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Perché fiorire si può e si deve,
Anche in mezzo al deserto
-Giacomo Leopardi

Non avevo chiuso occhio tutta la notte,ero rimasta sdraiata per ore sul letto senza riuscire a chiudere occhio

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Non avevo chiuso occhio tutta la notte,ero rimasta sdraiata per ore sul letto senza riuscire a chiudere occhio.

Il sapere che lui tornava a casa e si sdraiava accanto a me mi aveva resa nervosa,l'idea di condividere la mia vita con lui anche se io non lo volessi mi rendeva agitata

Non c'era nulla che io potessi fare al riguardo,dovevo solo fingere che tutto mi stava bene ma la realtà dei fatti la sapeva anche lui

Sapeva che non sarei mai riuscita a provare qualcosa per lui,sapeva che non mi sarei mai innamorata e che non sarei mai stata capace di fare un passo nei suoi confronti

Sarei stata obbligata a sposarlo,avrei sposato un uomo che non conoscevo,un uomo spietato che uccideva le persone solo perché non lo rispettavano o perché gli facevano un torto

<<perché sei ancora sveglia?>> saltai in aria per poi portare una mano sulla bocca alla vista di Damon completamente sporco di sangue vicino alla porta della stanza,la luce del corridoio gli illuminava solo metà del corpo e potevo benissimo notare come sul suo viso o sulla sua camicia chiazze di sangue enormi fare contrasto con il suo colorito pallido e la sua camicia bianca

<<o mio Dio stai bene?>> saltai dal letto per poi andare verso di lui ed esaminargli il viso

Un taglio non molto profondo era sulla sua fronte e non smetteva di sanguinare,ma sapevo bene che la maggior parte del sangue non era sua

<<ti preoccupi per me scheggia?>> fece un mezzo sorriso per poi iniziare a camminare verso il bagno,dal modo in cui camminava si capiva che era stato ferito e non appena si appoggiò una mano sul fianco capi che era proprio quello il punto che sicuramente gli faceva più male

Entrai dentro il bagno insieme a lui,non capivo il perché del mio interesse verso di lui,mi aveva rapita,trattata male e mi stava obbligando a sposarlo

Ma non riuscivo a restare ferma in un punto senza fare nulla,non sapendo che lui era ferito

<<sei ferito>> gli indicai il fianco <<cosa è successo?>> lo osservai mentre si toglieva la giacca e la camicia facendoli cadere per terra,e nonostante avrei dovuto voltare il capo rimasi ferma ad osservare i numerosi tatuaggi che avevo sul torace,molto disegni si vedeva che continuavano sotto ai jeans ma nonostante la mia curiosità nel vedere di cosa si trattava non gli avrei mai chiesto di farmeli vedere

<<torna in camera,non è nulla>> si voltò per poi prendere un kit d'emergenza dal mobiletto dal bagno,apri la valigetta rossa strappando con i denti la confezione delle garze,ma nel farlo la garza sterile si deposito sul pavimento

Sbuffai avvicinandomi a lui e prendere delle bende pulite,apri il rubinetto del lavandino facendo scorrere dell'acqua tiepida,e dopo averle bagnate tornai verso di lui

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