𝚏𝚊𝚛𝚏𝚊𝚕𝚕𝚎

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É mattina e Jisung stranamente non é in ritardo. Sta facendo colazione con i suoi cereali preferiti e sua sorella Lia che guarda i cartoni animati.
Finito di mangiare mette la ciotola nel lavandino, si lava velocemente i denti e con lo zaino solo su una spalla esce dal suo appartamento salutando come sempre i suoi famigliari.

Appena Jisung esce dal suo palazzo nota una sagoma abbastanza alta appoggiata su un lampione semi acceso sul marciapiede.

Han si avvicina con cautela per vedere chi fosse e prese un infarto quando vide che quella sagoma misteriosa era Minho semi addormentato che lo stava aspettando.

-ei ma che ci fai qui?- chiese Han divertito dal vedere il ragazzo che stava per cadere a terra dalla stanchezza.
-volevo accompagnarti a scuola-
disse timidamente Minho con un leggero rossore sulle guance magre.
-ah, grazie ma davvero non serve- rispose Han con un tono imbarazzato ma gentile.
-no no non é un peso, mi piace passare il tempo con te-
disse mentre il suo viso si stava colorando velocemente di rosso.

Jisung scoppiò in una leggera risatina e si incamminò verso scuola con Minho.

Arrivati a scuola i due si separarono per andare nei loro due appartenenti gruppi.

Jisung stava camminando a testa bassa pensieroso verso il proprio gruppo di amici quando una voce squillante lo svegliò dai suoi pensieri
-Ei bro come va?- lo salutò entusiasta Felix saltandogli addosso con il suo braccio destro sulla spalla opposta di Han
-Ei ragazzi-
-Ei Han sei venuto a scuola con Minho?- chiese con una faccia sospetta Chan.
-ehm no no é che era sulla mia strada-
-certo certo secondo me ti piace-
-COSA? PIACERE? NON SONO MICA GAY- Han si agitò molto e iniziò a urlare talmente forte e nervosamente contro il povero Seungmin che lo sentirono dall'altra parte del mondo
-intendevo piacere come amico...-
Quando Seungmin finì la frase Han si tranquillizzò
-beh non mi piace nemmeno come amico-

Durante le lezioni Jisung continuava a pensare costantemente a Minho. Lo osservava sempre.
Oggi é vestito con dei cargo neri e una felpa grigia con il cappuccio

é così bello e magro, non come me, sono un bruttone grassone che non merita di vivere

mente Han continuava a pensare ripetutamente queste cose orribili aveva le mani che gli coprivano la nuca costringendolo a stare con il viso contro il banco freddo e duro.

*intervallo

Han non aveva ne fame e ne voglia di alzarsi dal banco quando un sacchetto di patatine gli toccò la testa. Alzò lo sguardo e vide che era Minho ad avergli portato la merenda
-scusa ma non ho fame-
-cosa? Jisung rifiuta delle patatine? mh no no questo non sei tu. Vieni con me in cortile, le mangiamo insieme-
A Jisung gli si illuminarono gli occhi e con il cuore che batteva lo seguì.

Minho si sedette su questa panchina isolata da tutti e Jisung lo seguì.
-Patatine a gusto paprika, le tue preferite, giusto?- Disse Minho mentre apriva il pacchetto con un sorriso dolce sul viso.
-si- Han aveva il morale un po' giù e questo a Minho non andava bene.
-Allora mangiale, dai vieni qui-
disse avvicinandosi sempre di più porgendoli un patatina verso la bocca non dal tutto aperta.
Quando finalmente Han riuscì a ingoiarla Minho balzò in aria dalla felicità applaudendo.

Continuò così finché le patatine non finirono e Jisung non si riprese dal suo malumore.
-Grazie Minho mi hai aiutato molto-
-non preoccuparti-
-ti..va di uscire oggi pomeriggio? voglio che mi porti in un bel posto-
-ma certo che mi va. Civediamo dopo-
concluse Minho dirigendosi verso la classe mentre Han era ancora seduto su quella panchina fredda con la bocca sporca di paprika.

Finita scuola e come promesso Minho portò Han in un bel posto.
-Uffa é da un'ora che stiamo camminando-
continuò a lamentarsi il ragazzo dalle guance paffute
-ma cosa dici un'ora che non sarà passata nemmeno mezz'ora -
-stai zitto-

dopo una dose abbondante di lamentele i due arrivarono nel posto tanto atteso.
É un luogo molto tranquillo e silenzioso, in un bosco con un torrente che lo attraversa riflettendo i raggi del sole facendo brillare ogni singolo fiore colorato.
-Wow- era l'unica parola che riusciva a uscire dalla bocca di Han spalancata dallo stupore.
-Sapevo ti sarebbe piaciuto- disse Minho sicuro di se con le braccia incrociate

I due si sedettero sul prato e mentre Han sta osservando la natura che lo circonda Minho sta facendo una coroncina di fiori.
-Ei ma cosa stai facendo? Sembri una bambina haha-
disse Han vendicandosi di tutte le volte in cui Minho si prese gioco di lui.
-É una corona-
-E perché una corona?-
Minho stese le sue braccia con tra le mani la coroncina di fiori appoggiandola delicatamente sui soffici capelli di Han.
-perché tu sei il mio re-
Jisung divenne più rosso di ogni cosa di colore rosso intenso. Nessuno gli aveva mai detto una cosa simile.
-ma cosa dici, non é strano?-
-no, perché dovrebbe? I mei sentimenti sono reali-

sentimenti?

Han non fece nemmeno in tempo a chiedere cosa volesse dire che Minho si avvicinò pericolosamente a lui tenendolo per il suo viso delicato per poi baciarlo lentamente. Han fu così scioccato che non riuscì a ricambiare ma il suo stomaco stava per prendere il volo insieme al cuore.
Appena Minho si staccò Jisung iniziò a balbettare confuso e l'altro scoppiò in una piccola risata.
-I-io non capisco, non sono gay-
-basta con tutte queste etichette, ti preoccupi troppo di quello che pensa la gente. Tu mi piaci Jisung-
Han non sapeva cosa dire, era confuso, a lui piaceva Minho?
-Non lo so, mi serve tempo per pensare-
-Ti aspetterò-

I due non avevano niente da dirsi ma non osavano muoversi da lì perché ormai i loro sguardi si erano incollati.

Tornato a casa Jisung pensò a quel bacio

cazzo, però mi é piaciuto, ne voglio ancora

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come sarà la loro relazione?
nel prossimo capitolo

AAAAHHH non potete capire le farfalle che ho avuto mentre scrivevo questo capitolo.

Sapete che accetto le critiche vi prego no insulti.

spero davvero vi sia piaciuta<3

 ✩Who are you?✩ || minsung🫶🏻Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora