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IL MARESCIALLO E L'ASSISTENTE

e ora signore e signore, lo show televisivo più irriverente, più rivoluzionario della storia!
signori e signore, ecco a voi, lo show della notte!
i partecipanti: la signora x e il signore y si sfidano a duello per la conquista dello spazio! avanti signore e signori fate le vostre scommesse!
cominciamo con la signora x!

la signora x si avvicinò al signor y e gli affondò le dita dentro gli occhi. Una cascata di sangue colò lungo le gote dell'uomo sorridente

wow che bei denti bianchi signor y! Ora tocca a lei!

Il signor y prese una motosega e la accese, la poggiò sul cranio della signora x e cominciò a scendere, aprendo la testa, poi il collo, poi il torace


cori in sottofondo, gli organi della signora vennero sparsi ovunque, insieme al suo sangue, le due metà della sua faccia ancora sorridenti

vediamo il preeemioooooo

un dimezzamento della caparra! le dimezziamo la caparra

la voce del presentatore si fece più roca e gutturale, come una voce campionata

le verrà dimezzata la caparra, la caparra, la caparra, la caparra

«Signor Morganti! E' lì? Il commissario la sta aspettando! Siamo tutti ad aspettarla, la cena è pronta! Signor Morganti!?»

Francis era in ginocchio davanti alla tv, lo sguardo incredulo fisso sullo schermo.

La caparra la caparra la caparra la caparra la caparra la caparra

buonanotte a tutto il pubblico e un sincero ringraziamento da parte del conduttore: Fetus!

una massa informe con gambette piccole e deformi, braccia storte e attaccate al busto tozzo a mo' di barattolo mediante membrane venose e una testa abnorme e allungata, si era posta davanti ai due signori; in una mano con quattro dita stringeva un microfono

grazie per aver partecipato, grazie per aver partecipato, grazie per aver partecipato

«Signor Morganti ma insomma! Vuole aprire quella dannata porta?»

La doccia era ancora accesa, lo scroscio dell'acqua diventava sempre più violento. Francis si girò, l'acqua aveva assunto la forma di un volto femminile sorridente.

«Carla?»

«Signor Morganti si sente bene?» Alla voce di Assuntina se n'era affiancata un'altra di uomo.
L'acqua cambiò espressione, ora era triste e non più felice.

«Anna?»

«Non è che sta dormendo?» ancora quella voce di uomo.

l'amore l'obitorio l'amore l'obitorio l'amore l'obitorio l'amore l'obitorio

sbam


la tv si spense di colpo e la doccia si chiuse.


Francis si stropicciò gli occhi.
«Ecco, sto arrivando!»

La sala era spaziosa e ben areata da due condizionatori posti sulle pareti nel fondo. Sedettero su uno dei tavoli dei commensali, tutti ben apparecchiati con stoviglie vecchie ma pulite e bottiglie d'acqua naturale e frizzante.
Arrivò Assuntina con un grosso pentolone fumante che poggiò sul tavolo.

«Wow, che bellezza, signò!» Esclamò il commissario Loreti: un uomo corpulento e dall'aria bonaria, con un palese accento del sud.

"Oh che barba Carl, un napoletano non lo digerisco proprio!"

La sua assistente, la signorina Cangiullo, era una bella ragazza bionda che non poteva avere più di ventotto anni.

Francis li fissò entrambi per un periodo interminabile, mentre Assuntina riempiva i piatti e il grosso commissario ci dava dentro con il sugo di cinghiale, intingendoci dentro grosse fette di pane e sporcandosi i baffi.

«Allora, Signor Morganti, il suo arrivo non è stato proprio dei migliori, è?» esordì l'omone. La sua assistente rivolse un sorriso timido a Francis.

«Ehm, sì, esatto. Un cervo mi è sbucato davanti.»

«Purtroppo qui capita spesso, ci sono molti cervi e cinghiali e lei non è il primo a schiantarsi a causa della fauna locale.»

Francis abbassò lo sguardo nel suo piatto. Il sugo rosso faceva delle bollicine.
Rialzò di scatto lo sguardo verso i due.

«Comunque non si preoccupi, il comune coprirà tutte le spese di riparazione, l'importante è che lei non si sia fatto niente! Sa, le viscere di quel povero animale erano ancora spiaccicate sulla macchina!»

"Che palle i napoletani, peggio dei ciociari probabilmente. Carl tu non avevi una cugina a Castellamare?"

«Il nostro Francis è un bravo figliolo, vi aiuterà senz'altro a ritrovare Anna Marconi!» esclamò Assuntina, entusiasta.

«Noi confidiamo in lei signore, da Roma ci dicono che lei è il migliore!» intervenne Marzia Cangiullo.

«Ci dice il suo segreto?» domandò il commissario.

«Beh, non una tecnica in particolare. Vedo un caso, lo studio, e il mio istinto mi porta alla verità.»

«Impressionante, davvero impressionante», disse Marzia, sbalordita.

Finirono la cena, Francis non mangiò quasi niente, lasciò il piatto mezzo pieno.

«Figliolo non ti sono piaciute le mie spuntature?»

«Erano buonissime Assuntina, ma vede, sono ancora un po' provato dall'incidente ed ho lo stomaco sottosopra.»

«Capisco ma lei deve mangiare di più! Guardi quant'è secco!»

«Scopami Francis, scopami, sbattimi come la tua troia, fammi male!»

«Ma cos... come ha detto signorina Cangiullo?» Francis non poteva crederci, guardò basito la giovane ragazza.

«Ho detto, vogliamo cominciare ad esaminare il dossier?» disse lei.

«Uhm... d'accordo...»

"stavolta l'ho sentita bene Carl"

Casa dolce casa (Luci blu)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora