Parte 1

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Inizia così la storia di Lorenzo un ragazzino italiano di 10 anni il cui sogno era quello di diventare un calciatore professionista.
All'età di 10 anni per lui inizia il proprio sogno, dove si inizia ad appassionare allo sport in particolare al calcio.
Viveva in una famiglia disastrosa dove le condizioni in casa erano pessime, infatti visto che era un ragazzino la mattina andava a scuola mentre il pomeriggio aiutava il padre a lavoro ma nonostante ciò trovava sempre il tempo per allenarsi anche per pochi minuti.
Un giorno il padre si ammalò, e Lorenzo dovette sostituirlo, ma invece di recarsi a lavoro andò nel campetto nella periferia della sua città. In quel campetto si stava allenando una squadra della città, così si mise fuori dal campo con il suo pallone a guardare gli allenamenti; l'allenatore lo vide e gli chiese chi fosse proponendogli di partecipare all'allenamento e Lorenzo con entusiasmo non esitò un attimo accettando la proposta.
Lorenzo tornò a casa tardi, molto sporco e ì propri genitori gli chiesero cosa avesse fatto e lui rimase in silenzio, ma il padre capì e si arrabbiò e mandandolo in camera insieme ai suoi fratelli senza cenare, anche perché il cibo non bastava.
Nei giorni successivi, dopo aver aiutato il padre al proprio lavoro, passava sempre per quel campetto per cercare di incontrare di nuovo quell'allenatore e quella squadra.
Dopo una settimana, riuscì a rincontrarli e partecipò agli allenamenti, l'allenatore capì che aveva qualcosa di grande nei suoi piedi che poteva diventare molto bravo. Visto che non aveva mai giocato in una squadra gli propose di aggregarsi a lui e alla sua squadra, ma Lorenzo avrebbe voluto accettare ma sapeva che non poteva restare lì perché il problema erano i soldi. Allora decise di spiegare la situazione economica all'allenatore e lui capì subito e trovò un modo per aiutarlo, cioè quello di non farlo pagare e di andarlo a prendere e di accompagnarlo personalmente.
Così Lorenzo tornò subito a casa a raccontarlo ai genitori, che però non furono molto felici perché questo significava avere un aiuto in meno a lavoro, ma nonostante ciò il padre accettò la proposta perché credevano in lui. Lorenzo partecipò a tutti gli allenamenti e migliorò anche tecnicamente, successivamente la sua squadra arrivò prima e si qualificò per un torneo all'esterno in Inghilterra, però questo significava pagare le spese e lui non poteva, così si prese la responsabilità il suo mister pagandogli tutte le spese.
Quando arrivarono in Inghilterra c'erano tanti osservatori che videro Lorenzo e capirono che era quello giusto per la loro squadra giovanile del Chelsea. Lorenzo era contentissimo di questa opportunità però bisognava riferirlo ai genitori anche perché le spese per rimanere lì erano tante e loro non potevano permetterselo, però il suo mister quando scopri che avevano puntato su di lui gli spiegò la sua situazione e capirono e decisero di farlo rimanere in Inghilterra tutto a spese della società Chelsea.
Quando il mister e Lorenzo tornarono in Italia, i genitori felicissimi di questa opportunità capirono che potevano puntare e credere in lui.
Lorenzo quindi accettò di rimare in Inghilterra e firmò un contratto di 5 anni con il Chelsea. Crescendo nelle giovani si fece notare e all'età di 17 anni fece il suo primo esordio in prima squadra entrando nel secondo tempo intorno al 60'esimo dove si procurò un calcio di rigore che portò alla vittoria della sua squadra.
Ed è così che venne soprannominato il piccolo fenomeno, il resto è storia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 10, 2023 ⏰

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