Capitolo 7

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<<Piccola Ceci oggi ti porto in un posto speciale>>mi dice Pedri sorridendo mentre entro in macchina,sfinita dopo la mattinata di scuola.
<<Però prima ci fermiamo a mangiare?Vero?>>chiedo preoccupata per il mio stomaco.
<<Ti fidi di me?>><<no>>dico sarcastica.
Non sono una di quelle persone che non si fidano,anzi,però,come dice il detto "Fidarsi è bene non fidarsi è meglio".
All'inizio non mi fidavo di lui,dei suoi familiari,nonché miei familiari ospitanti,si.
Ma forse con il passare del tempo,il lungo periodo che abbiamo trascorso da soli,ora la mia fiducia giace in Pepi.
Aggrotta le sopracciglia ed assottiglia lo sguardo <<bugiarda>><<no,no sono serissima>>dico cercando di rimare impassibile.
Lui mette il broncio, e lì scoppio ridere.
<<Daiiii,sei una stronza>><<ma ti pare che non mi fido di te?>><<ooo ma io che ne so>>.
Si ferma davanti ad un parco che non avevo mai visto qui,anche se passo molto tempo in quest'ultimi.
Appena scesi gli lascio una sberla giocosa mentre prende un cestino da picnic.
<<Aspetta che poso il cestino e ti pentirai di quello che hai fatto>>dice in modo scherzoso.

Ci stiamo avventurando nel parco,passando per cespugli,ed ovviamente alcune foglioline si sono depositate nei mie capelli mossi/ricciolini.
Sinceramente penso che ci siamo persi e quel posto speciale che mi diceva prima non ci sia più.

Dopo vari cespugli,ragni,palloni bucati,bastoncini nei miei capelli ,siamo arrivati su una collinetta, dove c'è una delle cose più carina e tranquilla che i miei occhi abbiano mai visto.
C'era un laghetto con delle ninfee rosate quasi pronte per sbocciare del tutto,al lato di esso c'è una bellissima panchina rossa.
Dinanzi a noi troviamo una meraviglia.
Si scorgevano pezzetti di mare,tra tutti i palazzi colorati di quella zona.
<<Ti piace?>>mi chiede curioso ma non riesco neanche a parlare annuisco solo e mi avvicino per stringerlo forte fra le mie braccia.
Mi punzecchia i fianchi per poi iniziare proprio a solleticarmi.
Scoppio in una fragorosa risata per poi buttarmi sul prato per il troppo ridere.
<<NO TI PREGO BASTA!STO PER SOFFOCARE>>dico ripetutamente.

Stiamo mangiando delle buonissime fragole quando mi dice <<è tre mesi che ci conosciamo ancora non mi hai raccontato niente di te quando invece tu di me sai praticamente tutto.Raccontami qualcosa>>.
Ha ragione io in tre mesi non sono mai riuscita a parlare di me,anche se sono molto molto narcisista.
Semplicemente non ne ho trovato l'esigenza di parlare di me.
<<Allora,vivo in un piccolo paesino.Ho due sorelle più grandi e un fratello più piccolo,due cani,un meticcio molto grande e un chihuahua.Bho non so che altro dirti>>queste cosa in realtà bene o male le sa,ma non so cosa dirgli la mia vita non è complessa non sono una di quelle ragazze complicatissime,cioè sono abbastanza semplice,
<<Daii queste cose già le so,dimmi qualcosa di più profondo o anche una cazzata>>va bene forse mi posso sforzare.
<<Ora che ci penso...Ah si ecco,allora cinque anni fa ho scoperto di "soffrire"di reomatismi,sono tipo dei dolori alle articolazioni.È iniziato tutto una sera d'estate con un dolore alla caviglia.Poi il giorno dopo non riuscivo ad alzarmi dal letto ero come immobilizzata ed avevo le articolazioni che mi facevano malissimo.
Abbiamo aspettato due giorni per andare all'ospedale,poi i dolori erano troppi e quindi ci siamo andati.
Ho passato una settimana con babbo e ogni tanto veniva anche mamma.
Mi hanno fatto tantissime radiografie  quasi su tutto il corpo.
Alla fine mi dissero che era una forma di reomatismi.
Successivamente sono andata a Roma per un'altra visita e mi hanno detto che ho l'ipermobilita.
Che è una cosa molto figa perché sono super elastica ma se appesantite le articolazioni possono far male->>cerco di spiegare anche se sono passati 5 anni e ancora non riesco ad esprimere al meglio quello che è successo.
<<Ecco perché ogni tanto ti lamenti dei dolori alle gambe>>io annuisco.
Dicono che col passare del tempo i dolori dovrebbero sparire,ma è una cosa molto lunga.
<<Vabbè ora parliamo di cose belle,domenica posso tornare a giocare!>>dice contentissimo.
Quasi vorrei urlare dalla felicità è da un po' che ha ripreso ad allenasse con la squadra e sono molto contenta,perché poi che ci riusciva più a sopportarlo,si lamentava tutto il giorno.Poi quando c'erano le partite,sembrava pazzo prima lo elogiava poi li riempiva di insulti.
<<sono troppo contenta>>dico abbracciandolo e lui mi posa una bacio sulla testa.
<<torna a brillare>>

<<Oii dove vai?Questa non è la strada per tornare a casa>> dico vedendo che imbocca un'altra via.
<<Tu quest'anno devi prendere la patente?>><<Si?>><<Eh ti ci sto portando,quando torni in Italia non avrai abbastanza tempo,quindi perché non iniziare qui?>>io amo questo ragazzo!

<<okay ora premi la frizione e scala la marcia>>in realtà quando andrò a prendere la patente della macchina dico solo fare l'esame pratico perché a 16 anni ho preso il 125.
<<no aspetta hai sbagliato marcia>>posa la mano sopra la mia posizionata sul cambio.
Intreccia le sue dita con le mie,e...hace calor.
<<comunque>>dice ancora con le mani intrecciate<<dopo domani Robert mi ha invitato a cena a casa sua insieme agli altri.Ti volevo chiedere se volessi accompagnarmi?>>il mio cuore perse un battito.

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Hola🤙🏼
È arrivato il momento di un ⚠️AVVISO/SPIEGAZIONI⚠️io lo so che è brutto e pesante quando i capitoli escono a molta distanza tra di loro,ma io quest'anno ho l'esame e non posso permettermi molte distrazioni.
Non mi sto giustificando ma sto chiedendo solo un po' di comprensione.
Nonostante ciò spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Besos😘

Il mio cuore perde un battito Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora