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Louis gli rivolse un sorriso malandrino e spinse la sua erezione già formata contro il fianco di Harry.

"Stai scherzando, vero?" Domandò Harry incredulo, mordendo però il proprio labbro inferiore per trattenere un gemito.

Louis scosse leggermente la testa e gli rivolse uno sguardo falsamente innocente, accompagnato da un leggero sfarfallio delle ciglia e da un sorriso beffardo.

"Amore..." mormorò divertito, ma visibilmente eccitato, quando sentì i suoi boxer scivolargli di nuovo lungo le cosce. "Louis, non puoi fare sul serio."

"E invece si, piccolo" ribatté l'altro con tono strascicato, lasciandogli dei baci delicati dal collo fin sopra i pettorali. "Ti voglio di nuovo, Harry. Adesso. Subito."

Harry rilasciò un gemito leggero ed esalò un flebile "si", quando la forte mano di Louis si avvolse attorno alla sua erezione e cominciò a imprimere su di essa dei movimenti veloci e precisi.

"Sei proprio uno stronzo, Harry. In questo mese hai fatto di tutto per farmi credere di esserti scopato mezzo ufficio."

Le parole del castano non seguirono mai un flusso continuo poiché, mentre dava aria ai suoi pensieri, la bocca e la lingua erano impegnate a stimolargli i capezzoli.

"Ma eri talmente stretto, stanotte, che ho capito che, grazie a Dio, erano tutte cazzate. Lo hai fatto solo per farmi ingelosire, vero?"

"Certo che l'ho fatto per quello" ansimò a mezza voce, posando una mano sulla nuca di Louis per spingerselo maggiormente addosso. "Mon cœur est trop plein de toi pour être jamais à un autre; je t'aime Louis, je t'aime beaucoup."

Louis alzò di scatto la testa e lo guardò con occhi sgranati. "Tu..."

Harry annuì. "Si, ho studiato. Ma tu lo parli troppo velocemente e io non... non sono riuscito a capirti, prima" ammise con leggero imbarazzo.

Louis sorrise e lo baciò sulla bocca. "Non importa, piccolo. Non... cazzo quanto sei sexy quando parli francese. Voglio fare l'amore. Cazzo se voglio fare l'amore, Harry" ringhiò con tono eccitato, lasciando la presa sull'erezione di Harry solo per potergli posare le mani sul petto e spingerlo contro il letto.

"Lou... Lou, amore, non qui," Lo implorò, puntando i piedi contro il pavimento. "Ti prego non qui, non su questo letto" ripeté ancora. "Se vuoi fare ufficialmente l'amore con me per la prima volta, non voglio farlo su questo letto. Per favore."

Louis annuì in accordo.
Così, si allontanò da lui per prendere qualcosa da dentro la sua giacca e si precipitò fuori fuori dalla stanza con Harry al seguito.

"Lou, ma che fai?" Domandò il riccio a bassa voce, coprendo la sua intimità col palmo della mano destra. "Siamo nudi. Non possiamo andare in giro nudi."

Louis ridacchiò e usò ciò che aveva preso dalla tasca per aprire l'unica altra porta presente in quel lungo corridoio. "Su! Entra."

"Come hai fatto a..." mormorò Harry confuso, prima di sgranare gli occhi e puntargli un dito contro il petto. "Avevo ragione, allora! Questo posto è tuo!" Quasi urlò, per poi aggiungere: "Ma di cosa mi stupisco? C'è davvero qualcosa che non sia tuo?"

Louis si finse indifferente. "Non so di cosa tu stia parlando, Styles" borbottò, invitandolo poi ad entrare nella suite con un cenno della testa. "Dai, entra. Fa freddo qua fuori."

Harry alzò gli occhi al cielo, ma obbedì.
Una volta dentro la suite, si buttò a peso morto sul letto e tirò un lungo sospiro di sollievo. "Dio, se sono comodi questi letti."

"Qui dentro è tutto perfetto, mio caro" ribatté Louis prendendo posto sul suo bacino e rivolgendogli un piccolo sorriso impertinente. "Soprattutto io. Sei un uomo molto fortunato, piccolo."

I'm Not Askin' Too Much, Just Wanna Be Loved By You || LSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora