CAPITOLO 14//

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-Che cazzo fai? Sei scema, adesso ti vengo a riprendere. Cosa ti salta il mente? Lo sai che ti amo, per una stupida litigata te ne vai.- lo sento singhiozzare e inizio a piange anche io.
-Scusa Luke, ma dovevo staccare la spina, almeno per un po...-
-Non ce la faccio senza di te. Ti prego torna, dimmi che non è finita.-
-Ci devo pensare. Scusa..-
E attacco il telefono. Mio cugino mi chiede spiegazioni e gli racconto tutto. So che di lui mi posso fidare. Non mi ha mai deluso.
È sempre stato il mio migliore amico. Da piccola ho anche avuto una cotta per lui ma non lo sapeva nessuno se non la mia migliore amica.

Dopo aver finito di pranzare ritorniamo in spiaggia dove, poco distante dal nostro ombrellone, noto la mia ex migliore amica. Non è cbiata sempre la stessa troia.
*****
Dopo due mesi
****
Sono passati due mesi le cose sono cambiate un po. Ashton mi chiama tutte le sere. Con Luke ho risolto ed è venuto pure a farmi visita per una settimana.
Sono sotto l'ombrellone in spiaggia e sto morendo di caldo, ma non ho voglia di alzarmi e andare a fare  bagno. Decido di mettermi al sole.
Mi piace stare in Calabria mi sento in un certo modo a casa. Solo che se sto ancora un po qua diventero obesa ahahaha.
Le mie sorelle si fanno sentire poco tranne Cristina che dopo tre giorni dalla mia partenza mi ha raggiunto. Siamo inseparabili.
Adesso che ci penso non mi ha detto niente di Harry di come lha presa che voleva venire da in Italia.
Sono circa le 16 e in Australia è mezzanotte.
Harry è sicuramente sveglio!
-pronto?- è strano
-Harry tutto a posto ti sento trano-
-Si sto benissimo... Ti amo Cristina mi manchi.- è unbriaco
-sono Chiara scemo. Ti saluto non fare cazzate.-
Non era il momente di parlare con lui visto che era ubriaco aahhahaha. Il solito quanto....
Non feci intempo a terminare i miei pensieri che qualcuno, Mirko, mi butto un secchio pieno di acqua.
Grazie a dio non ha preso il cellulare.
Ora è morto.
-Ti conviene iniziare a correre!!-
Abbiamo iniziato a rincorrerci per tutta la spiaggia giuro non ce la facevo piu e mi sono buttata a mare.
Dopo neanche tre secondi mi raggiunse anche lui.
Mio cugino stava per farmi fare un tuffo quando vidi una palla che stava per colpirmi ma grazie a i miei riflessi riuscii a prenderla al volo.
Quanto vidi di chi era persi un battito era da quella sera che non lo vedevo....

CARPE DIEMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora