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MALIA POV

11 anni fa...

<<Hey! non fare rumore, papà se ci sente si arrabbia.>> disse Sascha mentre camminava verso non so dove

Io mi svegliai e non capì ciò che stava succedendo, sentivo voci, passi e ricordai che i miei fratelli non erano venuti a dormire come al loro solito.

Cercai di non farmi prendere dal panico, sono abituata a noi 4, ormai 5, che dormiamo tutti insieme, anche se loro hanno la propria stanza, hanno sempre dormito con me, ovviamente nostro padre è all'oscuro di tutto ciò.

Ormai 5, perché si, è arrivata un'amica per noi, Celine, e ci ha riempito il cuore di gioia, ma che per questo periodo natalizio non c'è perché la nonna ha insistito per tenerla lei.

Ha ormai un anno, ma papà e mamma non sanno ancora come gestirla, è arrivata così all'improvviso, papà non l'ha presa bene, ma io l'ho presa così bene che ho fatto di nascosto una bambola anche per lei.

Lui mi dice che ormai ho 7 anni, sono una donna e devo essere forte, che non ci sarà sempre qualcuno che mi aiuterà.
Mia madre vede ma non vede, lei sente e vede, ma non dice mai nulla, una volta ha tentato di difenderci, litigando con papà, ma lui in sua risposta prese le sue cose e se ne andò per settimane, mamma pero stava peggio, ed anche noi, aveva bisogno di lui.

Ho sempre pensato che mia mamma avesse bisogno di un amore sano, l'amore che mi dimostrano i miei fratelli mi fa del bene, l'amore che dimostra papà a mamma non le fa bene, anche se credo ci siano sempre amori diversi.

<<Ok ragazzi al 3.>> sento Sascha da dietro la porta parlare, Alex ed Ethan non capisco cosa rispondono, capisco solo, <<abbiamo fatto talmente rumore che probabilmente si è svegliata, poi penso si sia accorta che non siamo andati a dormire>>.

Ok, stanno cercando di farmi una sorpresa, devo solo far finta di dormire, di non essermi mai svegliata e di non sapere che cosa stanno combinando quei 3, ogni anno verso natale ne fanno una diversa e puntualmente riescono sempre a svegliarmi prima del dovuto, fanno troppo rumore.

I miei fratelli sono i miei principi, la mia salvezza, senza di loro non saprei che vivere a fare, fanno tutto per me e a volte mi sento in debito con loro, ma poi mi ricordo che siamo una famiglia, loro ogni anno rubano i soldi a papà per farmi un regalo, io invece non faccio regali perché non ho soldi ma do a loro sostegno quando papà li fa tornare in camera pieni di lividi.

Non so cosa succeda fuori dalla camera, papà non vuole che io esca, ma sento le sue urla, i rumori di cose che sbattono contro il muro, io non mi preoccupo mai, Alexander mi ha promesso che lui tornerà sempre, quindi io sto buona e tranquilla e lo aspetto.

Ma quando a volte torna pieno di lividi, devo trattenermi dal non singhiozzare perché in quei momenti io devo essere forte per lui, non succede con Ethan ne con Sascha perché per papà loro sono "uomini".

Dalle parole citate da papà: "Alexander è solo una femminuccia, piange e addirittura disegna, scrive le lettere per la mamma, patetico, non è mio figlio quello, non l'ho cresciuto così io."

Sascha a volte ha subito la stessa sorte di Alex, ma per motivi diversi, Ethan mai stato toccato.

<<Ci siamo? Forza, 3...2...1...SORPRESA!>> dissero tutti e 3 insieme, sussurrandolo abbastanza forte dal farlo sentire a me ma al di fuori della stanza come se nessuno avesse detto niente.

Arrivano loro 3 con una bustina, tipo quelle dove dentro si ripongono le lettere.
Dopo che smetto di far finta di dormire e faccio finta di essere sorpresa dalla loro mossa, scrosto le coperte e vado incontro a loro abbracciando tutti e tre.

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