"Come pensi di pagare per la tua perdita? Con il tuo corpo..." La mano di Jungkook scivolò sulla coscia dell'omega, fermandosi vicino al suo inguine. Taehyung increspò leggermente le labbra, cercando di controllare i brividi che gli correvano su tu...
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Jeon Jungkook, Alpha 24 anni.
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Jeon Hoseok, Alpha 25 anni.
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McLaren P1 di Hoseok.
Un allarme forte e breve stava suonando, le pesanti porte d'acciaio si aprirono con un tonfo.
"Prigioniero, sei libero", disse la guardia carceraria con voce stoica, drizzando la sua postura: annuì con impazienza verso i cancelli, ansioso di far uscire il più velocemente possibile un altro prigioniero-che ha scontato la sua pena.
Jungkook gli lanciò una breve occhiata incolore e si voltò verso il cancello, stringendo in mano giacca e documenti. La realizzazione della libertà non è arrivata immediatamente, lentamente, acquisendo gradualmente contorni e caratteristiche chiare. Davanti a lui c'era la terra desolata, un campo d'oro e una lunga strada, che la divideva in due parti. A trenta metri dal cancello c'era una fermata dell'autobus vuota e un parcheggio per i visitatori e il personale penitenziario. Non c'era niente nell'arco di cinquanta chilometri dalla prigione, non c'era nessun posto dove nascondersi. Nessuno aveva mai provato a scappare prima: era inutile.
L'Alfa calpestò il posto per alcuni secondi. Per abitudine, arruffò i suoi capelli corvini e fece un passo, oltrepassando finalmente la soglia della prigione. Il cancello si è subito richiuso, spingendo l'ex detenuto nelle mani della libertà, il cui sapore era particolarmente dolce dopo un anno in un carcere di massima sicurezza. Il passato è rimasto dietro il recinto grigio, il presente chiamava e aspettava. Abbandonare la libertà non sarebbe più facile.
