Cinema

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"Quindi Cinema?" chiese lui stremato lasciando che il mio peso riposasse su di lui.

"Hey stai dormendo?" continuò lui invano.
Mi scosse leggermente e con fatica riaprii gli occhi.
"Stavi dormendo, vero?" domandò lui alzando il busto con gli avambracci ma restando comunque accanto a me.

Mi misi in posizione supina e cercai di inspirare più aria possibile: sembrava che, secondo dopo secondo, i miei polmoni buttavano ma non ricevevano niente da fuori.
"Sono tanto stanca, sto lavorando troppo per quelle due" mormorai con gli occhi semi chiusi e con le braccia che toccavano il pavimento.

"Ne riparleremo meglio domani del piano" affermò lui alzandosi e prendendomi da terra.
Il mio corpo giaceva tra le sue braccia e poi, improvvisamente, si trovava nel suo letto.
Mi coprí con il suo piumino e poi se ne andò socchiudendo la porta: "Buonanotte Ila".

Mi svegliai dopo tre ore, erano solo le 4:00 della mattina che la luna splendeva ancora in cielo.
Mi guardai attorno, capì che immediatamente che non avevo dormito in casa mia, bensì da Eddie.
Abituata a non dormire tanto, mi alzai nonostante l'ora e iniziai ad ispezionare la sua camera: cd, riviste porno, cassette, fogli con testi di canzoni, una foto del suo club e una chitarra appesa allo specchio. Sfiorai quest'ultima, mi mancava quella sensazione.

"Oh, sei sveglia" mormorò lui entrando silenziosamente in stanza.
Mi voltai di scatto per lo spavento appoggiando il palmo della mano sulla cassettiera vicina.
Mi strofinai gli occhi e presi un bel respiro: "Scusa per ieri sera, sono collassata".

"Stai tranquilla, avevi bisogno di riposare" disse lui avvicinandosi di fronte a me.
"Come mai non stai dormendo? È presto" gli feci notare abbassandomi cautamente per sedermi sulla caotica moquette di camera sua.

"Volevo stare sveglio in caso avessi bisogno del mio aiuto" mi raggiunse sul pavimento.

"Tieni" mi offrì una sigaretta.
"Si può fumare in camera?" chiesi stupita.
"Mio padre è sempre via e, inoltre, fuma di solito in cucina quindi non credo gli darà fastidio" rispose lui avvicinando un accendino alla mia bocca e poi alla sua.

Ci fu una lunga pausa di silenzio accompagnata dalle fiocche luci provenienti da fuori: i lampioni e la luna dipingevano il suo volto mentre il mio restava nascosto sotto la finestra.

"Ieri sera stavamo parlando che il cinema poteva essere la prossima location del piano, e poi magari anche noi ci divertiremo" affermò lui aspirando del fumo della bocca per poi gettarlo verso il mio viso.

Metabolizzai solo dopo l'intreccio delle parole da lui dette. Che poteva intendere con 'anche noi ci divertiremo' e soprattutto nel luogo dove lo incontrai per la prima volta.
Aspettai che lui dicesse qualcosa ma l'unica risposta che ottenni fu un lungo e imbarazzante silenzio.

"Che intendi?" chiesi rompendo il ghiaccio fumando poi ancora un po'.
"Che intendi, per cosa?" domandò lui non afferrando il concetto.

Lo guardai ancora più stupita e iniziai a ridere. Ridere e ridere, mentre lui rimaneva in silenzio a guardarmi.
"Ti sta ancora facendo effetto?" chiese lui stavolta confuso.

"No, no"mi calmai.
Aspirai ancora del fumo nella bocca e mi misi con le gambe crociate, avvicinandomi quindi a lui.
"Niente, mi stavo chiedendo dove hai dormito" continuai spegnendo poi la sigaretta in un posacenere che stava in mezzo a noi due.

"Nel divano, come mai questa domanda?" rispose lui con ancora la cicca tra le dita.
"Non ricordo molto di ieri notte" mentii.

"Cinema?" chiese conferma.
"Ci sto, ma ad una condizione" dissi.

Mi guardò preoccupato e velocemente spense la sigaretta sul posacenere.
"Sarò io la prossima a scegliere dove" affermai alzandomi in piedi confidentemente.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 19, 2023 ⏰

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