capitolo 10

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Pov's Angels.

Era una settimana che non lo vedevo e al posto di essere felice, per qualche insana motivazione mi mancava.

Non riuscivo a capirne il perché, mi aveva umiliata in tutti i modi possibili ma nonostante questo preferivo essere umiliata che ignorata.

Chi ha detto che l'ignoranza è l'arma migliore, aveva capito tutto dalla vita.

Essere ignorati fa schifo, quanto essere una venduta.

Erano giorni che pulivo ed ero stanca.

Venivo emarginata, il mio lavoro per ordini superiori, quindi da parte di harry, doveva essere in completa solitudine così mi aveva detto il bertf, Logan era diventato il mio unico amico se così lo si può chiamare.

Harry non voleva vedermi e pretendeva che anche gli altri non lo volessero.

Ogni ragazza che vi era all'interno della villa, non mi rivolgeva la parola.

Ho pensato di scappare così tante volte, forse anche troppe, ma anche se riuscissi a scappare, alla fine dove potrei andare?

Da un padre che non ci ha pensato un secondo al fatto di vendermi?

Non avevo nessuno ne ero consapevole.

La triste verità era che ero sola.

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Erano le 20:00 quando qualcuno bussò alla mia porta.

Non immaginavo chi potesse essere, nessuno dopo l'ora di cena aveva il permesso, se non chiamata dal padrone, o autorizzata ad uscire dalla propria stanza.

Quando aprii la porta quel che vidi, mi sorprese e non poco, il cuore inzio' a battere, i brividi non volevano cessare e le gambe non la volevano finire di tremare.

Harry era lì davanti a me.

Era bellissimo, era uno di quei ragazzi che se lo vedevi per strada non potevi che non girarti a guardarlo per quanto fosse bello.

"Angels io.." si toccò i capelli con quella aria che diceva: "sono figo e lo sai."

Poi fece un sospiro e continuò " domani usciamo, fatti trovare pronta alle 7:30."

Cosa? Voleva portarmi fuori? Sembrava una cosa al quanto irreale, da quando ero lì, non ero mai uscita.

E ora ero contenta come una bambina al luna park.

"DA - davvero? "

"Sì Angels, davvero."

Non riuscivo a capire perché il mio nome pronunciato dalla sua bocca, sembrasse il nome più bello del mondo.

E profondamente speravo che non smettesse mai di pronunciarlo, avevo quasi pensato di registrare la sua voce mentre lo diceva.

Il suo sguardo era fisso nei miei occhi, occhi contro occhi, i suoi occhi verdi contro i miei marroni.

Poi il suo sguardo scese giù verso la bocca e in quel momento capì che mi voleva baciare.

E diamine, se lo volevo anche io.

Ma al contrario di quello che volevamo tutti e due, o forse solo io, harry andò via.

E per lo più neanche mi salutò, non sapevo come sentirmi al riguardo, ero confusa.

Ma una cosa l'avevo capita.

Ero pazza.

Pazza di Harry.

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Ebbene si, c'è l'ho fatta ad aggiornare ma con la scuola non ho molto tempo, per scrivere.

Mi scuso per questo capitolo che non è un granché ma spero di rifarmi con il prossimo.

Non dimenticate di votare e commentare il capitolo xx

Vi consiglio di leggere una mia nuova storia che si trova ancora a gli inizi, spero che vi piaccia.

Si chiama, school detention ed è sempre con Harry Styles.

Un bacio xx

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