1) Un bacio d'amore

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Music Meister sorrise, compiaciuto, mentre osservava Iris piegarsi su Barry e deporre sulle sue labbra un vero bacio d’amore. Come da programma una forte luce li avvolse e la coppia scomparve. A questo punto, l’artefice di ogni cosa, voltò la testa verso la seconda coppia.

Un po’ più lento, ma c’era da aspettarselo, dopo tutto il ragazzo era un po’ tonto, Mon-El si piegò su Kara e la baciò.

“Ops.” Music Meister, gli piaceva quel nome, bloccò la scena e fece una smorfia. Si era sbagliato e ora era nei guai. Non faceva lui certe regole e non poteva disfare la storia che aveva creato, certe cose dovevano seguire certi binari prestabiliti. Attraversò la strada e osservò la coppia a terra. Il bacio era stato dato, perché non scomparivano nella luce? Beh, la risposta era solo una: uno dei due non amava l’altro. Eppure era stato così sicuro…

Music Meister scioccò le dita e ripercorse, con la mente, la vita di Kara.

“Oh, oh.” Mormorò, tra sé e sé. Abbassò gli occhi sulla coppia e si strinse nelle spalle, se voleva tirare fuori Supergirl da quella situazione, in cui lui stesso l’aveva catapultata, avrebbe dovuto fare del lavoro extra. Si voltò e scomparve, lasciando la scena immobile.

“Buongiorno, miss Luthor!” Comparve in un ufficio bianco e immacolato e osservò la donna sgranare gli occhi sorpresa.

“Cosa…?” Lui alzò la mano posandosi un dito sulle labbra.

“Cosa sono, chi sono, cosa faccio… sì, capisco gli interrogativi, ma direi che non abbiamo tempo per questo. Kara è nei guai e ha bisogno del tuo aiuto.” Osservò il viso della donna cambiare, da diffidente, in meno di un istante, diventò preoccupato. La donna non aveva neanche avuto bisogno di pensare.

“Cosa posso fare?” Chiese all’istante, alzandosi in piedi.

“Pronta a rischiare di essere intrappolata per sempre in un mondo fittizio per lei?”

“Kara, per me, lo farebbe.” Disse la donna, di nuovo senza esitare, accettando implicitamente.

“Molto bene, allora, vieni con me.” Le tese la mano, lei prese un profondo respiro e poi afferrò le sue dita.

Music Meister sorrise e scomparvero.

Lena sbatté gli occhi e si ritrovò in un locale, a giudicare dagli abiti e dal mobilio, un locale che riproponeva uno stile decisamente retrò…

Una voce attrasse la sua attenzione, soave e dolce una donna stava cantando. Il cuore di Lena prese a battere più veloce, senza più preoccuparsi di dove fosse, perché fosse lì e come ci fosse arrivata, avanzò lungo il bancone del bar per poter osservare all’interno del salone. Lì, su di un vecchio palco, Kara stava cantando. Rimase senza parole nel vedere la donna in un splendido abito da sera, con i capelli sciolti e senza occhiali che cantava Moon River. Era così bella, così sicura di sé, così… Sbatté le palpebre perché le sembrava che assomigliasse terribilmente a…

“Concentriamoci su quello che conta.” Affermò una voce al suo fianco. Lena sobbalzò, era stata così tanto rapita dalla voce di Kara che si era dimenticata di colui che l’aveva portata lì.

“A me non sembra in pericolo.” Affermò e l’uomo fece una smorfia.

“Il fatto è che ti sto mostrando un istante già passato… andiamo avanti.” La scena semplicemente evaporò e Lena ebbe la netta sensazione che avrebbe vomitato, ma prima che il suo malessere peggiorasse il mondo attorno a lei fu di nuovo stabile. “Perdonami.” Disse solo l’uomo con ampio sorriso. “Siamo al momento culminante: il bacio d’amore.”

“Di cosa stai…” Erano per la strada, faceva freddo e vi era solo un gruppo di uomini che…

Prima che Lena potesse comprendere cosa stesse succedendo furono estratte delle armi e iniziò una vera e propria sparatoria. Un giovane ragazzo si fece avanti mettendosi tra i contendenti.

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