Non ho un vero IO su cui basarmi per dire:" ecco io sono così", ma tendo a riflettere le persone che ho davanti, come una sorta di specchio, acquisendo il loro io
Utilizzo spesso la parola sinceramente; ma mi sembra quasi una presa in giro, perchè io non so chi sono, e dunque, come potrei sapere di parlare sinceramente o meno?. L'assurdità è che pur non sapendo chi sono vivo piuttosto felice, l'accostamento delle parole non sapere e felicità è di per sè un ossimoro bello e buono, perchè come può essere felice una persona nell'ignoranza?, potrebbe illudersi di esserlo, ma non lo sarà mai veramente.
nNon so se sia peggio non sapere chi sei ed essere felice, oppure saperlo ma essere triste, perchè nel primo vivi nell'ignoranza e nell'oblio pur essendo superficialmente contento, nel secondo sai chi sei ma non sei soddisfatto da de stesso e dal mondo, ma conoscendo te stesso sai anche come migliorare e cambiare.
Non sapere chi sono, mi rende senza una vera personalità, mi rende vuota e non mi rende vera. Mi sento in balia degli altri e dei loro sentimenti e stati d'animo, come se non potessi provarne di miei; quando sono da sola sento un vuoto enorme, infatti in solitudine non so stare, solo adesso ho capito il perché, semplicemente non ho nessuno da rispecchiare.
Ma come fare a scoprire se stessi? Stando da soli e riflettendo intensamente? Andando avanti con la vita accogliendo quello che offre, sperando poi di cogliere l'essenza di se stessi? Interrogando gli altri su se stessi sperando di avere risposte? Appoggiandosi agli altri oppure a se stessi?Perché se mi appoggio agli altri rischio di riflettere il loro io per tutta la vita senza mai trovare me stessa, ma allo stesso tempo se sto da sola rimango solamente vuota. Quindi meglio vivere una vita riflettendo ciò che hai davanti o una vita impostata sulla ricerca e sul dubbio continuo? Dunque meglio la strada facile o quella difficile e dolorosa?
Di slancio mi butterei in quella facile, ma so che ne rimarrei delusa alla lunga, illudendomi un po' di poter essere felice così, ma senza realizzarmi mai. Ma nutro la speranza di avere il coraggio e la determinazione per scoprire me stessa.
Per un periodo della mia vita ho ascoltato una canzone di mostro perché mi rifletteva in quello che ero e provavo, è una canzone tremendamente triste, ma che mi fa riflettere e mi lascia con la speranza di non essere sola, ma solamente unica.
"Esisto come sono e tanto mi basta",
spero di riuscire a pronunciare queste parole un giorno
Anima in pena
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Pensieri e riflessioni di un anima in pena
De TodoSemplici pensieri che affiorano, giorno dopo giorno, dall'eremo più profondo del mio cuore. La storia di una ragazza semplice e invisibile, una vita difficile come tante altre, profondi desideri incolmabili e vuoto costante.