Capitolo 6: RINTRACCIARE

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Ancora del tutto costernato, Axel guardò la schiena zuppa della Greynight allontanarsi, senza riuscire a capire cosa fosse successo. Solo una mezz'ora prima sembrava che ci fosse un certo feeling tra di loro, dando l'impressione che anche lei provasse una certa attrazione, o così credeva. Non riusciva proprio a collegare la gentile Ivy con quella aggressiva che aveva appena incontrato. Era come se avesse conosciuto due persone completamente diverse. Chiuse gli occhi, irrigidendo la mascella, risentito dall'accaduto. "Cosa diavolo aveva?! Io volevo solo aiutarla". All'improvviso sbarrò gli occhi, un ricordo gli balenò nella mente. Durante la lezione di Difesa contro le arti oscure, aveva notato Ivy seduta vicino a Matty ma esattamente al banco retrostante c'era un'altra ragazza identica, per aspetto, a lei. I suoi amici gli avevano spiegato che Ivy avesse una gemella serpeverde che non aveva ancora incontrato. Axel cercò di sforzarsi a ricordare che abiti indossasse la giovane con cui si era scontrato, appurando che non portava la cravatta e teneva il mantello in mano. Non ci aveva fatto caso al colore del rivestimento interno.

« E se... » mormorò meditabondo.

« Hey Axel! Hai recuperato la collana? »

Sussultò, notando solo allora che Tristan gli si era fatto vicino. Preso da quello che era appena accaduto si era scordato il perché fosse tornato indietro, ma ora quel motivo gli sembrava quasi superfluo.

« No » rispose sbrigativo « Senti, Matty ti ha detto che lezione aveva ora? »

Le sopracciglia scure dell'amico si aggrottarono « Mi sembra che avesse detto erbologia ma non ne sono sicuro ... »

Axel annuì « Okay perfetto... » "...devo appurare la mia teoria" pensò tra sé e sé.

« Hey amico! » esclamò Tristan costringendolo a fermarsi.

Axel gli lanciò una occhiata febbrile. Non voleva perdere ulteriormente tempo.

« E la collana? » continuò interdetto l'altro.

Sulle labbra del bel serpeverde comparve un sorriso da birbante, sfoggiando sul bel volto delle fossette irresistibili.

« Fa niente, ora devo cercare qualcosa di più importante! »

« Più importante? » ripeté perplesso Tristan « Ma cosa? Perché? »

Sul bel serpeverde c'era ancora dipinto un bel sorriso quando scosse la testa « Poi ti spiego » disse prima di voltarsi per andare via.

« Ma... »

Senza alcun indugio, Axel percorse il lungo corridoio, fino a trovare le scale. Impiegò qualche momento prima che queste si orientassero nel verso che a lui serviva. Sbuffò pensando quanto le trovasse inutili. Quando finalmente arrivò al piano terra, si diresse verso la porticina che si affacciava verso il giardino. Stranamente non aveva incrociato nessuno, tanto meno il terribile Gazza. Quell'uomo proprio non riusciva a tollerarlo, ne ripugnava persino l'odore di muffa che emanava. Non appena mise piede fuori, toccando l'erba verde del cortile della scuola, Axel provò un certo senso di sollievo. Il sole era alto e una distesa di azzurro tingeva il cielo. Non c'erano nuvole e tutto sembrava in perfette condizioni. Colse quel clima come un segno positivo e veloce si diresse verso la serra dove si svolgeva la lezione con il professor Paciock. Hogwarts conteneva varie serre, alcune veniva usate solo dagli studenti del primo anno, alcune da quelli del secondo o settimo anno, altre ancora erano utilizzate per insegnare lezioni avanzate di erbologia. Axel non era certo in quale serra Ivy si trovasse, ma sperava fosse la stessa in cui andava a fare lezione lui, soprattutto perché era l'unica che ne conoscesse l'esatta posizione. Superò il campo dove coltivavano per lo più ortaggi, come carote e lattuga, e continuò verso est. Fece molto attenzione nel seguire il percorso prestabilito, perché sbagliare strada era facile. Quel luogo era enorme e labirintico. Dopo circa dieci minuti, riuscì a notare la struttura a vetro che cercava. Essendo trasparente, notò subito la folla di studenti all'interno. Si avvicinò, cercando di sbirciare senza farsi notare, mettendosi vicino ad un grande albero di pero. Osservò i mantelli color oro e nero, constatando che ci fosse effettivamente una lezione dei tassorosso. Fece un sospiro di sollievo, forse veramente era una giornata propizia. C'erano tanti studenti, raccolti intorno ad un lungo tavolo di legno. Sembravano divisi in piccoli gruppetti, ognuno dei quali, aveva dinnanzi a sé un vaso. L'atmosfera era gioviale ed era evidente dai grandi sorrisi che avevano sulla bocca. Le lezioni di Neville Paciock erano note per essere apprezzate da tutti gli studenti, persino Axel, che di piante ci capiva ben poco, le trovava gradevoli. In primo piano, di spalle, vide la sagoma del professore mentre spiegava, i capelli bruni erano scompigliati. Dalla voce gentile si percepiva l'entusiasmo nel proferire perle di cultura. D'avanti a lui gli studenti, intenti più a chiacchierare tra di loro che effettivamente ad ascoltarlo. Axel impiegò qualche momento prima di notare un volto amico. I riccioli biondi erano attaccati alla fronte e avevano assunto una sfumatura quasi bruna. Gli occhi azzurri erano luminosi, come il sorriso che gli piegava le labbra. Accanto, c'era proprio lei. La divisa tassorosso era talmente zuppa d'acqua che la camicetta bianca era diventata quasi trasparente. Bagnati erano anche i capelli che gli pendevano senza forma lungo la schiena. Stavano ridendo mentre con le mani cercavano di fermare il fiore che si sovrapponeva tra di loro. Era la Stellamonella, un fiore bellissimo, dai larghi petali color acquamarina ma particolarmente dispettoso. Se non si usava estrema delicatezza nel maneggiarla, iniziava a sparare spruzzi d'acqua che a lungo andare, diventavano fastidiosi. Gli unici che adoravano la Stellamonella erano i produttori di profumi, poiché l'acqua del fiori emanava una dolce fragranza, tanto apprezzata dalle streghe del mondo magico. Ciò che però interessò Axel, fosse che Ivy era effettivamente zuppa, proprio come la ragazza con cui si era scontrato. Ormai gli era chiara la situazione.

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