Samuel
Dicembre.Ero a scuola, in caffetteria col mio migliore amico; Logan. Eravamo migliori amici dalle elementari, ci siamo sempre dati una mano a vicenda, infatti fu merito mio se si fidanzò con Sarah, li feci conoscere e poi spronai Logan a dichiararsi.
Mentre facevamo colazione, Logan fece un sorriso malizioso e mi disse: "Gira voce che in classe tua verrà una nuova studentessa, dicono che sia molto bella." io risposi: "Logan lo sai, non voglio relazioni per adesso."
"Ok, come vuoi."
Poco dopo suonò la campanella e dissi: "Va bè, Logan io adesso vado perché ho lezione. Ciao."
"Ciao Samu." rispose lui.Era la prima ora di un normalissimo venerdì, avevo matematica una delle materie in cui andavo. A metà lezione la porta si aprì, entrò il preside e disse: "Buongiorno studenti, vi informo che quest'anno avrete una nuova compagna di classe. Prego entra." poco dopo entrò una ragazza, alta più o meno 1.70, dei lunghi e lisci capelli neri le ricadevano sulla schiena, degli occhi azzurro oceano mai visti prima d'ora le risaltavano il viso. Indossava dei jeans azzurri, un po' strappati sulle cosce e sulle ginocchia, aveva indosso una maglietta a collo alto bianca e sopra un blazer nero. Logan aveva ragione, era proprio bella. Teneva lo zaino su una spalla e aveva l'aria strafottente. Poco dopo il preside disse: "Allora ragazzi, lei è Moon Cassidy; Prego Moon, presentati ai tuoi compagni di classe." Moon... a quanto pare si chiamava così. Non sorrise nemmeno, si limitò a dire: "Ciao a tutti, io sono Moon, ho 17 anni e pratico nuoto." poi iniziò a scrocchiare le dita, solo allora notai che aveva le unghie colorate di un bianco latte. Il preside poi disse: "Parlaci delle tue materie preferite." la ragazza lo guardò e rispose: "Mi piacciono le materie scientifiche, in particolare la matematica." il preside sorrise e rispose a sua volta: "Bene, sai che anche Samuel ama le materie scientifiche e la matematica? Samuel vieni, fai vistare la scuola alla nuova arrivata. Moon, adesso Samuel ti farà un giro della scuola e ti spiegherà tutte le regole." dopo che salutammo il preside la prof si presentò e Moon fece lo stesso con la prof. Poggiò lo zaino al banco vicino al mio che era vuoto e poi uscimmo dalla classe.
Lei mise le mani in tasca mentre camminava, chiedendo: "Dove ci stiamo dirigendo?"
"In biblioteca, però fa silenzio." lei annui e poi dissi: "Piacere, io sono Samuel Robinson." lei mi guardò attentamente e disse: "Moon." si presentò dicendo solo il suo nome con strafottenza. Ad un certo punto si fermò e disse a bassa voce: "Cazzo!"
"Che succede?" Domandai, lei disse solo: "Vado a prendere una cosa e poi torno."
"Non la puoi prendere dopo?" Lei mi guardò male e rispose: "No." lo disse con un tono così acido e arrogante che mi diede sui nervi, poteva essere bella quanto voleva però non c'era bisogno di essere così acidi, l'afferrai per un polso per fermarla e le dissi: "Cos'è tutta questa acidità?"
"Non ti riguarda." si divincolò e se ne andò senza voltare le spalle. Io la seguii e vidi che stava in segreteria a prendere dei fogli. Sicuramente erano il numero dell'armadietto e la chiave, infatti la vidi con una chiave in mano. Io la stavo aspettando, lei mi guardò e disse: "Che cazzo guardi? Ma soprattutto, che ci fai qui? Cosa vuoi?"
"Puoi rispondere senza essere così stronza e acida?"
"No." disse solamente, poi si voltò e andò ad aprire l'armadietto senza degnarmi di uno sguardo.A pranzo.
Ero a pranzo con Logan e gli raccontai tutto, lui si limitò a dire: "Wow che caratterino. Magari vuole solo rimanere da sola." Mi accorsi che non c'era a mensa, e dissi: "Vado a vedere dov'è."
"Ti piace vero?" Lo guardai male per questa sua domanda stupida e dissi: "No, ma il preside pensa che stia con me perché è nuova e poi se si caccia in qualche guaio la colpa è mia perché non la stavo tenendo d'occhio." lo salutai e mene andai fuori dalla mensa; la vidi camminare per i corridoi con le mani in tasca, si stava guardando attorno, sembrava spaesata. Non mi vedeva perché era girata di spalle; mi avvicinai e le dissi: "Perché non sei in mensa come tutti?"
"Perché non ti fai i cazzi tuoi?" La guardai male e risposi: "È maleducazione rispondere ad una domanda con una altra domanda, ed è anche maleducato dare le spalle a qualcuno." lei si girò verso di me e disse: "Mi spieghi che cazzo vuoi da me!?" era evidentemente urtata, mi avvicinai e le dissi: "Senti, il preside vuole che tu non stia sola perché sei appena arrivata a scuola, quindi vuole che io passi i primi giorni con te in modo tale da spiegarti le regole di questo istituto." lei mi guardò, vedevo le pupille dei suoi occhi dilatarsi e restringersi continuamente, poco dopo disse: "Non ho due anni, so cavarmela da sola e poi cosa potrebbe succedermi? Sono a scuola." disse con tono ovvio, dopo di che tornò a camminare per il corridoio. L' afferrai per il polso e le dissi: "Perché non mangi?"
"Ti devi fare una manciata di cazzi tuoi, lo sai vero?" Le lasciai il polso, mi voltai e mene andai. Non ne potevo più, se voleva starsene da sola l'avrei accontentata, però se avesse avuto bisogno d'aiuto, di certo non gliel'avrei dato.Poco dopo iniziò l'ora di matematica e non pensavo che ma Moon fosse già in classe. A quanto pare si ricordava la strada a memoria, beh meglio per lei. La prof entrò e si presentò e Moon fece lo stesso, poi disse: "Ragazzi oggi interrogo. Moon e Samuel venite alla lavagna siete interrogati." la prof era una stronza si, ma più che altro io andavo bene in matematica, a Moon gli piaceva come materia ma non poteva battermi. Andai verso la lavagna e, Moon mi segui a ruota. La prof ci diede dei calcoli da svolgere, io li feci e dopo un po' mi mandò a posto con un nove , mi avvicinai per passare il gesso a Moon. Lei mi guardò e fece un ghigno, prima di voltarmi e andare verso il mio posto, disse: "Guarda e impara."
Dopo che finì se ne andò a posto con nove e mezzo, mezzo punto in più del mio, era poco ma per me contava molto. Lei fece un altro ghigno e andò a posto soddisfatta. Era proprio una stronza provocatrice e questo suo carattere era insopportabile.
Ore 16:26.
Ero a casa e, dopo aver detto ai miei la giornata scolastica, scoprii che era anche la mia vicina di casa e avevamo i balconi attaccati, con solo un muretto a dividerli. Non poteva andare peggio. I miei genitori con i suoi erano soci d'affari, il che l'avrei vista anche alle cene, feste ed altri eventi collegati.
Andai in balcone per calmarmi e la vidi. Era lì che stava digitando qualcosa sul computer, sul tavolo di legno. Lei si accorse della mia presenza e disse: "Hey, stammi a sentire, ti devi fare i cazzi tuoi, ok?"
Feci spallucce, non avevo visto nulla era troppo lontano per leggere quelle scritte minuscole. In quel momento non era vestita come a scuola. Era vestita con dei leggins neri, calzini bianchi perché stava scalza e maglione con cappuccio nero. Le dissi: "Bel maglione."
"Ok." neanche grazie. Quella ragazza era una stronza e maleducata a livelli assurdi. La odiavo.Spazio Autrice
Ciaoo spero che il primo capitolo vi sia piaciuto. Vi anticipo un piccolo spoiler, nel prossimo capitolo ci sarà un gala elegante, a cui Moon e i suoi genitori parteciperanno insieme a Samuel e i suoi genitori. Secondo voi cosa succederà? Lo scoprirete nel prossimo capitolo.Ciaoo.
La Curiosona <3
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Bad Girl & Good Boy
ChickLitQuesta non è la classica storia fra Bad Boy e Good Girl, ma fra Bad Girl e Good Boy. O più precisamente fra Samuel e Moon, due diciassettenni uno l'opposto dell'altro. I due si incontrano spesso fra scuola, e vivono entrambi in un palazzo di lusso...