↬2. "Tu sei una pecora o un leone?"

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La seconda volta che Liam vide Theo commettere un reato fu un giovedì sera.

Liam doveva ammettere che non conosceva davvero bene Theo e sicuramente il suo comportamento era dovuto al fatto che avesse dovuto sempre sopravvivere in qualche modo con i Dread Doctors. Ma ciò che lo stupì di più, rimanendo ogni giorno al suo fianco ed osservandolo approcciarsi al mondo, era che non ci riusciva, era impacciato e commetteva reati che normalmente erano punibili dalla legge.

Quella sera, Liam era a casa sua e c'era anche il branco di cuccioli, così come lo chiamava Theo, ma ancora Theo non si era fatto vivo.

Erano nel salone della signora Geyer: Mason con una tazza di cioccolata tra le mani e seduto sul divano con una copertina che gli copriva le gambe; Corey accanto a lui mentre teneva dei biscotti su un piatto appoggiato nelle cosce così da fare solo il tavolino di Mason; Nolan invece si era seduto sul tappeto con avente il camino dietro alla sua schiena e di fronte a Mason e Corey.

Solitamente vi dovevano essere anche Alec e Theo, e Liam stava aspettando che arrivassero. Alec era entrato da poco nel gruppo di cuccioli. Da quando Scott lo aveva raccolto e portato a Beacon Hills, era diventato importante per loro.

Era un Junior, due classi più piccolo di Liam e alcune volte Liam non riusciva a sopportarlo. Non capiva il motivo, non era nella sua natura giudicare qualcuno ancora prima di conoscerlo ed Liam conosceva solo un po' Alec ma non lo sopportava. Forse era colpa della sua faccia.

Lo conosceva come il ragazzino che volesse sempre le attenzioni di Theo, che lo vedesse come un punto di riferimento, che ricevesse quella che era la preoccupazione di Theo e soprattutto anche delle parole sarcastiche che ferivano l'orgoglio.

Anche Liam riceveva tutto quello, così come quelle piccole e speciali attenzioni alle tre di notte, le nottate passate a parlare, le giornate alla ricerca di passare un po' di tempo l'uno con l'altro anche se non volevano darlo a vedere e neanche riconoscere quella sorta di coodipendenza che si era creata tra di loro.

Liam non aveva mai chiesto nulla nella vita, non era una persona egoista, era solo un ragazzino con problemi di rabbia e tanta paura di sbagliare e deludere tutti quelli che avesse intorno.

Ma con Theo. Con Theo non aveva quella paura, non aveva la sensazione di non essere abbastanza, non aveva la paura che potesse essere giudicato per un suo nuovo attacco di rabbia.

E quella.

La rabbia.

Se ne era andata da un po', non sentiva quella necessità di voler uccidere tutti quelli che incontrasse, non aveva la voglia di rompere le auto dei professori, l'unica voglia che avesse era quella di rompere il naso a Theo oppure rompere la gamba ad Alec ma quelle sarebbero guarite e se avesse voluto rompere qualcosa ad Alec doveva essere in stato perenne.

Così Liam stava aspettando nel suo salotto, con calma e tranquillità ovviamente, non stava mica camminando avanti ed indietro sul tappeto quasi calpestando le mani di Nolan. Mason il suo migliore amico aveva sempre saputo ogni suo sentimento ancora prima che Liam lo provasse ed era qualcosa di così dannatamente fastidioso per Liam.

Mason richiamò l'attenzione di Liam colpendo con il piede, coperto con delle calzette con ricami di avocado, la gamba di Liam <Staranno arrivando, non ti preoccupare> fece cercando di portare la pace interiore nel petto di Liam ma egli pensava solo che probabilmente fossero caduti in una trappola di alcuni cacciatori.

E se fossero davvero caduti nella trappola di un cacciatore? E se Theo fosse rimasto ferito? Theo sicuramente sarebbe rimasto ferito perché avrebbe protetto Alec, ma perchè gli importava così tanto?

𝐕𝐢𝐠𝐢𝐥𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐒𝐡𝐢𝐭 | 𝚃𝙷𝙸𝙰𝙼Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora