Feliziè Rose Jons

16 2 0
                                    

*drin drin*
Sento vibrare il mio cellulare,mentre faccio cadere il mascara coperto di lacrime sul cuscino.
<<si?pronto?>>
<<buongiorno madame,il paziente è il vita ha aperto finalmente gli occhi>>
<<come?!>>
<<si esattamente,le va di venire all'ospedale Saint-Louis?>>
<<ovviamente,corro>>
<<d'accordo l'attendiamo>>

poso il telefono con forza sulla scrivania,e ritorno a sorridere,mi affaccio al balcone e urlo di felicità.
La gente mi guarda male,ma cosa ha da capire?
Mi tolgo il mascara e mi lavo il viso...subito dopo rimetto il mio amato mascara e il gloss e scendo giù di corsa,e come sempre la caduta non manca mai! Ma non importa,devo correre,mi farò visitare lì.
Accendo la mia Yamaha,e via!
Ospedale Saint-Louis arrivo!

In ospedale

<<buongiorno signorina>>mi dice una donna appena spalanco le porte
oh si è l'infermiera e lei la sua assistente
<<buongiorno a voi...sapete dirmi in che sala è...>>non riesco nemmeno a finire la fare e subito mi dicono
<<2°piano prima porta al corridoio di sinistra,camera 128>>
<<va bene la ringrazio>>
<<a lei>>risponde la bambina al fianco dell'assistente dell'infermiera
<<awww...come sei carina>>
<<ewww...stammi lontana biondina,sai chi sono io?>>dice la piccola
<<cercavo di essere gentile, e no non so chi sei.>>
<<sono la sorella di Paris>>
<<come scusa?>>
<<hai sentito bene,ed è pronta a buttarti fuori di qui e sai perché? >>
<<no,perché?>>
<<il primo nome che ha tirato fuori quel coglione è il tuo, Feliziè Rose Jons>>
<<un momento,si ricorda di me?>>urlo e salto di gioia
La bambina dai capelli castani mi colpisce dandomi un calcio al fianco e dicendomi
<<Feliziè ,ti rendi conto che se entri in quella stanza sei morta?>>
<<no,non mi interessa di Paris>>
<<deve importarti.Scappa Feliziè te lo dico io>>
<<cosa ti ha fatto per essere così spaventata?ehm...potresti dirmi il tuo nome>>
<<ti sottoporrà a dei maneggi molto forti facendoti capire di non avvicinarti, per nessuna ragione al mondo ,a lui.L'ho visto quando quella pazza di Louise l'ha fatto a Paris.E IL MIO NOME È ELLE>>
<<oh capisco,vado.>>
<<ti ho detto di non andarci!,Feliziè>>
<<ma devo,vieni con me ,ti porto sulle spalle>>le dico ma con forza fa notare tirando un po il filo attaccato alla borsa di sangue sopra
<<vedi,non posso muovermi>>
<<caspita,mi dispiace>>
<<è stata Paris >>
<<ah veramente?ci penserò io>>
Mi dirigo verso l'ascensore quando vedo comparire Paris davanti ai miei occhi.
<<che ne dici?ti accompagno?>>
<<no grazie ,prenderò le scale>>
<<ferma.Le prendo anche io>>
<<d'accordo salga prima lei principessa ,le faccio segno mentre la piccola le ruba il rossetto
<<hai perso qualcosa?>>le dico io indicando la cucciola scappare verso l'infermiera e in poco tempo chiudo l'ascensore.
<<bastarda!me la paghi!>>dice mentre le porte si chiudono.
Mentre sale l'ascensore, ne approfitto per fare qualche foto.
La vibrazione del telefono mi fa saltare all'aria.
<<si?pronto chi è?>>
<<tesoro sono io.>>
<<oh si,ehi mamma>>
<<dove sei?>>
<<sono in ospedale, per Claudio>>
<<ottimo,quando finisci incontriamoci al pub,ti devo parlare>>
<<si ma perché?>>
A quella domanda non mi fu data una risposta,solo una bella staccata in faccia.
<<finalmente!>>dico soddisfatta dall'apertura delle porte.Mi rimetto il telefono in tasca e corro da Claudio.
<<Ehi ehi!>>mi dice una voce alle spalle
<<Paris?!>>
<<ti è caduto qualcosa principessina?>>dice sfoderando il mio libro di famiglia
<<Paris,ridammelo>>
<<e se non volessi farlo?>>
<<Paris è sacro>>
<<e chi dice che in realtà non vale niente?>>
<<Adele,metti giù il libro>>
<<non voglio>>
<<Paris,guardami negli occhi>>
<<non posso>>dice
<<Paris devi>>
<<Feliziè....non....devo....>>dice cercando di interrompere il pianto.
Non mi lascia che intervenire.
<<Paris,la collana!>>le dico indicando il ciondolo della conchiglia
<<si illumina?!,ti prego Feliziè aiutami>>
<<Paris,ci riesci da sola>>le dico togliendole la lacrima che le scende giù dalla guancia.A questa mossa fa cadere il libro.
Le sue palpebre si socchiudono,e mi cade tra le braccia.

La Vita È Fatta Per RischiareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora