𝟭𝟵𝟬𝟬𝗟𝗔𝗩𝗜𝗟𝗟𝗔.

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svolgevo le mansioni d'una governante nella dimora dei due vampiri che s'erano impossessati della mia vita senza il mio permesso. d'altronde in quegli anni la donna aveva poche scelte da poter compiere e le mie riguardavano tutte le pulizie da dover portare avanti tra il piano terra e gli altri a salire.

passai vent'anni o poco meno china sul pavimento calpestato dai loro stivali sporchi di sangue senza potermi ribellare; l'unica libertà concessami era la caccia, una notte a settimana. indossavo il mio abito più bello, in tali occasioni, e m'affrettavo a raggiungere il prima possibile il paese. in quei quasi vent'anni avevo ucciso sì e no quattrocento operai, ottanta pecore, dieci cani, centoventi maiali e chissà cos'altro, chissà chi altro. ed in vent'anni di furia omicida riuscii anche a farmi un'amica.

si chiamava needy konelle; aveva gli occhi azzurri, i capelli biondi e le guance rosee come quelle dei neonati; era succulenta, ma non l'assaggiai mai. una sera, guidata dall'impeto e dalla foga con la quale m'ero nutrita, finii per gettarmi in mare. nuotai. nuotai finché una scuna non mi caricò assieme a un paio di sfortunati pesci. allora il mio nome cangiò per la prima volta: ero divenuta natasha, la ragazza salvata dal mare.

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