Delusione

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Tutti approvavano la nostra relazione ma io non stavo lo stesso bene, una delle persone a cui tenevo di più si era allontanato da un momento all'altro, la sera prima stavamo ridendo e scherzando mentre oggi mi arriva un messaggio "dobbiamo staccarci un po', mi sono fidanzato e la mia ragazza é gelosa" , aveva senso,  ma io non ero sua amica per fidanzarmi con lui, io non ero innamorata di lui, io ero fidanzata con pedri é da un giorno all'altro mi sono ritrovata sola, stavo tutto il giorno sdraiata sul letto a piangere e ascoltare ultimo mentre cercavo di capire perché ci stessi così male e perché faceva così da un giorno all'altro, però dovevo andare a lavoro, non potevo stare così tutto il giorno, mi alzai e mi vestii senza voglia, volevo solo stare sola sul letto.
Sono arrivata per prima in ufficio e ho iniziato subito a lavorare, la porta era di vetro e ho visto passare fuori Xavi, evidentemente mi aveva visto anche lui perché cambió direzione ed entrò in ufficio:
"Ciao"
"Ciao"
"Di solito sei sempre in ritardo, come mai tutto questo anticipo"
"Mi annoiavo a casa" ho mentito, non ho detto che sono stata sveglia tutta la notte a piangere
"Sembri stanca, vieni, ti offro un caffè"
"No grazie"
"Sei sicura?"
"Sisi"
"Cosa c'è? Sembri giù"
"Niente"
"Non mi stai dicendo la verità, non ti stavi neanche annoiando a casa"
Cazzo, si vedeva così tanto che ero giù e che non avevo dormito? Poi continuò "a me puoi dirlo, fidati di me non lo dirò a nessuno"
"Io...non ho niente"
"Va bene, ho capito non vuoi dirmelo, dopo l'allenamento vieni in campo"
"Perch-" non avevo neanche finito di parlare e lui era già uscito quindi ho tirato fuori gli auricolari dalla borsa e mi son messa ad ascoltare ultimo.
Dopo poco é arrivata anche Martina che si é accora subito che ero giù, però lei mi conosceva troppo bene, non potevo mentirle, le dissi tutto
"Ah, mi dispiace"
"Era una delle persone più importanti per me, speravo che quel cuore potesse avere un'altra possibilità"
"Quale cuore?"
"Oh, stavo pensando ad alta voce, lasci stare"
"Vabbè quanto te la senti dimmelo"
"Lo farò"
Dopo 5 minuti entrò gavi per dare il buongiorno alla sua fidanzata con una brioches fresca e si fermò un po' a parlare con me, Gavi sussurrò all'orecchio di Martina
"Cos'ha?"
"Chiedilo a lei, se vuole te lo dice"
"Non siamo amici così stretti da raccontarci tutto,  non me lo dirà mai"
"Eh non posso farci niente, prova a chiedere a Xavi, l'ho visto uscire dall'ufficio prima"
"Ok"
Avevo sentito tutto nonostante stessi ascoltando ultimo, feci finta di niente, si stava solo preoccupando di me.
Dopo gli allenamenti come promesso andai da Xavi che mi disse che per qualsiasi cosa lui e tutti i giocatori del Barça c'erano, lo ringraziai anche se avevo solo bisogno di stare sola.
Oggi ci sarebbe stata Real Madrid contro Barça, avevo paura di ricevere un altra delusione, io sono stata in ufficio dalla mattina alla sera e ho visto la partita dall'ufficio e inaspettatamente abbiamo vinto 6-1, buono, ma non mi tirò su il morale, dopo poco entrò il capo e vedendomi la a quell'ora mi chiese cosa stessi facendo e gli dissi che volevo portarmi avanti con il lavoro, penso che ci crederete anche se non ne ero sicura al 100% però dopo se ne andò quindi un minimo ci era cascato pensai, pensavo male evidentemente, si era accorto dalle telecamere che avevo lavorato tutto in giorno e che nella pausa pranzo ero stata lì da sola a piangere, mi ero scordata delle telecamere però mi disse
"Ti va di venire in viaggio di lavoro? Magari ti passa in po"
"Va bene, dove andiamo?"
"Andiamo con la squadra a Roma"
No a Roma no, non potevo, avrei incontrato sicuramente il mio ex migliore amico, non volevo e non ero pronta a tutti gli occhi addosso dei fan del Barça, non c'è la potevo fare...
"Però quando torniamo devi essere felice eh"
"Va bene capo"

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