La notte era la migliore alleata di Ginevra se volveva entrare a far parte del suo mondo spensierato e dove tutto fosse perfetto, proprio un sogno. E come tale non poteva credere di essere sdraiata sullo stesso letto di Dušan Vlahović, con una sua felpa come pigiama e con il suo profumo addosso.
Quando erano entrati nella camera d'albergo c'era tensione, non si erano propriamente parlati né avevano ripreso l'argomento del loro bacio, infatti si erano solo cambiati ed il serbo l'aveva invitata a dormire per non tornare a casa ad un orario indecoroso.Ginevra non aveva fatto altro che rivivere quei momenti per tutta la notte: le labbra di Dušan erano morbide, calde, sapevano muoversi con destrezza sulle sue, dando il ritmo a quei baci appassionati ed irruenti. Le loro lingue si erano scontrate parecchie volte ed il sol pensiero la faceva rabbrividire e stringere le cosce tra loro a causa della sensazione provata al basso ventre.
Le sue mani così forti erano riuscite a stringerla con possessione, senza che avessero desiderio di lasciarla andare, le trasmettevano calore come il suo corpo statuario, alto, possente, tanto da far scomparire il suo grazie alla sua imponenza. Tutto quel calore era trapassato in lei, facendola accaldare e provocando al suo corpo una reazione eccitante provata poche volte nella sua esistenza.
Eppure in quel momento sentiva particolarmente freddo: i loro corpi come si erano stretti ore addietro, oramai erano lontani l'uno dall'altro, quello di Ginevra in un'estremità del letto e quello di Dušan dall'altra, ben attenti a non sfiorarsi neanche per sbaglio. Anche perché se fosse accaduto il serbo probabilmente non avrebbe mai avuto il coraggio di fermarsi, per quanto desiderasse saltarle addosso anche in quell'istante.
Gli occhi di Ginevra erano chiusi ed il respiro pesante, segno che si fosse finalmente addormentata, mentre Dušan era tutt'altro che nel mondo di Morfeo, per quanto fingesse di dormire.
I suoi occhi scuri erano fissi sull'orario del telefono che segnava le 03:45, tutto taceva, nessun rumore di sottofondo se non il respiro della ragazza.
Ad ogni suo movimento il giovane attaccante della Juventus sobbalzava un poco, il suo cuore perdeva un battito ed ancora rimuginava come potesse provare quelle sensazioni senza un rapporto carnale.Era sempre stato abituato a consumare con le ragazze, non ne aveva mai avuta una fissa che potesse coincidere con la sua idea di “fidanzata” o qualcosa di simile, anche perché aveva il potere di poter avere chiunque quando volesse.
Carolina era l'esempio lampante: si vedevano solamente per avere dei rapporti fisici perché entrambi erano bravi nel recarsi piacere a vicenda, ma niente di più, a lui non interessava niente di lei, dei suoi obiettivi nella vita, dei suoi modi di fare, niente. Mentre lei era sempre pronta a fargli troppe domande e a tartassarlo di chiamate e messaggi come se avessero una relazione.Con Ginevra era tutto diverso: gli batteva forte il cuore ogni volta che la vedeva, che la parlava, si assicurava che fosse arrivata a lavoro ogni mattina, che potesse servirgli la sua gazzosa al limone, che fosse felice e che potesse realizzare tutti i suoi sogni. Aveva davvero l'impressione che quella ragazza con la voce rauca incontrata nel bagno tempo fa, fosse lei. Il fermaglio rosso lo aveva ancora conservato e lo teneva sempre con lui come porta fortuna.
Era lei e doveva essere lei.Tutti quei pensieri e quei sentimenti, però, lo spaventavano e non poco, lui doveva rimanere concentrato sul calcio, sulla carriera e sulla Juventus, non aveva tempo di una distrazione così grande cone Ginevra che gli aveva fatto perdere la testa in così poco tempo.
Non doveva pensarla in quel modo, doveva comportarsi come aveva sempre fatto. Tutto sarebbe andato per il meglio.Dušan voltò il suo corpo sotto il lenzuolo e nel farlo, quando sollevò leggermente le coperte, poté notare le cosce nude di Ginevra posate sul candido copri materasso, i suoi occhi vagarono anche più in alto, dove dall'orlo della felpa che le aveva prestato sporgeva il suo fondoschiena prosperoso e sodo, coperto per poco da delle brasiliane di cotone rosa chiaro a pois bianchi.
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Two Hearts | Dušan Vlahović
FanfictionGinevra Leonardi, diciannove anni, si è trasferita a Torino da Firenze per dare una svolta alla sua vita e frequentare la facoltà di Astronomia a Torino, ma per contribuire ai soldi dell'affitto inizia a lavorare come cameriera nei vari centri della...