1. Gattina Randagia

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Dona a chi ami ali per volare,
radici per tornare e
motivi per rimanere.
-D. Lama

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Sainte-Amelie, 34

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Sainte-Amelie, 34.

Mi ripeto mentalmente queste tre parole, costringendomi a ricordale per le prossime due ore.

Non devo assolutamente dimenticarle.

« Abbiamo un nuovo compagno di classe, che oggi ha potuto aggiungerci solo per le ultime ore di lezioni. Pretendo il massimo rispetto, ovviamente» annuncia la professoressa Thompson.

Un vociare di « Certo» ironici si solleva nella classe, mentre continuo ad appuntarmi nuove frasi sul mio diario, seguite da qualche disegno di circostanza.

« Prego, signor Wilde» la professoressa fa cenno a qualcuno fuori dalla porta di entrare, sotto lo sguardo colmo di aspettative di tutti gli studenti.

Non che ce ne siano troppe, in realtà.

In una classe di ventisette alunni, soltanto in dieci riescono a raggiungere la sufficienza in tutte le materie.

Non ci sono nemmeno spesso nuovi ragazzi.

Come biasimarli: nessuno verrebbe mai a vivere a Moonberry, disperso tra la neve e i boschi imbiancati nove mesi su dodici.

A meno che quel qualcuno non sia la sottoscritta, che sicuramente discende da una rara specie di orso che ama il freddo e stare in letargo la maggior parte dei mesi dell'anno.

Potrei scrivere questo sul curriculum per il college.

« Devo abbattermi subito o sperare fino all'ultimo?» borbotta Kate, la mia migliore amica, seduta davanti a me.

Siamo amiche da quando siamo nate e non so cosa farei senza di lei.

È come una sorella.

« Io passo per la prima» ridacchio, squotendo il capo.

Ripongo il mio quadernino nello zaino, giusto in tempo per sentire degli scarponi neri sbattere sul il pavimento dell'aula, fino a raggiungere la cattedra.

Alzo lentamente lo sguardo, facendolo scivolare sui jeans blu notte fino alla
t-shirt nera e alla giacca in pelle.

« Mi chiamo Derek Wilde».

Bastano quattro parole pronunciate da una voce profonda e mai sentita per farmi accelerare il battito cardiaco.

Strano.

Quest'effetto me lo fa solo la Nutella.

Alzo lo sguardo, cercando di dare un'origine a una voce tanto cupa e matura.

Mi trovo davanti un ragazzo alto e muscoloso, dai capelli biondo platino e gli occhi azzurri come il cielo primavera.

« Benvenuto, Derek» una ragazza nei primi banchi gli sorride con malizia, giochicchiando coi capelli.

IRLANDA e il segreto dell'ametista Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora