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-Cleo
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La maledizione non è infranta, pensa Inanna, intenta ad osservare i rampicanti aggrovigliati alle colonne di marmo, abbellite con gli ibischi, dopo essere tornata a palazzo.
Non ci capisco nulla! La Dea si portai le mani alla fronte. Magari la maledizione non ha alcun potere contro l'anima del mio predestinato, ipotizza l'Argentea, esitando. Il mio vero amore, dichiara Inanna, osservando le iridescenze del marmo rosato con le increspature violacee. Ricordano le sottili interiora scure dell'essere umano. Ho vagato per questa brughiera, in lungo e in largo, con l'unico intento di vendicarlo, pensa, riferendosi proprio al suo amato Eridu. Forse Anu ha intercesso per me, spera la fanciulla, in cuor proprio.
Azhaar, la piccola mangusta, corre verso di lei e si accoccola con il musetto sul ventre dell'Anuita, ora seduta sullo scranno in legno.
"Inanna?" I pensieri della Dea vengono interrotti da Dumuzi: si è appena svegliato.
Il bisogno di amore e di affetto nella Dea è così forte da intravedere nell'amante una parvenza di felicità: la compagnia del suo amato Eridu.
Tutto ciò che è stato distrutto, ora potrà risorgere: ogni lacrima, ogni parola usata per maledire il padre.
La pace, la calma e la serenità regneranno finalmente sovrani nella mente di Inanna dopo secoli di tormento.
La Dea va incontro al ragazzo, sistemando Azhaar su un cuscino cucito con fili d'oro blu.
"Lukura ŝu numuniindugga naaĝerim makuddeen - Giura che non toccherai mai nessun altro."
Un sorriso da parte di Dumuzi si rivela più che sufficiente per rasserenare la fanciulla.
"Mio dolce Leone" l'accarezza.
"Ricordate che ora sono il vostro nitalam".
"Muunda ĝiringada gabanuendeen - Giaciamo sul mio letto di fiori" mormora l'Argentea mentre lo abbraccia e bacia, ricordandosi del primo bacio con Eridu. Inanna non fa caso alle parole del marito. Nitalam significa "giovane nel cuore" e "sposo nel cuore", ma anche "impulsivo, colui che segue l'istinto. E proprio questa caratteristica sarà fatale per il ragazzo.
"Dimmeer galgalene ibibi šamuunguben anunnakene mulu dalla - starai al servizio dei grandi Dei Annua che risplendono radiosi" promette la Dea. Ma nel cuore di Dumuzi uno dei propri egoistici scopi è stato appena raggiunto: il potere.
"Dove sei stato tutto questo tempo?" chiede l'Argentea piangendo, mentre la udsakar(22) risplende nel cielo.
***
La Dea, svegliata dalla luce del sole, si alza dal letto, riposata e con il cuore colmo di felicità. Anche se una precisa preoccupazione si insinua tra i suoi pensieri.
Sento che Dumuzi non ha dentro di sé totalmente l'anima di Eridu, riflette, rammaricata. Parti del suo spirito sono ancora nel Kur, altrimenti non avrebbe la forma del corpo in cui si è reincarnato.
Devo recuperarli, decide la Dea, ammirando il proprio sposo addormentato: i capelli fulvi gli incorniciano il viso
La pace, però, viene interrotta quasi subito: la Dea si accorge di una serpe intenta ad avvicinarsi a Dumuzi.
L'Anuita afferra il serpente a una velocità impressionante, stringendo l'animale tra le mani. Lo brucia in pochi istanti, riducendolo in cenere.
I residui grigiastri svolazzano nell' aria e si posano a terra, formando una scritta sul marmo roseo:
"Vendicherò il Toro Celeste."
La risata quasi isterica di Inanna riempie la stanza
"Bene" dichiara la Dea della guerra, più potente che mai.
"É ora di far visita ad Ereŝkigal e farle provare tutto quello che ho patito per tutti questi secoli."
"Macchierò il mio sacro mantello del sangue dei tuoi amašu(23), li scuoierò uno a uno e te lo lancerò addosso dopo averti buttato giù dal tuo trono" prosegue Inanna come se la Dea del Kur fosse nella stanza.
An galta ki Inana galŝe ĝeŝtuggani naangub - dall'immensità del Cielo, Inanna ha pensato a ciò che è nel mondo sotterraneo.
(22) - "Udsakar" = Letteralmente in sumerico "luna crescente".
(23) -"Amašu" = Letteralmente in accadico "uomo-scorpione". Creatura creata da Ereškigal, Dea dell'Oltretomba.
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Saga del Sigillo della Luna - La Stella (Volume 1)
FantasíaMillenni fa, quando tutto era sconosciuto, quando si è narrato l'Enûma ilû awîlum e gli Dei crearono gli uomini, si è cantato il pianto, l'ira e la vendetta del Leone Celeste. Inanna, Dea dell'Amore e della Guerra, vittima di un sortilegio da parte...