Capitolo 5. Trasferimento a tradimento

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Trevor

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Trevor.

Sogno.



"Liz, ti amo. Noi siamo come la spiaggia e il mare, il sole e la luna. E la nostra pargola, Alma, é la nostra stella."

"Trev, anche io ti amo, ti amo da morire."

Sorrido alla donna affianco a me. Mi sento l'uomo più fortunato di questo mondo ad avere Lizzie affianco a me.

"Allora se pensi questo, perché mi hai lasciata andare?"

Davanti a me si presenta Liz, piena di lividi, con Alma in braccio a lei, che dorme serena.

"No no no, Liz io non ti ho lasciata andare. Non potrei mai farlo, sei l'amore della mia vita."

"Tesoro, ormai io non ci sono più. L'amore della tua vita è svanito, e anche la tua bambina, devi lasciarci andare."

Fine sogno.

Breve ma intenso. L'ennesimo incubo in cui mi sveglio completamente sudato e con il cuore a mille.

Sono le 6 e 30 del mattino. La mia sveglia suonerà fra mezz'ora ma mi alzo ugualmente dal letto. Oggi è lunedì. E a differenza del resto del mondo, a me piace. È il giorno delle novità nel mio ufficio legale, arrivano sempre nuovi casi a cui dedicare la mia completa attenzione. E questo fa sì che io non pensi alla mia vita personale.

Procrastinare i miei problemi è il mio passatempo preferito. Da 4 anni a questa parte.

Ma direi che l'importante è non procrastinare i problemi altrui visto che, in quanto avvocato difensore, io risolvo i problemi altrui.

Avvio la macchina del caffè, e nel frattempo vado in bagno. Mi sciacquo il viso e iniziò a riempire la vasca da bagno. Visto che oggi ho un po' più di tempo, direi che dopo la nottataccia a combattere con i miei incubi, mi merito un po' di relax nella vasca da bagno.

Ovviamente qualcosa deve pur andare storto, visto che sento il mio cellulare suonare senza sosta.

Perché qualcuno, ancor prima che scattino le 7 del mattino deve chiamatemi? Un po' di buon senso no?

Vado a vedere chi mi cerca, e leggo "MEREDITH".

"Mer, non sono nemmeno le 7, perch..."

"Trev, hanno trasferito Taylor Miller a Boston, l'hanno trasferita durante la notte, perché non rispondi alle chiamate? Che diamine! Me ne sono dovuta occupare io."


''Scusa, potresti ripetere?'' chiedo a Meredith, spero di aver capito male.''

''Trevor, hai capito alla perfezione ciò che ho detto. Tira fuori il culo da casa tua e raggiungimi al più presto nel tuo ufficio. '' la chiamata si interrompe e io faccio un bel respiro prima di adirami sul serio.

Perché la mia cliente è stata trasferita senza una mia personale consulenza? A soli 3 giorni dal nostro primo incontro poi. Dovrei chiamare la signorina Orteco.

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