𝚜𝚌𝚘𝚗𝚘𝚜𝚌𝚒𝚞𝚝𝚒

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In un paesino piccolo, in un appartamento di dimensioni medie,  la sveglia delle 7:30 non smette di suonare da mezz'ora e nessuno osa alzarsi dal letto

-Jisung muoviti o farai tardi-
la voce squillante della madre rimbomba per le mura della casa.

-AAAAHH- un urlo esce dalla camera di Jisung.

-Appunto come non detto haha- borbottò la mamma con la sorellina minore di Han che scoppiò in una piccola e buffa risata.

Jisung iniziò a correre giù per le scale fino a ritrovarsi in cucina con i due membri della sua famiglia che facevano colazione

-Davvero vuoi fare ritardo il primo giorno di scuola? - chiese la madre intenta a versare il latte nella ciotola della sorellina

-No, infatti credo proprio che salterò la colazione - disse malinconico con la pancia che borbottava

-Ma come, sei sicuro?! almeno prendi la merenda per dopo- supplicò la donna porgendoli un sacchetto di patatine, il ragazzo ovviamente lo accettò senza esitare

-grazie mamma, ti voglio bene <3-

-buona fortuna fratellone! - urlò la voce della bambina tappata da migliaia di biscotti inzuppati nel latte.

Dopo aver salutato tutti, Jisung, saettò fuori dalla porta d'ingresso per percorrere una strada nuova mai fatta ma che diventerà presto un'abitudine.

Mentra correva, Jisung, si schiantò distrattamente contro un ragazzo misterioso che non aveva mai visto in vita sua, era molto bello, aveva dei capelli castani la maggior parte coperti con un cappellino con visiera nero e due ciuffi che li ricadevano leggermente sugli occhi castani intensi .

-EI sta attento- urlò il ragazzo sconosciuto, Han confuso e imbarazzanto si scusò ripetutamente e scappò verso l'ingresso dell'istituto.

Entrato in classe fa un salto dalla felicità, non poteva credere che il suo migliore amico, Bang Chan, fosse nella sua stessa classe, i due si corrono in contro come dei bambini che trovano delle monetine per terra.

Ma qualcosa o meglio qualcuno interruppe il divertimento,

il ragazzo di prima? cosa ci faceva lì?

non era solo, con lui c'erano altri due ragazzi, quello a destra era più alto con i capelli leggermente più lunghi che gli cadevano di lato, quello a sinistra era più basso e robusto con i capelli corti. Tutti e tre erano vestiti interamente di nero, avevano un'aria minacciosa e sospetta.

Jisung cercò di evitarli per tutto il giorno ma per quanto volesse bene a Chan odiava il suo vizio di fare amicizia con CHIUNQUE, Infatti andò a parlare anche con loro

Han era talmente spaventato che si snascose dietro gruppi di persone che non conosceva per osservare la loro conversazione.

Chan stava parlando con quello al centro, proprio quello che Jisung la mattina stessa aveva importunato.

Chan si girò verso l'amico indicandolo ma Jisung era troppo lontano per sentire cosa stavano dicendo.
A un certo punto della conversazione il ragazzo in nero si avvicinò lentamente a lui non staccando gli occhi dai suoi.

-Ei, tu sei Han giusto? quello sbadato che stamattina mi è venuto addosso-
Jisung era terribilmente imbarazzato
-S-si mi faccio chiamare così dagli amici.. -
-E come ti chiami allora? -

-J-Jisung...ma per favore chiamami Han-

-OK allora ti chiamerò Jisung, Minho, piacere-
concluse stuzzicandolo con un sorrisetto malizioso ma sotto sotto dolce.
Han aveva le guance rosse come un peperone.

-Sei matto?! hai parlato di me a quel tizio? -
chiese Han preoccupato all'amico
-Perché? guarda che non è mica un criminale, anzi è simpatico, secondo me diventerete amici-
-COSA? AMICI? no tu sei decisamente matto-

Finite le lezioni era ora di mangiare qualcosa anche perché Jisung non ci vedeva più dalla fame, per fortuna aveva quelle patatine che gli aveva dato sua madre stamattina.

Si chinò sullo zaino aprendo la tasca più piccola estraendo il pacchetto.
Ma prima che potesse aprirlo una sagoma che copriva tutto il suo viso con la sua ombra gli piombò davanti, era Minho, - Non pensi di doverti scusare per bene? - disse porgendoli la sua mano supplicante.

-Ei guarda che è da stamattina che non mangio! -
disse frustrato il ragazzo seduto sul suo banco

-Allora forse dovevi svegliarti prima? -
Han sbuffò e capì che in effetti aveva ragione allora gli cedette le sue patatine.
Minho le prese, le osservò per qualche secondo per poi rimetterle sul banco del ragazzo avvicinandosi pericolosamente al suo viso

- Te le lascio, io ho già mangiato, alla fine non sono così cattivo-
gli sussurrò facendogli l'occhiolino e ritornando dal suo gruppo di amici a mani vuote.

Jisung arrossì dall'imbarazzo e corse da Chan a raccontargli tutto,
-Non può comportarsi così! È.. è.. -

-Come?-

-Antipatico e fastidioso.Con la sua gang sembra un gruppo pazzo di samurai che gira per la scuola a picchiare quelli che non gli danno la merenda-

-Hahaha ma che dici nemmeno li conosci -

-Stai zitto-

Mentre Han stava percorrendo la sua nuova strada per tornare a casa ripensò alle cose successe oggi.
-cavolo era dannatamente carino! -

-scusa hai detto qualcosa?-
chiese una voce apparsa dal nulla accanto a lui.

cavolo ho pensato ad alta voce

Jisung balzò in aria diventando tutto rosso vedendo che quella voce era di Minho.
-N-no-
-mmh, capisco -
rispose con un sorrisetto provocante.

basta non c'è la faccio più questo tipo mi sta perseguitando

Jisung gli tirò uno schiaffo non troppo forte e per l'imbarazzo e il disagio corse più veloce della luce verso casa sua senza girare nemmeno per un secondo il suo sguardo.

Arrivato incamera sua si mise a pensare. Aveva paura. Aveva paura che quello che gli era successo da piccolo poteva ricadere adesso.

Flashback:

Quando Han era piccolo era parecchio in carne e imbranato, per questo veniva spesso e volentieri preso di mira pesantemente dai compagni, soprattutto da uno in particolare ma la sua memoria ha rimosso tutto, sia quel bullo e sia l'unica persona che era sempre lì accanto a lui.
"ciccione di merda"
"muori" "non meriti di vivere"
"sei troppo brutto"
"non vorrei mai essere tuo amico"
"HAHAHAHA oddio guarda com'è conciato"
Queste parole Han se le sentiva dire ogni giorno quando aveva solo 8/9 anni.
Quando crebbe capì che era Chan il bambino che é sempre stato accanto a lui e da lì, quando perse peso, divennero inseparabili.

Fine flashback:

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ciaoo è finito il mio primo capitoloo,
perdonatemi se fa schifo datemi consigli e idee🫶🏻
IG: Jeongylyyy
(accetto critiche costruttive)

 ✩Who are you?✩ || minsung🫶🏻Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora