PARTE 15

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« sono stanchissima. » esortai mentre mi buttavo sul divano di casa sua.
« ma smettila che non hai fatto niente, dovevi semplicemente tingerti i capelli, non lavorare in un forno. » si lamentò lui buttandosi accanto a me.
lo guardai storto, poi mi misi a ridere e lo baciai senza un motivo specifico.
« e questo a cosa lo devo? » mi chiese stupito, non aspettandosi tale gesto da parte mia.
« mi hai fatto passare un'altra bella giornata, perciò volevo ringraziarti.
se poi non hai apprezzato allora... » mi interruppe lui con un altro bacio, facendomi restare in silenzio nel miglior modo possibile.
iniziò a passare le mani sotto la mia maglietta, facendomi rabbrividire per qualche istante.
« se vuoi che io mi fermi lo farò, ma cavolo, non riuscirò a resisterti ancora a lungo. » sussurrò con voce affannata.
« non so se voglio che tu ti fermi o che mi porti in camera da letto ora. » risposi con convinzione.
in realtà ero talmente su di giri, che probabilmente a parlare per me era l'immenso piacere che stavo provando ad ogni suo tocco.
mi prese in braccio e mi portò sul suo letto, eravamo avvolti da un'atmosfera magica che non avrei saputo neanche descrivere a parole.
continuava a baciarmi e scendere verso il mio addome, finché il mio telefono non cominciò a squillare:
« forse dovrei rispondere... » ansimai.
« o forse, chiunque ti stia chiamando, potrebbe aspettare. » ribatté il ragazzo sopra di me.
lo scansai delicatamente, nonostante non fosse facile perché era più robusto di me, e presi il telefono tra le mani, spingendo sul tasto per rispondere:

« dove sei?
sono fuori casa tua, ti avevo detto di non andartene! » mi urlò minghao dall'altra parte della telefonata.
« sono a due passi da qui, il tempo di scendere e arrivo. » mormorò.
dissi di si, poi io ed il mio migliore amico ci preparammo in fretta ed andammo in auto, nonostante dovessimo fare letteralmente due passi, a casa mia.
trovammo davanti la porta non solo minghao, ma anche wonwoo e mingyu come al solito.
i miei occhi si illuminarono: la bellezza di wonwoo non era cambiata di una virgola, era sempre rimasto il mio punto debole.
intak mi lanciò un'occhiataccia, notando che lo stavo osservando, come per farmi cambiare direzione dello sguardo su di lui.
ci salutammo tutti con un abbraccio, poiché non ci vedevamo da tempo e poi entrammo nella mia umile dimora.
si sedettero attorno al tavolo ed io andai a preparare qualche stuzzichino da mettere al centro per fare una sorta di aperitivo.
mentre prendevo ciò di cui avevo bisogno, sentii qualcuno appoggiarsi al bancone:
« mi hai spaventata intak.
perché non sei con gli altri? » domandai confusa.
« volevo vedere come te la cavavi in questo.
e non volevo stare vicino a wonwoo, mi dà sui nervi quel tipo. » si lamentò come al suo solito.
lo conoscevo, sapevo benissimo il perché di questo suo astio nei confronti di quel povero ragazzo.
« smettila di fare il geloso.
è troppo grande per me. » feci l'occhiolino e scherzai io.
mi guardò storto e si girò di spalle.
andai verso di lui e lo abbracciai da dietro, cercando di avvolgere completamente la sua vita.
mi fece passare sotto le sue braccia, bloccandomi ed intrappolandomi tra esse per poi far incontrare le nostre labbra.
non eravamo molto lontani dagli altri, avrebbero potuto vederci, ma non ci interessò molto.
« sono pazzo di te. » confessò tra uno schiocco e l'altro.
credevo di essere davvero stata catapultata in un'altra realtà, o tutto ciò non avrebbe avuto una vera spiegazione.
tornammo al tavolo come se non fosse successo nulla e rimanendo il più composti possibile:
« cugina, hai un po' di gloss sbavato. » mi fece notare mio cugino indicando col dito il lato delle mie labbra.
presi un tovagliolo e mi pulii, per poi tornare coi piedi per terra.
« quindi intak anche tu studi nella scuola di y/n!
sono davvero contento che lei abbia te al suo fianco, ho sempre creduto fossi una brava persona, soprattutto dopo la morte di doyoon. » pronunciò flebilmente mio cugino.
rimanemmo in silenzio tutti per un po', aveva toccato un tasto molto dolente e nessuno sapeva come continuare il discorso.
« credo che sia davvero una fortuna la vicinanza che hanno entrambi l'un l'altra, così da potersi consolare a vicenda nel momento del bisogno. » continuò mingyu per non rimanere nel silenzio imbarazzante creatosi dopo l'affermazione di minghao.
nel frattempo, intak e wonwoo continuavano a rubarsi sguardi, ma senza dire nulla.
« ragazzi, che ne dite di fare un giro?
non voglio restare a casa, inoltre yunjin ed eunchae vorrebbero molto unirsi a noi. » provai a convincerli.
wonwoo si alzò, pulì i suoi occhiali da vista nella maglietta ed annuì.
così facemmo lo stesso, ci preparammo ed uscimmo per una passeggiata.
era diventato quasi buio, il sole era già tramontato da un po' e faceva più freddo di prima.
intak corse da me, mi fece indossare la sua felpa e mi passò una cuffietta:
"i loved you dangerously, more than the air that i breathe..." ripeteva quella canzone tra i suoi versi, ed io l'unica cosa che riuscivo a vedere, era la scena ripetuta all'infinito di quello che sarebbe successo oggi a casa del mio migliore amico se non mi fosse arrivata la telefonata di mio cugino.
la luna era piena ed illuminava completamente, con la sua luce riflessa, il volto misterioso di wonwoo che pareva ancora più perfetto da quella prospettiva, ma non bello ai miei occhi come quello di intak.
quest'ultimo, notando che lo stavo fissando, mi mise il braccio attorno al collo e mi lasciò un bacio sulla guancia.
ero decisamente in paradiso, finché minghao non mi prese per il braccio e mi portò da parte mentre gli altri sceglievano un gelato.
« non ci credo, vi siete messi insieme! » disse a voce alta.
gli feci notare che stava urlando e gliela feci abbassare in un batter d'occhio, spaventata dal fatto che il ragazzo avesse potuto sentire la conversazione.
« no, siamo ancora migliori amici. » risposi in maniera convincente.
« ti mangia con gli occhi!
e poi ero convinto di avervi visto mentre vi baciavate in cucina, o forse sbagliavo. » fece spallucce lui.
detestavo quando aveva ragione, solo perché te lo faceva notare e pesare ogni volta.
« è una storia complicata. » chiusi il discorso, facendogli capire che non volevo proseguire.
annuì e poi cambiò argomento.
« sai che wonwoo ha detto che sei diventata ancora più attraente di prima?
quel ragazzo è cotto di te da quando siamo ragazzini. » constatò minghao.
alzai un sopracciglio confusa, senza rispondere o controbattere, senza fare nulla.
« tieni y/n, questo è per te!
ho preso i tuoi gusti preferiti: pistacchio e stracciatella. » disse porgendomi la coppetta con panna.
sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia per poi continuare la passeggiata.
forse non voglio più che tu sia solo il mio migliore amico, intak.

forse non voglio più che tu sia solo il mio migliore amico, intak

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