capitolo 13

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Pov's Jessica:
Aprii lentamente gli occhi e dopo un lungo sbadiglio mi alzai dal divano scollandomi Dylan di dosso, era rannicchiato sul divano e teneva la bocca leggermente aperta per fare uscire piccoli sospiri, tenerissimo insomma.
Andai verso l'entrata per mettermi la felpa e messaggiai a mia madre:《sono rimasta da una mia amica questa notte perciò non preoccuparti, sto arrivando》non feci in tempo ad inviare il messaggio che Dylan mi mise le mani davanti agli occhi e mi disse:《non inviare quel messaggio, resti da me oggi, punto e basta》feci un sorriso a 32 denti e tolsi le sue mani dagli occhi, dopodiché modificai il messaggio e finalmente cliccai "invia". Io e Dylan andammo in cucina e preparammo la colazione, mentre ero indaffarata a cercare le tazze lui mi fermò:《lascia stare preparo io qui, tu sei un ospite》annuii e mi sedetti a tavola, che dopo dieci minuti venne inbandita di ogni ben di dio《wow, attrezzata casa tua, la mia ha a malapena la Nutella》-dissi e Dylan rise.
Addentai un a brioches alla crema e lo guardai, mi stava fissando e le sue labbra si curvavano in un sorriso, conoscevo benissimo quel sorriso.
Mi sedetti in braccio a lui sulla sedia e iniziai a baciarlo, profumava di caffè e di cioccolata, il che mi faceva venir voglia di baciarlo più forte. Il suono del campanello interruppe quel bel momento, Dylan andò a guardare allo spioncino e sussultò《no non è possibile》disse mettendosi una mano nei capelli《che cosa?!》ripetei allarmata《Scott è qui, dovevamo fare una ricerca insieme questa mattina ma me ne sono completamente dimenticato, sei così bella che mi fai scordare ogni cosa, presto vai a nasconderti, o scappa dalla finestra!》《no Dylan, non possiamo continuare a nasconderci, non possiamo nascondere il nostro amore, ora apri quella benedetta porta》《no Jessy, non voglio perderti》《apri quella cazzo di porta》Dylan senza dire più nulla aprì e Scott sgranò gli occhi, notando anche la tavola apparecchiata, si capiva benissimo che avevo passato la notte lì《tu...voi...Jessica! Io ti avevo avvisata! Ora dirò tutto ai tuoi, vi farò rimpiangere di essere nati》《vuoi dirlo?! Bene dillo! Ma sappi solo una cosa: se non mi avrà Dylan non mi avrai neanche tu. Ora puoi minacciarmi, puoi costringermi a tornare insieme a te, ma sappi che io non smetterò mai di amarlo. E se io e te ci dovessimo sposare io non mi ricorderò come la 'ragazza che poteva amare', ma come 'la ragazza che è stata costretta ad amare'. Se vuoi andare vai, la porta è lì》Scott quasi esplodeva di rabbia e uscì sbattendo la porta. Le mie lacrime minacciarono di uscire ed ebbero la meglio, corsi ad abbracciare Dylan e piansi, piansi come non avevo mai fatto prima, piansi come un fiume in piena. Dylan mi carezzò i capelli, amavo quando lo faceva, mi faceva sentire protetta. Senza dire una parola uscii e mi diressi a casa mia, la porta era già aperta, cattivo segno. Sulla soglia trovai mia madre, rossa di rabbia e Scott vicino, quasi sorridente《Jessica! Come hai potuto fare questo a me e a tuo padre! Mentirci per così tanto tempo! Tra tutti i bei ragazzi proprio quel tizio dovevi sceglierti?!》《inanzitutto quel "tizio" ha un nome, ed è stato proprio quel "tizio far scoppiare la scintilla che avevo in me, che prima del suo incontro non era mai scoppiata. Mi avete sempre detto quello che dovevo o non dovevo fare, beh ora basta! Se due persone sono destinate a stare insieme è così!》《Prepara le tue cose, te ne vai dai nonni in campagna per rinfrescarti le idee》continuò mia madre《no mamma. Io non vado da nessuna parte.》e dopodiché corsi via.
Sapevo benissimo dove andare, al ponte, e quello era l'ultimo posto che avrei visto.
Arrivata li salii sulla ringhiera, l'acqua di sotto scorreva velocemente e i grossi sassi affioravano da sotto formando piccole protuberanze, l'acqua era molto alta, un posto perfetto. Chiusi gli occhi e qualcuno mi prese il polso, Dylan. 《No Jessy non farlo》mi girai《come facevi a sapere che ero qui?》《un sacco di volte siamo stati qui quando uno dei due era triste, dove potevi essere?》《non possiamo continuare a nasconderci, sono stufa di questo, sono stufa di non poterti avere con me nel mio futuro》《anch'io Jessica, anch'io》《e allora perché non lo facciamo insieme?! Perché non rimaniamo insieme per sempre?!》porsi la mano a Dylan e lui me la strinse con sicurezza《insieme? Insieme》e anche lui salì sulla ringhiera vicino a me. Lo guardai negli occhi un'ultima volta《sono diventata troppo debole per continuare a combattere, mi hanno distrutta》《ci hanno distrutti》mi corresse Dylan《dicono che bisogna combattere per inseguire i propri sogni, beh per questa volta...la battaglia l'hanno vinta loro》Dylan annuì. Sentii un'ultima volta il vento tra i capelli, che mi dava quel senso di libertà, e l'acqua del fiume scrosciava creando un terribile frastuono. 《Ah e un'ultima cosa...》mi disse Dylan《ti amo》《ti amo anch'io》e mi buttai nel vuoto. Nella mia mente in pochi secondi scorsi tutti i miei momenti più belli: il primo incontro, il litigio, l'incontro al bar con il primo bacio preso alla sprovvista Dopo una luce, esatto la luce dell'Aldilá, e riuscivo ancora a sentire la sua mano calda legata con la mia, per l'eternità, insieme.

Spazio autrice:
Ed ecco la fatidica fine ciá ciá. Piaciuta? Non piaciuta? Perché? Voglio tante risposte nei commenti :3
A tutte quelle persone che si staranno chiedendo:《ma perché ha fatto morire questi due poveracci?》beh do a loro la risposta: io credo che come dice il titolo, per amore si sopravvive, ma credo anche che l'amore fa male, molto male, e certe persone forse non riescono a sopportare il peso dell'amore. Anche se l'uomo è stato creato proprio per amare, infatti se non amassimo non saremmo uomini, e non riusciremmo a continuare la vita sulla Terra.
Ultima cosa: a breve arriverà pronta pronta appena sfornata la nuova storia su Dylan, perciò non togliete questa dalla biblioteca perché ci sarà un avviso su quando pubblicherò il prologo della seconda.
Baci baci♡
Marta

stay with me//Dylan O'brien//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora