Pensieri

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Il pomeriggio precedente era stato... strano.

Lui mi dava una brutta impressione ma era stato gentile.

La mia mente stava letteralmente impazzendo.

«Ally, mi stai ascoltando? mi chiese Nellie.

Sgranai gli occhi quando mi accorsi che stava parlando.

«Scusami, non ti stavo ascoltando, potresti ripetere?»

«È da ieri pomeriggio che ti vedo un po' strana, hai la testa tra le nuvole. Tutto ok?»

No, non va tutto bene. Penso solo ad Aron.

«Si, tutto bene tranquilla. Ero solo pensierosa»

Su questo non c'erano dubbi, Allison

«Se c'è qualcosa che non va, puoi dirmelo» quest'atto di premura mi fece sorridere.

«Comunque ti stavo dicendo che la settimana prossima si svolgerà la festa di inizio anno, quindi ti volevo chiedere se ti andasse di venire con me.»

Mi girai di colpo. «Stai scherzando?

«Assolutamente no. Perché dovrei?» mi rispose seria.

«Non se ne parla» scossi la testa da destra a sinistra in segno di "no"»

Chanel aggrottò le sopracciglia. «Perché no? Insomma, capisco che sei una di quelle ragazze acqua e sapone che non va ad una festa da tutta la sua vita però dai, è una festa della scuola! Sai che la Stanford è una delle università più prestigiose, non girerà niente di losco alla festa. Ci divertiremo!»

Continuai a dirle di no, lei mi pregò e alla fine cedetti.

«Che bello! Ora dobbiamo andare a fare shopping!»

«Neanche per sogno! Vado in jeans e maglietta» mi guardò come se fossi un alieno.

«Tesoro, tu sei matta! Nemmeno mia madre per andare in discoteca indossava maglietta e jeans! Devi assolutamente metterti un tubino. Con il tuo fisico poi, saresti una figa da paura!»

Non ho mai pensato che il mio fisico fosse bello. Diverse persone me l'hanno detto, ma io non ci ho mai creduto.

Continuai a non essere d'accordo nell'indossare un vestito attillato. Mi avrebbero guardata tutti... però dai, perché no? Alla fine Nellie ha ragione, la Stanford è in sicurezza e per una notte posso anche dare uno strappo alla regola.

«Va bene, andiamo a fare shopping» espirai.

«Si! Cosa aspetti ancora lì? Alza quelle chiappe e andiamo!»

Ammetto che io e lei abbiamo caratteri decisamente... diversi, ma riesce sempre a farmi sorridere. Sono davvero fortunata.

Uscimmo dalla stanza e ci dirigemmo verso un negozio in città che possedeva vestiti di qualità ad un prezzo conveniente. Chanel comprava solamente lì i vestiti.

Andammo nel reparto donne.

Nel corridoio si potevano scorgere interi scaffali contenenti vestiti di tutti i tipi e di tutte le taglie.

Un paradiso, pensai.

Nellie agguantò immediatamente una decina di vestiti color verde pastello. Era il suo colore preferito perché riteneva che le risaltasse gli occhi, e aveva ragione.

Io continuai a guardarmi intorno spaesata.

«Ally, guarda che bello!»

Mi voltai verso di lei. Teneva in mano un bellissimo completino viola con brillantini. Era stupendo, ma troppo scollato.

«Mhh... è bello ma troppo scollato»

«Ma va! Vieni, andiamo a provarlo»

Entrammo nei camerini. Provai il vestito, la taglia era perfetta

«Hai finito? Sbrigati, Ally!»

Aprii l'anta del camerino e uscii. Appena mi vide, a momenti le cadeva la mascella.

«Tesoro... sei stupenda! Ma che dico, uno schianto!»

«Non dirai sul serio. Sembro una di quelle ragazze che va in discoteca solo per adescare ragazzi! Anzi, direttamente una poco di buono»

«No no, questo è perfetto»

«No, Nellie, questo non lo prendo assolutamente»

«Taci, questo lo prendiamo. La questione è chiusa!»

«Chanel!»

«Non ti sento!»

Mi diedi uno schiaffo sulla fronte. Parlare con lei era una causa persa.

Mi riguardai allo specchio e mi resi conto che effettivamente ero carina con quel vestito. Non sembravo io.

Come Stelle nel CieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora