19 Maggio 2022 (2)

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𝓓𝓪𝓵𝓵𝓪 𝓟𝓼𝓲𝓬𝓸𝓵𝓸𝓰𝓪
"Allora Luisa, cosa ne dici se parliamo un po'" dice la psicologa mentre si posiziona alla scrivania.
Luisa non risponde, aveva lo sguardo perso nel vuoto.
"Luisa cerca di collaborare, altrimenti non ti posso aiutare" ribadisce la dottoressa.
"Ij nu teng bisogn e nisciun" fa una pausa "ne tantomen e te" dice la ragazza, mentre i suoi occhi chiedevano pietà.
"Luisa perfavore, parla.. qui nessuno ti può fare nulla, io sono qui per aiutarti" chiarisce ,ancora una volta, la psicologa.
La ragazza scuote il capo come a dire no.
"Luisa, perfavore. Se non collabori, passiamo alle maniere forti" cerca di intimidirla la donna.
"Vogl vrè a Ros" dice all'improvviso.
"Chi è Rosa?" chiede.
"Sorm, purtatm addò ess. Sta pur ess ca dint" spiega Luisa.
"Non so se è possibile, dobbiamo chiedere" dice la donna colta alla sprovvista.
"Tu nun e capit mang o cazz, e capit chi so ij o no? Ij so a figl e Don Salvator Ricci, e quann ij ric na cos accussì edda ess. Puortm addò sorm o c vac ra sol" dice, con occhi famelici e sguardo languido ed ingannatore.
"Io non posso, non comando io qua" ripete la psicologa.
Luisa si alza e sbatte i palmi delle mani sulla scrivania :" Cumman ij ca, e capit? Famm vrè a Ros" fa una pausa "Famm vrè a Ros" piange e si dispera "Vogl vrè a Ros" le lacrime acide tracciavano solchi di dolore sul suo viso "Vogl vrè a Ros" risata isterica e mani in faccia "Vogl a Ros" urla mentre si accascia in terra.
"Eiii, calmati... AIUTOOO AIUTOO" urla la donna in cerca di aiuto.
"Che sta succrenn?" entra Liz, preocupata
Luisa era seduta all'angolino della scrivania con le gambe accovacciate verso il petto, tremava e piangeva.
"Diceva di voler vedere Rosa, la sorella o almeno così mi ha detto. Io le ho detto che non sapevo se potevo accontentarla e , molto probabilmente, ha avuto un attacco di panico" spiega la dottoressa.
"In effetti non sarebbe possibile, ma in questo caso si. Vado a chiamarla" dice Liz.
"Ma andrai nei guai" si premura di dire la donna.
"Non mi interessa, ij l'aggia salvà a sti uagliun" dice e poi si precipita a chiamare Rosa.
Mentre va a chiamarla incrocia il comandante accompagnato da Cardiotrap ed Edoardo.
"Liz, addò sta Luisa?" chiede Edoardo, con il suo fare sempre gentile.
"Nda camerat addò po sta" mente la donna.
"Nun è over" inteviene Cardiotrap.
"Uagliù ja finitela" li rimbecca il comandante.
"Si è over" ripete la donna.
"Liz, c stiv pur tu primm... arò sta?" confessa Gianni.
"Cardiotrà sj me ritt na bucij, prpart ca t sfong" lo avverte Edoardo, visibilmente preoccupato per la "sorella".
"Ij bucij nun n ric, Edoà. Tantomen ngopp a ess" si giustifica il ragazzo.
Edoardo lo prende per la gola: "Cardiotrà, si n'omm frnut".
"No no, Edoà fnell. Ten ragion, ten ragion" confessa Liz.
"Che succiess Liz?" chiede il comandante.
"Mo nun è u cas e n parlà, è complicat" lo liquida subito la donna.
Edoardo molla Cardio, "E vist ca tnev ragion, Edoà" dice il cantante dell'ipm.
"Liz, me ric arò sta, ij l'aggia vrè" dice Edoardo.
"Pur ij" si aggiunge Gianni.
"Tu nun vaij a nisciuna part" lo avverte la tigre.
"Vuij nun et capit nient, nisciun va a nisciuna part" dice Liz che poi va via in cerca di Rosa.
"Liz, vien ca" Edoardo le corre dietro.
Gianni sapeva che Luisa si trovava dalla psicologa e, senza dire nulla ad Edoardo, corre lì. Il comandate era troppo impegnato a seguire Edoardo per notarlo.
Per una volta essere quello invisibile ha giovato a mio favore, pensa Gianni.

