Claudio Smith

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Sono alla stazione di Parigi.
Pronto per il bellissimo viaggio in Rio de Janeiro
<<non vedo l'ora>>esclama la piccola.
<<Claudio posso farti una domanda?>>
<<Certo dimmi pure Lucy>>
<<cosa ne sarà di lei?>>
<<lei chi?>>
<<la famosa ragazza di cui scrivi ogni sera>>
<<beh...ecco...io>>sono in imbarazzo non riesco proprio a darle delle spiegazioni.
<<daiiii Claudio>>
<<beh...le ho lasciato un biglietto sul letto e un bel pacchetto sotto il letto>>
<<Riguardo Papà?>>
<<Beh ecco,riguardo a lui ,abbiamo saputo che si trova a Rio de Janeiro in relazione a distanza con la sua ex compagna,stanno di nuovo insieme,non so se hai capito chi,ma intendo la mamma della misteriosa ragazza>>
<<oddio vedremo Papà?>>
<<in verità è Papà che vedrà noi,ci verrà a prendere alla stazione di Rio de Janeiro>>
<<ehi!>>urla una voce dietro di noi
<<Feliziè?Feliziè!>>esclamo io
I nostri corpi si riscontrano,ci abbracciamo, nessuno dei due ha intenzione di mollare.Ma purtroppo il treno è pronto alla partenza e non posso portarmela dietro.Dovrò dirle addio anzi no.
<<ehi?devi andare non è così?>>
<<si,Feliziè ti prometto che tornerò però,solo per te.>>
<<ho paura che tu possa trovarti un" altra a Rio de Janeiro>>
<<beh la rifiuterò>>
<<ma se dovesse piacermi>>
<<quella voglia di farmela piacere me la farò passare>>
<<perché mai?>>
<<perché io voglio te.>>
Subito dopo i nostri sguardi si intersecano,il calore delle sue mani avvolte attorno al mio collo mi fanno così tanto rilassare che le stringo i fianchi e la tiro a me.Le nostre labbra si toccano,lentamente,mentre il vento soffia tra i nostri capelli.
<<cosa è stato?>>dice lei staccandosi dalle mie labbra
<<non so cosa sia,ma mi piace>>dico io
<<anche a me>>risponde lei
Le stringo ancora di più i fianchi e la mia mano gelida le accarezza il viso.
<<ti amo,Feliziè>>
<<anche io,Claudio>>
<<Ragazzi,mi dispiace interrompere qualsiasi cosa state facendo,ma,Claudio dobbiamo partire>>ci disturba Lucy
<<cazzo,mi ero dimenticato>>dico io
<<esatto.>>afferma Lucy
<<Ragazzi,vengo con voi.>>risponde Feliziè
<<come?non hai un biglietto>>nota Lucy
<<e chi dice che io non ne abbia preso uno prima di venire a trovare Claudio?>>dice Feliziè
<<questa ragazza mi piace!>>risponde Lucy
<<mai quanto piace a me>>rispondo io
In seguito saliamo sul treno a breve in partenza.
<<giochiamo Feliziè?>>
<<ehm...dovrei un attimo andare al bagno>>
<<d'accordo,allora tu Claudio>>dice Lucy mentre vedo che Feliziè si dirige al bagno
<<scusa Lucy,voglio andare a prendere una sigaretta,tieni il telefono magari fai una chiamata con la tua nuova mamma>>
<<va bene Claudio>> dice lei soddisfatta.
Ovviamente non sto andando a prendere un pacco di sigarette,ma a prendere ciò che mi appartiene,ovvero Feliziè.
Toc toc,busso alla porta
<<occupato,risponde lei>>
<<ehi!sono Claudio,fammi entrare>>
<<non se ne parla>>
<<dai,sbrigati>>
<<no!>>
Mi appoggio alla porta del bagno attendendo che apra la porta.
La maniglia si muove e Feliziè sbuca fuori dal bagno quando con una mano mi ci tira all'interno.
<<ehi ehi!finalmente,la prossima volta con calma,potresti farmi male>>
<<scusa ma non posso nè graffiarti nè farti male,perché non ho la ricostruzione e le mie mani sono morbide.>>
<<hai ragione,Nana>>
<<ehi!io non sono nana>>
Con un gesto delle mani,le faccio notare che non arriva neanche al mio collo.
<<si,ok, va bene,sono bassa ma questo non vuol dire che non sono forte>>a quel "forte" mi colpisce in basso,ma se intendo in basso,mi riferisco in quel punto.
<<visto?>>dice lei
<<mi hai fatto male!>>
<<oh ehm..scusaaaa>>dice lei preoccupata,e mentre lei si preoccupa,io ne approfitto e la sbatto al muro.
La mia mano tiene le sue mani immobili mentre con l'altra le massaggio la pancia,provocandole una sorta di solletico.Non ci penso due minuti e quel vestitino che indossa,ovvero,"indossava",si è ritrovato a terra,accanto a tutto il suo intimo nero.
Mentre geme,tra orgasmi riesco ad ascoltare solo poche parole che riesce a dire
<<lucy...>>
<<cosa lucy?>>
<<è i-n...>>
<<è in?>>
<<per->>
<<per?
<<pericol->>non riesce a finire la parola e le parte un gemito
<<pericolo?>>
<<si!>>afferma lei
<<cosa succede?>>
<<fermati>>
<<va bene.>>finisco di spingere e la lascio stare in bagno,per darle il tempo di vestirsi con una delle mie canotte,mentre io mi avvicino al nostro posto quando noto che Lucy non c'è.
<<no,no,no>>dico io in preda al panico
<<ehi ragazzo,cerchi lei?>>dice
<<oddio papà,sei tu?>>
<<un momento sei?sei il mio Claudio>>
<<si Papà,sono io.>>
I nostri occhi si riempiono di lacrime e ci abbracciamo ,noi tre,uno dei primi pezzi di "casa".
<<ehi,amore sei qui?>>dice una donna bionda
<<si>>risponde lui
<<oddio li hai trovati,piacere ragazzi sono la vostra nuova madre,e non sono qui per sostituire la vostra.Dunque mi chiamo Camille...Rose>>
<<piacere, io sono Claudio e lei è la mia sorellina Lucy e...>>
<<Mamma,Claudio non ha saputo di dire no ad una sua amica così se la è portata dietro>> dice Lucy,quando poi dal corridoio spunta Feliziè.
<<eccola mamma è lei l'amica>>
<<papà?>>dice Feliziè abbracciandolo e Lucy si infila in mezzo e in successione l'assecondiamo anche io e Camille
Finalmente dopo 15 ore di treno, e barca siamo a Rio de Janeiro .

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