capitolo 10 "gli assassini vengono di notte..."

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POV Marcus

Mi sveglio verso le dieci e sento Laira parlare al telefono

-Si maestro Lin ho compreso è un primo passo per prenderlo... ... si certo so che dovrò essere molto cauta... ... quindi lei mi sta dicendo che colui che ha ordinato di uccidere i miei è lo stesso che ha ucciso i suoi... ... capito quindi è coinvolto anche lui e dovremmo compiere questa missione assieme... ... appena riesco gliene parlo... ... arrivederci.

Attacca, sbuffa e va in balcone a fumare, sta seduta su una sedia con solo la mia camicia addosso e l'intimo con i capelli acconciati in un semiraccolto disordinato, mi alzo mi metti qualcosa addosso e l'abbraccio da dietro

-Buenas días mi amor, ¿como estás? ¿Dormiste bien? ¿Con quién estabas hablando por teléfono?

-buenos dias mi paty, todo esta bien, dije bien y tu?

-Bien gracias. Entonces, ¿con quién estabas hablando?

-Establo hablando con el Maestro Lin, debo decirte una cosa

-Dimmi

-Ecco il maestro Lin ha trovato una strada per risalire all'assassino dei nostri genitori

-Nostri?

-Si il mandate dei due omicidi è lo stesso

-Quindi quel pezzo di merda ha ucciso anche i tuoi??

-Si però stai calmo, abbiamo una missione, che fa parte del piano per trovarlo ...

-Sarebbe?

-Il maestro Lin ha trovato uno scagnozzo di un suo fidato, dobbiamo spaventarlo farci dire dove si trova il suo fidato e poi ucciderlo. Semplice veloce e pulito.

-Chiaro, quando?

-Sta notte, è qua a Parigi.

-Perfetto

Finisce la sigaretta, mi bacia e va in doccia, sembra turbata, io prendo un caffè lei esce dalla doccia di asciuga e si prepara

Finisce la sigaretta, mi bacia e va in doccia, sembra turbata, io prendo un caffè lei esce dalla doccia di asciuga e si prepara

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Indossa questo con sopra una giacca di pelle, mi guarda

-dobbiamo muoverci, i fornitori del necesario per sta sera ci aspettano

-Va bene piccola

-Vado a prendere un caffè ti aspetto all'uscita dell'hotel

-Va bene

Esce, sbatte la porta involontariamente, è tesa, come se una rabbia dormiente si fosse risvegliata, dopo 10 minuti sono pronto e scendo, la trovo su una moto nera con un casco per me è uno per lei, mi avvicino a lei, mi bacia

-dai andiamo...

-Ehi tranquilla, Insieme.

Mi bacia e mi sorride, poi mi passa il casco si mette il suo, mi metto dietro di lei e mi abbraccio ai suoi fianchi per tenermi.

Dopo 50 minuti arriviamo davanti ad una porta socchiusa, scendo dalla moto e lei subito dopo. Si toglie il casco, se lo mette sotto braccio, apre la porta, delle scale, scende, io la seguo. Un grande salone pieno di armi, mi fa cenno di aspettarla là, mi da il suo casco e va a parlare con il capo della baracca.

Dopo un po' torna con una sacca

POV Laira

Ho la sacca piena di tutte le armi che ci potrebbero servire e il resto delle cose necessarie.

Vado da Marcus, lo guardo

-ho tutto andiamo

-La tengo io dai

Mi prende la sacca dalle mani. Il capo della baracca era un osso duro non voleva fidarsi è poi scendere a compromessi ma c'è l'ho fatta, saliamo in moto, guido io.

12.23

Stiamo correndo in moto, semaforo rosso. Fermi. Stop. Silenzio. Da stamattina abbiamo parlato poco, troppo poco, mi manca parlare con lui come fosse aria, ma il caso o la situazione è complicata

12.51

Lasciamo la moto davanti all'hotel e corriamo per le scale, apro la porta della stanza ci buttiamo dentro. Molla la sacca da una parte, io chiudo a chiave. Ci guardiamo in silenzio. Si siede sul letto. Mi metto accanto a lui e lo bacio. Ho bisogno delle sue labbra. Di stare fra le sue braccia al sicuro.

13.04

accoccolati sul letto, mi accarezza la testa

-tutto bene? Sei tesa.

-Si, bene sti bene ma sono anche tesa, sento come un macigno, di dover riscattare i miei

-Anche io sto così piccola

Mi stringe più forte le mi baci sulla fronte sdraiati il letto

13.32

Mangiamo un boccone al volo con gli altri che ridono e scherzano, decidono di fare un giro.

14.48

Negozi, monumenti, risate, loro che ridono, anche noi ridiamo, ma il nostro pensiero sta sempre lì, a stasera.

16.27

Diciamo agli altri che dobbiamo tornare in dietro, siamo a piedi, mi mette un braccio sulla spalla, willie ci guarda

-è successo qualcosa...

-Chi è incinta? -dice Lex

-Possibile che pensi sempre ste cose - dice Saya dandogli una botta con la borsa sulla spalla

Io e Marcus ci guardiamo e sorridiamo a quel pensiero, ma poi ritorniamo con i piedi per terra

17.04

Entriamo in camera ci prepariamo, equipaggiamento c'è, vestiario nero c'è. Tutto pronto, doccia, spuntino, sigaretta e via.

19.40

Abbiamo finito stiamo scendendo, io porto lo zaino lui guida la moto, andiamo verso la villa di quella merda

20.17

Siamo arrivati ora arriva il bello, sappiamo che è solo a casa, scendiamo dalla moto, scavalchiamo il recinto, ci intrufoliamo nel giardino la porta finestra del salotto è aperta la luce spetta, si sente le voce di un uomo parlare al telefono viene da una stanza accanto. Entriamo, Marcus silenziosamente, io faccio sentire apposta il rumore dei tacchi, sento il suo tono cambiare è preoccupato, Marcus fa saltare la luce

-chi c'è ??!!

Urla il tizio, è ora di iniziare le danze

-gli assassini vengon di notte ...

-Chi sei??

-Con la morte per la tua sorte...

-Dove sei?? Che vuoi??

-Viene ed entra ma già ti tortura...

Si muove inquieto per casa cercando di orientarsi al buio

-Hai da dir delle colpe ch'arrivata la tua ora?

Mai avvicina alla finestra, solo la luce pallida della luna illumina un pezzo della stanza, lui si avvicina ancora, io sono al buio non mi vede, ancora un poco

-bu!!

Urla indietreggiando veloce, Marcus prende una sedia e lo prende le ore braccia lo lega per per bene e lo imbavaglia, ancora urla, gli da una botta sulla collottola e quello sviene

-pronta per il secondo atto?

-Voglio sentirlo urlare sto porco.


La mia storia e sua // Marcus LopezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora