*Ding Dong*
Mi voltai verso la porta mentre i tre che stavano in cucina ci raggiungevano.
Dustin aprì il portone di casa e si ritrovò di fronte Mike accompagnato da Lucas. Quest'ultimo, alla vista di mia sorella, si bloccò e rimase fuori mentre cercava disperatamente il coraggio per salutarla.<Iniziamo> mi sussurrò Eddie all'orecchio.
Max si paralizzò vedendolo e poi mi guardò. Mi guardò con delusione o addrittura rancore: aveva capito solo troppo tardi che era solo una semplice trappola. Andò a sedersi sul divano con fare aggressivo e frettoloso. Suppongo volesse essere a casa in questo momento.
La raggiunsi in poco tempo, mentre gli altri si accomodavano attorno al tavolo da gioco con un sorriso stampato sul viso.
<Come ti senti?> le chiesi.Si girò verso di me e disse: <Me lo chiedi pure? Questo era tutto un tuo piano, non sai quello che è successo tra me e lui>.
<Vuoi parlarne?> domandai.Mi prese per mano e mi trascinò in cucina per raccontarmi tutto. Si fermò voltandomi le spalle e iniziò il discorso: <Una settimana fa, ho visto una ragazza provarci con lui...>
La fermai e le chiesi: <E lui ci stava?>
Finalmente si girò e notai immediatamente delle lacrime che scendevano lentamente sulle sue gote ormai rosse. La accolsi tra le mie braccia dove lei iniziò a lasciarsi andare. La strinsi di più a me e la coccolai accarezzandola come fa una madre per una figlia.<Max credo che dovete parlare, la comunicazione è fondamentale tra due persone che si vogliono bene>
Si staccò leggermente da me e, asciugandosi le guance, mi disse: <Non so se è ancora rimediabile...>
<Provaci, se ti va male sappi che ci sono un sacco di altre persone che sono pronte a conoscerti. Poi ricorda che sei al liceo...>
<Cosa intendi dire?> domandò lei confusa.
<Niente è eterno al liceo e quindi goditi i momenti con lui...> provai a spiegarmi invano.<Perchè cerchi sempre di intrometterti in mezzo a cose che non ti riguardano senza neanche capire la situazione!> affermò lei ritornando di corsa in salotto.
Uno scalino indietro.
[...]
<Ho ancora 14 punti...> mormorò Dustin a Mike e Lucas.
Iniziarono a formare un piccolo cerchio dove potevano organizzarsi a creare un piano.
Dall'altra parte del tavolo sedeva Eddie che, mentre attendeva la mossa dei tre, mi guardava da lontano.
<Le hai parlato?> iniziò a muovere le labbra da lontano senza produrre alcun suono.
<Si, ma non è andata bene... prova tu con Lucas> risposi a mia volta.<Abbiamo deciso, combattiamo!> affermò il ricciolino con due dadi in mano.
Successivamente iniziò a scuoterli all'interno del suo pugno per poi lanciarli con speranza sul tavolo da gioco. Ci fu un assonante silenzio che però venne interrotto da dispiaciute urla: <Noo!> esclamò Mile stringendo i pugni.<Mi spiace ragazzi ma anche stavolta avete perso!> affermò Eddie alzandosi dalla sedia entusiasto della sua facile vittoria.
<Vogliamo la rivincita>
<La prossima settimana!> rispose lui per avviarsi verso la sedia del suo amico Lucas.
Si chinò di poco per arrivare al suo orecchio, capì subito la sua mossa.I due si allontanarono lasciando così nel salotto noi quattro, due dei quali ancora sconvolti dalla loro sconfitta e altri due che restavano in silenzio.
Max non parlò e neanche si voltò per guardarmi negli occhi.
Presi coraggio e mi girai per affrontare la piccola discussione di prima: <Max, non volevo essere troppo invasiva ma, vedendoti stare male, volevo solo essere di aiuto... non potevo starmene con le mani in tasca> dissi ancora seduta sul divano.Lei continuò ad osservare la finestra coperta da una sottile tenda ricamata di fianco a lei, senza rispondermi.
Provai ad avvicinarmi di più alla sua figura che continuava a giacere immobile sul sofà.
<Dai Max, non volevo essere troppo diretta... ma davvero goditi l'adolescenza più che puoi> la incoraggiai parlando indirettamente del mio passato.A quel punto si girò ma, nel momento che lei aprì bocca, un rumore assordante richiamò tutti e quattro verso uno stanzino.
Mi alzai per prima e mi avviai frettolosamente in corridoio, seguita dai piccoli tre che si nascondevano dietro le mie spalle.
<Rimanete qui> ordinai per poi andare da sola verso il luogo da cui proveniva quel trambusto.Prima di aprire la porta mi voltai verso mia sorella che, nonostante quello che era successo prima, sembrava leggermente preoccupata nei suoi occhi.
Le sorrisi gentilmente da lontano e appoggiai la mia mano sulla maniglia cautamente.
La spalancai con forza e in basso si trovava Eddie, disteso per terra con un sacco di cianfrusaglie attorno. Accanto a lui ci stava Lucas che però stava in piedi con le mani in alto.
<Che è successo?> chiesi dando una mano al riccio per aiutarlo a rialzarsi.<Dobbiamo parlare, vi riaccompagno a casa> affermò lui sistemandosi i cappelli dopo aver accettato il palmo della mia mano.
Uscimmo tutti e tre dallo stanzino e raggiungemmo gli altri che attendevano alla fine del corridoio con ansia.
<Tutto apposto!> saltellò energicamente Eddie.<Dobbiamo andare ora o la mamma si preoccuperà> dissi toccando leggermente la spalla di Max che all'improvviso sembrava pronta a parlarmi.
Non mi rispose come per tutto il viaggio in macchina, tranne all'arrivo.
<Vai a farti una doccia e mangia qualcosina, ti raggiungo tra poco> spiegai scendendo dalla macchina.
<Va bene...> disse spenta.Quando mia sorella entrò nel caravan, mi voltai verso Eddie che restava appoggiato sul suo furgone con una sigaretta tra le labbra.
<Per caso me ne daresti una? Ho finito il pacchetto> mi avvicinai verso di lui.<Non serve chiederlo> me ne poggiò una in un estremo della bocca e me la accese in poco tempo.
<Di cosa dobbiamo parlare?> domandai di fronte a lui.
<Ho parlato con Lucas e secondo me ci vorrà del tempo per compiere questa missione> spiegò lui brevemente aspirando del fumo nella bocca.
<Lo stesso vale per Max> aggiunsi camminando avanti e indietro.<Come facciamo ora?> chiesi dopo una breve pausa di silenzio.
<Stasera hai impegni?> domandò Eddie.
Mi fermai e decisi di voltarmi verso di lui: <Devo lavorare, ma appena stacco sono libera>.<Vieni da me, se ti va, che dobbiamo ideare altri piani> propose lui con ancora la sigaretta tra le dita.
<Va bene>
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Obsession - Eddie Munson
FanficA te che non smetti mai di cercare: hai presente le favole che ti raccontavano quando eri una piccola creatura? Bene, ora che sei grande potrai capire che era tutta un'illusione. Questa storia è la mia favola e vorrei che voi la ascoltaste: Ila, api...