“Quindi hai un appuntamento con Spiderman?” domandò Luca, eccitato, mentre entrambi stavano uscendo dal palazzo del giornale.
“Non è un appuntamento” roteò gli occhi Mattia. “Devo solo parlarci.”
“Sì, certo. Sono sicuro che sei eccitato almeno quanto me!” esclamò.
Mattia sbuffò. “Tu sei una vera e propria fangirl, lo sai?”
“Sì e tu mi stai mettendo in crisi!” esclamò. “Non so se preferirti con Spiderman o con Christian. Sono così indeciso.”
“Non mi nominare Christian, ti prego” borbottò. “O qui farò una strage.”
“Perché?” chiese.
Mattia sospirò, abbassando un po’ la testa. “Io—non lo capisco. Ultimamente lo sento così lontano, da me.”
“Cosa intendi?”
“Non lo so nemmeno io” scosse la testa, facendo ballonzolare i suoi capelli. “Ma dopo la morte dei suoi genitori non è stato più lo stesso. E all’inizio lo capivo, davvero. Insomma, gli era crollato il mondo addosso, non aveva compiuto nemmeno diciannove anni, d’altronde. Aveva appena iniziato il college e improvvisamente si è improvvisato padre, fratello, lavoratore. È cresciuto tutto in una volta. Si è chiuso in sé stesso, ha iniziato a passare ore con mio padre a lavorare chissà a cosa” sospirò. “Probabilmente lo fa solo per ricordare i suoi genitori. Ma comunque, era arrivato un momento in cui credevo che si fosse ristabilizzato, che fosse riuscito a superarla.”
“Invece non è stato così?” chiese Luca.
“Non proprio” Mattia si morse un labbro. “Tre anni fa mia madre è morta” spiegò. “E da quel momento, non so per quale motivo, è cambiato tutto.”
“Oh” esalò sorpreso Luca. “Mi dispiace. Come—come è successo?”
“Una rapina finita male” spiegò.
“E come mai Christian è cambiato?”
“Boh” alzò le spalle. “Ho sempre temuto si sentisse in colpa per ciò che era successo. Sai, io e lui stavamo aspettando mia madre in macchina, quando è successo. E credo abbia la fissazione di non aver fatto abbastanza. Fatto sta, che da quel momento è diventato molto più sfuggente. E riservato. E mi fa saltare i nervi la maggior parte delle volte.”
“L’amore non è bello se non è litigarello” ridacchiò Luca.
Mattia gli schiaffeggiò, ancora, la nuca. “Smettila di dirlo” lo minacciò. “E adesso, devo andare, non posso fare tardi.”
“Oh, sì. Buon incontro con Spiderman e salutalo da parte mia, ti prego!” esclamò, unendo le mani a mo’ di preghiera.
Mattia scosse la testa sorridendo. “D’accordo.”
“E—Mattia?” lo bloccò il biondo. “Stavo pensando, venerdì, potrei, non so, venire anch’io al ristorante. Mi metto in un angolino e vi tengo d’occhio.”
Mattia si morse un labbro. “Ci penso” annuì, accennando un sorriso.
“Va bene. Ci vediamo domani” lo salutò.
“A domani” ricambiò il saluto, dirigendosi verso la sua auto. Non era in ritardo, ma doveva comunque prepararsi per un appuntamento importante.
Mattia stava aspettando l’arrivo di Spiderman sul tetto del suo stesso palazzo, con la cartella dei Stefanelli in mano e i gomiti appoggiati alla ringhiera che circondava il tetto. Gli occhi erano fissi verso il paesaggio dello skyline di New York, non che potesse vedere molto, considerando tutti i grattaceli che si innalzavano per la città ma, comunque la vista era da togliere il fiato.
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All of me needs all of you || Zenzonelli's Version
FanfictionSpiderman!Christian Giornalista!Mattia Mattia è un giornalista con la passione per il rischio e la tendenza a mettersi nei guai. E Christian, beh, Christian è Spiderman. Dalla storia: Gli occhi di Mattia si illuminarono. "L'ho appena letto! Tu eri...