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Clay scosse la testa di colpo. mi sono addormentato? si guardò intorno, il sole stava per tramntare, provò ad alzarsi, ma aveva un insolito peso sulla spalla che gli bloccava ogni movimento.

Guardò dove sentiva il peso, la testa del Principe era appoggiata sulla sua spalla destra. Stava dormendo con un braccio che attraversava il torso della guardia come in una specie di abbraccio. La sua corona era caduta nell'erba e i suoi capelli erano disordinati e pieni di foglie. Probabilmente anche quelli di Clay erano così, ma non fece niente al riguardo.

Non sapeva bene cosa fare con il Principe addormentato. Dovrei svegliarlo? decise di no e appoggiò nuovamente la testa per terra. in fondo il mio ruolo consiste anche nel fare ciò che mette il Principe a suo agio. si soffermò ad ascoltare il respiro del Principe.

Clay trattenne il fiato mentre George si muoveva, aveva paura di averlo svegliato, ma poi tornò a dormire, stringendolo ancora più stretto. Queando la sua presa sul suo ventre si allentò, Clay si rese conto che il Principe era sveglio, anche se non si muoveva. Forse non si era reso conto che anche la sua guardia era sveglia.

"sei sveglio?" mormorò poi George

"mhm"

Il Principe continuò a non muoversi di un millimetro.

"dovremmo tornare prima che faccia buio" disse Clay, cercando di non far sentire l'imbarazzo che provava.

Il Principe sospirò e si alzò controvoglia, per poi inziare a mettere a posto il cestino nelle borse del cavallo. Quando si mise a sedere, Clay cercò di incrociare lo sguardo con George, ma lui lo ignorò completamente.

"prendi il telo" disse George

"sì Principe"

"e chiamami George" disse poi, finalmente guardando Clay

La guardia alzò le sopracciglia con curiosità, soprattutto dato il comportamento del Principe e la sua strana espressione rilassata.

"non penso che dovrei"

"perché no? è il mio nome"

Clay esitò "non sarebbe professionale"

Lo sguardo del Principe divenne più buio "penso che siamo oltre le professionalità"

Clay non rispose e continuò a piegare il telo. Quando ebbe finito prese la corona del Principe da terra, si avvicinò a lui e gliela rimise sul capo.

"grazie" disse George, arrossendo leggermente.

Clay si incupì. Non voleva che il Principe provasse qualcosa per lui, il suo lavoro era solo di proteggerlo nel ruolo di guardia, nient'altro. ma il mio cuore punta in un altra direzione...

"di nulla, Principe George"

"ti ho detto di chiamarmi George"

"e io ti ho detto di chiamarmi Dream"

"sì ma è diverso"

"ah sì?"

Il Principe si girò, probabilmente arrabbiato, sembrava quasi che non si ricordasse del momento he avevano condiviso poco prima. Salì a cavallo e iniziò a cavalcare, rifiutandosi di guardare Clay. La guardia trattenne con fatica un sospiro esasperato e lo seguì.

Certo si muovevano insieme, ma sembravano essere in due mondi completamente diversi. A differenza dell'andata non c'era vento a scompigliargli i capelli e ad alzargli i mantelli. A questo punto anche il sole se ne stava andando.

Il silenzio era diventato assordante persino per Clay, sperava che il Principe dicesse qualcosa con tutto il suo cuore. Guardò George, perso nei suoi pensieri. Anche il Principe guardò Clay per un secondo.

A KINGDOM OF UNTOLD TRUTHS || DREAMNOTFOUNDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora