Mattia si sveglia, confuso sul perché la sua sveglia non abbia suonato. Controlla il telefono per vedere che sono le 9:00 e ha già perso la prima metà di economia domestica.
«Merda!» Urla.
«Mattia?» Sua madre chiede dal corridoio. «Pensavo avessi scuola, tesoro?» Apre la porta della camera di Mattia per parlare.
«Lo so mamma, non è suonata la sveglia.» Mattia si affretta a mettersi velocemente dei jeans che aveva sul pavimento.«Oh beh, non devi andare se non vuoi, amore.» Dice Giulia dolcemente.
«No, devo.» Mattia trova una maglietta nera dall'armadio e si precipita verso la porta, scansando Giulia.
«Okay beh buona giornata Matti. Io più tardi parto per un altro viaggio di lavoro, quindi ci vediamo fra qualche settimana.» Mattia sorride, dandogli un bacio sulla guancia.
«Okay. Ci vediamo presto mamma, ti voglio bene.» Mattia le dà un bacio sulla guancia come saluto e corre fuori dalla porta. Era abituato ai viaggi di lavoro quindi non era neanche più qualcosa di importante.
Quando inizia a guidare si accorge di aver lasciato lo zaino a casa, ma ora è troppo tardi per tornare indietro. Inchioda con la macchina quando il passaggio per i treni si chiude, bloccandogli la via verso la scuola. Urla in frustrazione e fa velocemente manovra, prendendo una strada secondaria e arrivando all'inizio della seconda ora.
«Ms. Thomas mi scusi tantissimo.» Dice Mattia mentre si imbatte nella sua insegnante della prima ora in corridoio.
Ms. Thomas era una dei suoi insegnanti più severi, Mattia dà la colpa al fatto che insegna matematica. Nello specifico Algebra 2.
«Perché anche disturbarti di venire a scuola, dopo che ne hai già persa la metà?» dice Ms. Thomas con sarcasmo.
Mattia sussulta. «Non mi è suonata la sveglia e ho allenamento di calcio oggi. Ho pensato di dover venire qui e fare il più possibile.»
«A che ore è il tuo allenamento Zenzola?» Incrocia le braccia, annoiata dalla conversazione.
«Alle quattro. Devo andare via appena finisce la scuola.»
«Sei in punizione dopo la scuola fino alle 4:30 allora.» Dice prima di andare via, i tacchi che echeggiano lungo il corridoio.
La bocca di Mattia si spalanca e vorrebbe provare a negoziare ma sa che peggiorerebbe solo la cosa. E visto che Christian non va nella sua scuola, non può spiegargli quello che è successo.
Si avvia verso la sua seconda ora, in ritardo per la conversazione e si scusa subito con Ms. Rose. Lei sorride cortesemente e annuisce. La sua insegnante della seconda ora compensa per quella della prima, che è il motivo per cui ha scelto le sue classi in questo ordine.
Mattia si siede in fondo alla classe e decide di scrivere a Luigi per fargli dire la situazione a Christian. Appena finisce il messaggio, Ms. Rose è di fronte a lui, con la mano verso di lui in attesa.
«Prof, mi dispiace tanto. Avevo solo bisogno di scrivere al mio amico-» La supplica Mattia.
«Non c'è niente che potrebbe essere così importante da mandare messaggi al tuo amico interrompendo la mia lezione di inglese. Telefono, per cortesia Zenzola.» Chiede Ms. Rose il più gentilmente possibile.
Ha interrotto l'intera lezione per rivolgersi a Mattia per il fatto che stava usando il telefono. Mattia decide di non far partire una discussione. Quasi piange mentre le dà il telefono.
Finisce la lezione normalmente, prendendo appunti con una penna e un pezzo di carta che gli ha prestato il suo compagno di banco, e provando a fare attenzione. Alla fine dell'ora, quando tutti sono andati via, si avvicina alla cattedra.
«Mr. Rose, potrei per favore riavere il mio telefono indietro?» Chiede Mattia. «Dovevo dire ad un mio amico che va a scuola a Doncaster di dire a Christian che sarei arrivato in ritardo all'allenamento con lui.»
«E perché?»
«Sono in punizione con Ms. Thomas per aver saltato la sua lezione. Ma non l'ho fatto apposta! Non mi è suonata la sveglia!» Si difende Mattia.
«Capisco Mattia.» Dice, facendo sospirare di sollievo Mattia. «Lo darò a lei e le lascerò decidere quando ridartelo.» Il biondo quasi singhiozza.
«No, prof per favore. Io-»
«Basta così Mattia, vai a pranzo.»
Il minore tira su col naso ed esce dall'aula. Salta il pranzo e si siede da solo ad un tavolo vicino alla parete. Piange silenziosamente e riesce a calmarsi prima della sua terza ora, storia con Mr. Adams.
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Football|| Zenzonelli
Fanfic«Non è fottutamente possibile.» Dice. Mattia aggrotta le sopracciglia. Christian inizia a camminare intorno al ragazzo, osservandolo attentamente mentre gli parla. «Prima vuoi parlarmi come se io fossi un tuo pari o inferiore a te, poi arrivi qui, a...