⋅•⋅⊰∙∘☽༓☾∘∙⊱⋅•⋅ 2) Marilyn Monroe⋅•⋅⊰∙∘☽༓☾∘∙⊱⋅•⋅

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La dottoressa Sailcraft si staccò dalla scrivania dopo due lunghe ore di scrittura intensiva. Inutile dire che quell'articolo l'aveva presa,  in un vortice alla Cariddi di parole.
Ma quella volta era completamente diverso: si parlava della sua adorata Marilyn. Era il 3 Agosto, il giorno prima delll'anniversario della sua misteriosa morte. La redazione le aveva commissionato l'articolo 2 della pagina 4, quello dedicato alle celebrità. Era un incarico molto importante per Sailcraft: lei teneva particolarmente a Marilyn, era uno dei suoi idoli sin dall'infanzia, e non voleva certo deludere le sue aspettative nei suoi confronti, e ne tantomeno quelle dei suoi colleghi. Loro erano a conoscenza, infatti, della sua passione per lei, e per farle un bel regalo le avevano concesso di scrivere l'articolo. Sailcraft se lo meritava: 5 lauree a soli 35 anni, due in medicina, una in lettere, e altre due in qualche campo sconosciuto a coloro che ancora non hanno sperimentato l'Università. Era una donna di prestigio, dunque. Una donna intelligente.

La dottoressa decise che poteva finalmente chiudere l'articolo, quindi mise il punto finale e spedì la bozza alla redazione. Era ancora in tempo, erano circa le 23:49.
Si lasciò cadere all'indietro sulla sedia, fissando il vuoto. 

Il giorno dopo, venne a sapere che il suo articolo su Marilyn era stato molto apprezzato, Anzi, in poco tempo si arrivò a chiedere persino di creare una nuova bacheca del giornate dedicata solo a lei. La dottoressa rimase sbalordita: un solo articolo aveva smosso in maniera tale l'intera popolazione.

E fu così che cadde davvero nel vortice di Cariddi questa volta, e davvero non ne sarebbe più uscita.

Sailcraft si lanciò in una rapidissima ricerca di informazioni occulte su quella donna, di cui già sapeva tutto;
Ma lei voleva di più, lei voleva sapere, conoscere, lei voleva DIVENTARE Marilyn. Iniziò a racimolare informazioni di tutti i tipi, dalle più intime alle più compromettenti, fino a perdere la testa e a manifestare vaghi segni di disturbo ossessivo-compulsivo. Marilyn, Marilyn, non esisteva nessun'altro che Marilyn.
Cominciò rapidamente persino a non dare più peso alla sua stessa vita, non si lavava più, non mangiava, la sua pelle era sempre più secca e molle, ma lei non demordeva, continuava a stare ore e ore e ore sino ad intere giornate su quel computer a cercare news su Marilyn.
La sua rubrica diventava sempre più conosciuta, visto che le informazioni più piccanti e sconosciute erano rese pubbliche solo da lei.
Ma col passare del tempo, la gente cominciò a rendersi conto della malattia di quella donna per Marilyn. Iniziarono a capire finalmente che Sailcraft era  definitivamente impazzita per lei.
La amava, la amava troppo, la venerava, la voleva tutta per se, era ossessionata. 

Ma, in una notte di luna piena, il 4 agosto, esattamente il giorno del compleanno di Marilyn e del compimento di un anno dall'inizio della storia, la dottoressa spirò.
Venne presa a coltellate nel sonno, ben 365 ferite profonde, lo stesso numero di articoli pubblicati da Sailcraft riguardanti l'attrice.

Non si sa chi sia stato a ucciderla, e mai lo sapremo, ma siamo certi, che quella stessa notte una donna dai boccoli biondi ed un prorompente rossetto rosso si era allontanata furtivamente dalla sua abitazione.

"Lasciami stare,  Sailcraft, lasciami riposare in pace!! LASCIAMI RIMANERE MORTA! "

☠️𝚟𝚒𝚌𝚎𝚗𝚍𝚎 𝙼𝚊𝚌𝚊𝚋𝚛𝚎, 𝘌𝘥 𝘜𝘯𝘢 𝘛𝘢𝘻𝘻𝘢 𝘋𝘪 𝘊𝘢𝘧𝘧𝘦̀☕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora