"Si avvisano i gentili passeggeri che il volo JA1421 diretto a Mistmoor partirà tra cinque minuti; si prega chi ancora non avesse effettuato il check-in di sbrigarsi, prima della chiusura del Gate 3".
A sentire quella frase, la coppia di genitori si strinse più forte attorno al loro ragazzo, un giovane nipponico con una piccola valigia, qualche lettera e il biglietto aereo nella mano destra e che era già in lacrime da qualche minuto, portando al pianto anche i suoi genitori, per il fatto della sua partenza verso un nuovo paese, ovvero gli Stati Uniti. Tuttavia, piangevano tutti anche per un motivo ulteriore: le sofferenze e le tensioni mondiali che loro e tutti i cittadini giapponesi avevano portato sulle spalle fino a quel giorno non erano finite anzi, sapevano che si prospettava davanti a loro un nuovo periodo turbolento, pieno di incertezze.
"Mi raccomando Yuki, torna presto e scrivici ogni tanto" disse la madre, nel mentre teneva strette le sue mani alla felpa oversize del figlio.
"Certo mamma, non preoccuparti, ti scriverò ogni volta che posso. Inoltre spero di poter prendere delle ferie per Aprile e venire a casa in tempo per il periodo di fioritura dei ciliegi, so che ci tieni tanto alle tue tradizioni di famiglia" rispose il ragazzo, abbracciando la mamma dagli occhi vitrei.
"Ma certo Yuki, ti aspetteremo a braccia aperte e faremo una grande festa al parco vicino casa, so che lo hanno iniziato ad abbellire con il glicine, durante la tua assenza. Per il resto, non preoccuparti Yuki, a Narahi ci pensiamo io e la mamma. Continueremo il tuo lavoro, sappiamo che ci tieni tanto. Tu pensa solo ad ambientarti e a concentrarti sul tuo nuovo compito, noi ti sosteniamo e sappiamo che hai tutte le capacità per farcela" disse il padre Santiago, cercando di mantenere le lacrime.
"Ora dai un bacio a tua madre e vai, l'aereo ti aspetta" continuò il padre e aggiunse, dopo che Yuki abbracciò e diede un bacio a sua madre Shouko: "Sappi che per qualunque cosa puoi tornare a casa a Tonaki, sappiamo quanto sei legato al tuo angolo di isola e pensiamo che ti possa aiutare a stare meglio, eccoti le chiavi e anche qualche soldo oltre a quelli che hai già ovvio, comprati una bella macchina d'epoca".
Yuki prese i soldi e le chiavi, li posò nello zaino che aveva e diede un ultimo saluto ai suoi genitori, prima di girarsi e dirigersi verso il suo Gate. Dopo un breve controllo di routine e dopo aver lasciato le valigie, si incamminò e salì sull'aereo, scegliendo uno dei posti vicino al finestrino, dato che è sempre stato un patito di viaggi e non voleva mai perdersi uno scorcio di un ambiente nuovo che andava a visitare.
Dopo i messaggi del pilota, l'aereo decollò e da quel momento Yuki sapeva che davanti a lui si prospettava tutto un altro mondo, un nuovo inizio. Per tutta la durata del viaggio, che si rivelò essere prettamente infinito, il suo cuore e la sua mente erano in preda ad una valanga di emozioni, anzi sarebbe meglio dire delle montagne russe, dato che passava spesso dal pensare a tutte le nuove cose che avrebbe potuto vedere, essendo lui un patito degli Stati Uniti, non sapendo cosa aspettarsi da una città come Mistmoor, così ignota per chi vive al di fuori di essa, al ripensare agli ultimi due anni che aveva trascorso, talmente bizzarri che se li dovesse raccontare non sarebbero in molti a credergli.
Come biasimarlo...Difatti un carico tale di emozioni, dolore e sofferenze non sono facili da gestire per nessun ragazzo di 24 anni, qualunque sia la sua regione di appartenenza o il suo passato.
Passò gran parte del viaggio così, passando da un cattivo pensiero ad uno dolce e ammirando il panorama dal finestrino, estremamente suggestivo. Riuscì anche a dormire un pochino, dopo che la sua psiche ebbe raggiunto mestamente il suo limite di sopportazione.
Si risvegliò qualche ora dopo e si accorse che anziché acqua, dal finestrino si intravedevano terre, segno dell'arrivo in città. Si accorse però anche di un dettaglio non da poco: passò infatti dal sole sfavillante e il cielo limpido ad una cortina costante di nebbia, nuvole cariche di pioggia e qualche fievole raggio di luce che cercava di uscire da esse. Combinazione suggestiva, tale da creare un cielo grigio e plumbeo. Tutto questo aiutava Mistmoor stessa a essere più suggestiva, agli occhi di chi la vedeva per la prima volta.
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Mistmoor
Ficção Científica(PROGETTO AL MOMENTO SOSPESO) Dopo anni di pace nella maggior parte del mondo, nasce in America, più precisamente a Mistmoor, una città portuale contraddistinta dalla pioggia e la cui forma dall'alto ricorda un diamante, un'organizzazione criminale...