𝓓𝓪𝓵𝓵𝓪 𝓹𝓼𝓲𝓬𝓸𝓵𝓸𝓰𝓪
Gianni arriva , tutto affannato, davanti alla porta che era rimasta aperta.
"L-Lu-Luisa" corre da lei e la stringe in una specie di abbraccio. Lei era ancora nella posizione di prima, il tutto rendeva le dinamiche dell'abbraccio complesse.
"E tu chi sei?" chiede la dottoressa.
Gianni non le presta attenzione, nemmeno sente quello che dice. La sua unica preoccupazione in quel momento era Luisa, SOLO LEI.
"T'agg ritt ca nun t lasciav ra sol" le sussurra all'orecchio mentre le sue braccia la circondano.
"Chiunque tu sia, non puoi stare qui" dice la dottoressa, provando a tirarlo via da lei.
"Lassm oh, ma che vuò tu.. chi cazz sij" le risponde Gianni, con toni poco garbati.
Luisa si lascia andare all'abbraccio di Gianni, è come se la tensione si fosse dissolta nel nulla. Una sensazione talmente forte proveniva da quell'abbraccio, una della quale anche i muscoli ne percepivano il potere. Sapeva che Gianni era lì per sorreggerla, per essere il suo baricentro d'equilibrio e non solo da un punto di vista fisico.
"Nun sij sol, c sto ij cu te, cerasè. Nun t può liberà i me accussì facilment" le dice nuovamente il ragazzo.
Forse Luisa si era lasciata troppo andare, forse non si sentiva bene. Sviene.
Gianni percepisce il corpo molle della ragazza tra le sue braccia. "Cerasè, cerasè... che succies?" allontana il viso dal suo per guardarla negl'occhi, tutto ciò che vede è un corpo fermo senza forze.
"Che cazz l'et rat?" urla il ragazzo.
La psicologa non risponde.
"Egg ritt che cazz l'et rat.. che mrcin l'et rat? Ma m sient? Pcchè sta accussì?" perde il controllo il ragazzo, inveendo contro la donna.
"Che cazz ce rat, ohhhhhhhhh. Rispunnm e che cazz" continuava ad urlare, era su tutte le furie.
All'improvviso arrivano Rosa e Liz, seguite da Edoardo e dal comandante.
Rosa vede il corpo steso della sorella senza forze "Luisaaa... luuu, che succiess?" le lacrime iniziano a caderle sul viso senza sosta.
"Che cazz c fa chist ca? che l'et fatt? aooooooo" urla Rosa Ricci. "Met acciss pur a sorm, chi è stat? Chi cazz è stat?" urla strazianti udibili anche dal cortile.
"Cardiotrap nun l'è fatt nient, chist è n'ammurat e sort... è stat sta cess. Che cazz l'et fatt, nè zoccl?" dice Edoardo, riferendosi alla psicologa.
"Nun o sacc c l'è fatt, chest. Quann egg arrivat agg truvat ca chiagnev e trmav, po' l'agg abbracciat e a nu cert punt nun l'agg sndut chiù... s'è sndut mal ind e bracc mij" spiega Cardio che ancora la teneva tra le sue braccia. Non riusciva a realizzare neanche lui cosa stesse accadendo.
"Spuostt" Rosa si avvicina al corpo della sorella " che cazz tnit a uardà, chiamat a coccurun, e jamm bell" dice, mentre prende il volto della sorella tra le mani. "Ammor mij e comm facc senz e te, nun m lassà pur tu, nun m lassà.. t preg" piangeva disperata.
Il comandate e Liz corrono a chiamare i soccorsi.
"Edo.. vogl sta sol cu Luis, tu può purtà for a chist" dice, riferendosi a Cardio.
"Ij nun m n vac a nisciuna part fin a quann ess nun s'ascet" risponde Gianni.
"T nè i, vogl sta sul cu ess.. Jatvenn, tutt quant" urla Rosa. "jatvennn" ribadisce.
"Cardiotrà, jammucenn" dice Edoardo.
"NO. C'agg prumis, nun a pozz lassà ra sol" confessa il ragazzo, con gli occhi inondati dalle lacrime.
Arrivano i soccorsi, mettono Luisa su una barella e la portano via.
"Vogl vnì pur ij" dicono contemporaneamente Gianni, Rosa e Edoardo.
"Nu po ji nisciun" dice il comandate "Vac ij".
"ij so Rosa Ricci e chell è sorm, vac addò vac ess" fa una pausa "SEMP" dice, mentre corre dietro alla barella.
Arriva Carmine da dietro che la blocca, "Tarantè, Tarantè... fermt, fall p sort"
"Cà, lievm e man a cuoll, nun è jurnat" cerca di ribellarsi come una bambina che fa i capricci.
"Tarantè, tarantè bast" la stringe tra le sue braccia e lei scoppia a piangere.
"Nu pozz perd pur a ess, comm facc senz e ess" dice, con la faccia contro il petto del piecuro, tarantella.
"Nun a pierd tarantè, ess è fort" la rassicura Di Salvo. "Vien ca pur tu Già" dice all'amico.
Gianni si precipita li e Carmine subito abbraccia anche lui.
"Grazij Gianni" dice Rosa.
"Per cosa?" risponde lui.
"Per amare mia sorella" dice lei.
Lui non risponde ma sorride e annuisce.
Poco più in la c'erano Pino e Anna che discutevano, come al solito ultimamente.
"Pino, io sono stanca di essere usata da te" confessa la ragazza.
"Ij nun t us" dice Pino, con quella sua espressione caratteristica.
"Pino tu mi usi, io io... sono STANCA, perchè mi sono affezionata a te cazzo! Tu invece pensi solo a Kubra che di te NUN S N FOTT NU CAZZ" confessa, tra le lacrime, la ragazza dagli occhi oceano.
"Ij c teng a te e to giur, tu m piac.. nun com m piac Kubra ma m piac" dice e cerca di abbracciarla, il ragazzo.
"Io invece ci tengo a te come tu tieni a Kubra" dice e non sa nemmeno lei da dove prende il coraggio di farlo.
"Ij no... ij .." la ragazza non gli da il tempo di finire che gli tira uno schiaffo :"Stronzo" e va via.


🎧Nota Autrice🎧
Ciao ragazze, ecco la seconda e ultima parte del capitolo precedente. Volevo avvertirvi che il prossimo capitolo lo pubblicherò venerdì/sabato a causa di impegni scolastici. Cosa ne pensate di questo capitolo? Luisa si sveglierà? Cosa intendeva Anna con:"Io tengo a te come tu tieni a Kubra"? Fatemelo sapere con un commento o tramite una stellina.
Un bacio<3
Al prossimo capitolo
🫀

🫀 IJ MURESS P TE 🫀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora