Continuava a parlare e lo continuavo a fissare. Ad un certo punto si fermó e mi chiese
- Dimmi qualcosa di te ora - sorrise. Aveva un sorriso bellissimo. Mi tirai giú le maniche della felpa e lo fissai negli occhi.
- Non ti mangio - rise. Abbozzai un sorriso e iniziai a parlare della mia famiglia, di come mi sentivo nella nuova scuola e di come già ai primi giorni stavo messa nei casini.
Lui mi guardava interessato. Come se stregato dalle mie parole.
Purtroppo le cose belle sono le piú corte. Con un attimo di ritardo suonó la campanella e dovetti salire. Prima che misi piede sul primo scalino Layn mi afferró il braccio chiedendomi
- All'uscita che autobus prendi? -
- Ehm... 49 HT - risposi riflettendo.
- Dai, anche io. Prendiamo l'autobus insieme e ti accompagno a casa se vuoi? - sorrise. Sembrava divino.
- Magari. - sorrisi e salii per le ultime due ore... Poco dire che ero in imbarazzo.
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The endless river
Short StoryQuesta è una short story. Durerà poco, appunto. Si basa principalmente sul suicidio. • Mavis, una ragazza stupenda, ma non molto fortunata. Un fatto orribile cambierà la sua esistenza fino a farla portare in un mondo oscuro e pieno di domande. Cosa...