Era lì da sola, ferma, immobile, circondata da un prato di un verde color spento, quasi di un colore malinconico, ti lasci cullare dal vento freddo, non puoi fare altro, sei in balia di esso e l'unica cosa che puoi fare ora è solo seguirlo.
Il cielo non più così limpido come sta mattina, appena sarebbe calato il vento sarebbe iniziato a piovere, rendeva l'atmosfera così fredda ma allo stesso tempo, così piacevole. Avevi una sensazione di vuoto, quasi perenne che non ti dava tregua ma per qualche secondo, la tua attenzione era solo rivolta al tuo amato cielo, perché mettersi a pensare ora?
Avevi sempre cercato di capire cosa fosse l'unica sensazione che provavi, quindi, ora che c'è la tranquillità, dovresti godertela anche tu non pensi?"Alison vieni sbrigati o prenderai freddo!"
Riprendo i sensi.
Non voglio ancora aprire gli occhi, forse, se sto'ancora un po' nel letto riuscirò a tornare lì.
Non sono pronta ad alzarmi.
Non sono pronta a soffirire.Voglio solo stare ferma nel mio letto, marcire lentamente, ed essere dimenticata dal mondo e dall'esistenza stessa, anche solo per un momento, voglio solo dormire ancora un po', non sembra reale tutto questo mondo a volte, sto ancora dormendo magari?
La porta della mia camera si apre leggermente, non riesco neanche ad alzare il capo per vedere chi sia, non mi interessa e so che chiunque sia dietro a quella porta, non ha interesse per me.
"Alison lo sai che giorno è oggi? Non puoi dormire fino a tardi e tu lo sai bene"
Giro leggermente la testa verso la direzione della voce, mi limito solo a guardare, anche se rispondessi, anche se parlassi, che senso avrebbe?
"Oggi è il primo giorno di addestramento"
Questa donna è pazza.
Non mi riesce a vedere? Anche se mi alzassi, anche se avessi la forza di tirarmi giù dal letto e trascinarmi fuori, che senso avrebbe se morirò lo stesso? Se devo proprio morire allora uccidetemi nel mio letto, al caldo tra le mie coperte mentre mi addormento in un sonno eterno.
Ma no, io devo morire per la gloria di Marley, per i peccati Eldiani io devo morire in una strada fredda della città in modo tale da essere almeno cibo per i loro cani. Oh, no...
Neanche cibo per i cani è un eldiano.Ma di tutto quello che penso, non esce una singola parola dalle mie labbra, la guardo ancora negli occhi, mentre sento i miei colmi di lacrime che non scenderanno mai, perché sono così stanca anche di piangere.
"Alison...so che stai male, stiamo tutti male per quello che ci è sucesso, ma devi capire che non ci sei solo tu-"
"Tu non sei al centro del mondo diamine! Perché pensi solo a te stessa?? Perché invece di fare il cadavere su questo letto non ti alzi e vivi?! NON TI RENDI CONTO CHE MI STAI TOGLIENDO TUTTO?! TUTTI I SACRIFICI CHE IO HO FATTO PER TE, TUTTO, IO TI HO ACCOLTO NELLA MIA CASA CON I MIEI FIGLI QUANDO TU NON AVEVI NULLA, IO TI HO DATO UN TETTO SULLA TESTA, IO TI HO ACCUDITO E DATO DEL CIBO CALDO, E TU-"
"TU MI HAI TOLTO TUTTO, SEI IL DEMONIO, IL DEMONIO, MALEDETTO IL GIORNO IN CUI HO VISTO I TUOI OCCHI GRIGI COME LA PECE, PERCHÉ QUEL GIORNO IO VIDI IL DEMONIO IN PERSONA"
Mi prese il braccio con foga, stringendo più che poteva e mi buttò giù dal letto, mentre lei continuava ad urlare, piangere e trascinare lungo le stanze di quella che ora era diventata una casa silenziosa, io mi lasciavo trasportare come il vento, senza neanche una lacrima, senza neanche la paura in corpo, perché anche se avessi lottato per qualcosa, nonostante il mio desiderio di una vita migliore, nonostante io ci sperassi in fondo al mio cuore di qualcosa che potesse cambiare la mia vita, so che la gloria di Marley sarà sempre più forte.
L'unica cosa che io possa ancora sperare, è almeno un posto caldo in cui morire ed essere scordata come una bambola di ceramica rotta a cui hanno rotto le gambe.
Quella donna di cui io presi il cognome, finalmente si degnò di voltare il capo e guardarmi e vedere, la sua "creazione" fallita, ciò che avrebbe dovuto dargli la gloria più grande militare, rivestita dei carichi più importanti, era lì.
Le lacrime che gli erano scese per tutto il tempo, non erano per me, lei non aveva rabbia perché ero incapace di vivere, lei stava solo facendo i capricci, senza rendersi conto che per questo la bambola preziosa di porcellana che tanto voleva gli era sfuggita dalle mani rompendola e che non sarebbe mai più stata in grado di aggiustarla, ora poteva solo giocare con i cocci rotti per riavere quel vago ricordo di ciò che un tempo distrusse.
E in quel silenzio, la donna iniziò a tremare e singhiozzare, così tanto dolore che provava dentro che cadde in ginocchio davanti a me, mi prese le spalle con delicatezza per riuscire ad alzarmi con il busto, guardandomi faccia a faccia l'unica cosa che riuscii a vedere nei suoi occhi era solamente una vita di delusioni di cui io facevo parte.
"Anche se tu stai morendo, anche se la tua vita dovesse finire domani, tu me lo devi per le vite che hai tolto, se non vuoi farlo per me fallo per Erica"
Forse...
Forse questo era l'unico momento in cui lei abbia davvero,
quasi per un secondo,
abbia toccato il mio cuore."So che tu le volevi bene, le volevo tanto bene anche io Alison, era la mia bambina dopo tutto no? Quindi ti prego, se non vuoi vivere per te allora fallo per lei, non vorresti mai che la sua morte sia stata gettata via? Inutile? No... Non la mia Erica"
"Ma io non posso essere l'unica a vivere con il ricordo di lei, per portare avanti anche se solo fosse anche qualcosa di lei, perché lei morirà solo quando l'avremo dimenticata Alison, vuoi per caso lasciare Erica morire? Dopo tutto ciò che le hai fatto penso sia il minimo che tu possa fare vivere per la mia bambina"
E di quel leggero tocco soffice e innocente,
ne rimase solo una stretta forte...Ormai la mano era già lontana,
anche se quella sensazione riempiva il mio corpo fino alle viscere più profonde..E io potevo solo che abituarmi ad essa.
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The little one
Narrativa generaleI have this "project" since 2017 but I was too dumb and childish to write something seriously so yeah- It was awful and cringe But it was an actually good idea so... there it is :D