è perché siamo entrambi molto impegnati!” protestò.

“Certo” bofonchiò scettico. “Comunque, non te ne faccio una colpa, capisco che sei preso da Dario e tutte queste stronzate varie. Ma Mattia ne ha sofferto un po’ di più” arricciò il naso. “La vostra amicizia ha subito un cambiamento radicale da quando sei fidanzato con lui. E tu te ne accorgi solo adesso, dopo mesi?”

All of me needs all of you || Zenzonelli's VersionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora