PARTE 24

29 2 0
                                    

« buongiorno principessa, come ti senti stamattina? » sentii una voce provenire dalla porta della stanza in cui ero ricoverata.
« da quanto tempo sei qui intak? » domandai preoccupata, pensai fosse presto e non volevo si creasse problemi per colpa di questo stupido incidente.
« mi sono addormentato qui ieri sera, non volevo restassi sola durante la prima notte di convalescenza.
comunque c'è una persona che vorrebbe vederti qua fuori, la faccio entrare okay?
io vado a prendermi una barretta energetica alle macchinette, il dottore mi ha detto che farebbero bene integrate ai medicinali che sto prendendo.
se hai bisogno di qualsiasi cosa, non esitare a spingere il bottone d'emergenza o a chiamarmi. » disse per poi darmi un bacio sulla fronte ed aprire la porta.
se ne andò velocemente, quasi senza farsi neanche vedere da chi stava per entrare a parlarmi.
« ciao y/n... » disse flebilmente il ragazzo appena entrato.
« theo, che ci fai qui?
senti, se sei venuto anche in ospedale a farmi la morale o a lamentarti come hai fatto ieri sera, potresti anche girare i tacchi e tornartene a casa, chiaro? » alzai la voce, o almeno, provai a farlo con quella che mi era rimasta in gola.
« è stata colpa mia ieri sera, per l'incidente intendo. » disse senza un briciolo di tatto.
« che stai dicendo?
eri tu a guidare l'auto? » cercai parole più adatte per porre la mia domanda, ma non ne trovai di diverse.
ero sconvolta, non potevo credere alle mie orecchie.
« no, in realtà non ero io a guidare, ma ero sull'auto e se non le avessi chiesto di accompagnarmi a casa, tutto ciò non sarebbe successo. » disse portandosi una mano dietro i capelli, posata sulla nuca come si posa una farfalla su un fiore.
theo aveva un carattere decisamente troppo simile al mio, probabilmente proprio per questo non andavamo d'accordo, ma quando si parlava di sentimenti lui era completamente dalla parte opposta del discorso a differenza mia.

« ti sei messa con intak per togliercelo definitivamente dai piedi y/n?
brava, ci sei riuscita, complimenti!
non mi sei mai piaciuta sai?
ogni volta a fare storie quando organizzavamo feste tra uomini, il mondo non gira sempre intorno a te.
colpa tua e di quello scemo del tuo ragazzo che si fa sempre abbindolare da te.
siete proprio fatti l'una per l'altro ragazzi, perfetti insieme. » iniziò platealmente a battere le mani.
sentii una scossa lungo tutto il corpo, un misto tra rabbia ed amarezza che non sapevo nemmeno descrivere a parole.
« parli tu taeyang?
sei venuto a questa festa di merda, perché sappiamo entrambi che in un'altra occasione non saresti venuto neanche a morire, solo per provare a scoparti chaewon, il tuo sogno erotico di una vita, quando la verità è che stai sotto a minjeong da due anni ma ti comporti in modo talmente tanto strano con lei che piuttosto che darla a te la darebbe al primo che passa stasera qua fuori.
quindi smettila di buttare merda addosso agli altri, perché facendo così non ti toglierai tutta quella che hai addosso. » dissi senza pietà per poi andarmene fuori seguita dal ragazzo che avevo con forza riportato nel bel mezzo della festa poco prima.
« y/n, per piacere, calmati.
non andartene via così velocemente, farai preoccupare intak. » cercò jiung di convincermi in tutti i modi possibili.
« intak sarà impegnato a bere con kazuha, li ho visti ridere insieme quindi di certo in questo momento non starà pensando a me. » continuai per la mia strada.
« ti ho detto di fermarti, che diamine!
fai andare avanti me, è buio e non mi sembra il caso di andare in giro alla cieca, dato che siamo in una zona particolarmente brutta della città. » disse lui per poi iniziare a farmi strada.
di lì a poco sarebbe successo tutto, ma di sicuro non era nei miei pensieri.

« e quindi?
chi stava guidando l'auto taeyang? » chiesi nuovamente al ragazzo accanto a me.
« era minjeong.
ma ti giuro, era troppo buio per poter vedere intorno a noi, le ho urlato di frenare ma era troppo tardi ormai. » confessò theo, lasciando che un po' di emozioni prendessero il sopravvento.
in fondo a lui piaceva davvero minjeong, non voleva che io me la prendessi con lei o che si rovinasse il loro rapporto per colpa di una cazzata che nessuno era riuscito a controllare.
« perché non è venuta anche lei a parlarmi?
mi avrebbe fatto piacere averla qui ora, avrebbe potuto preoccuparsi per me. » dissi sconsolata io.
« oh, l'ha fatto, mi ha chiesto di assicurarmi che fossi okay, ma non ha avuto il coraggio di venire qui a parlarti dopo l'accaduto e per questo ci sono solo io.
ti prego, non prendertela con lei e soprattutto...volevo scusarmi per come mi sono comportato in tutto questo tempo con te, sono stato un vero stronzo. » confessò lui dopo qualche secondo di silenzio.
« sono dovuta quasi morire per sentire queste parole uscire dalla tua bocca, ma sono talmente tanto soddisfatta che mi sembra di essere guarita.
è okay taeyang, cerchiamo di odiarci un po' meno ora, non per forza di diventare amici. » dissi io, per poi vederlo ridere divertito dalla mia affermazione.
mi faceva male sapere che minjeong non era venuta a controllare la mia salute, ma allo stesso tempo la compresi, d'altronde nella sua stessa situazione probabilmente non avrei reagito diversamente.
« bene amico, non rubarmi la ragazza ora, tornatene a casa, missione compiuta. » disse intak per poi avvicinarsi a me e lasciarmi un bacio a stampo.
theo annuì e salutò, per poi sgattaiolare via e lasciarmi per pochi minuti sola col biondo che sorrideva più del solito.
« ieri ti ho visto parlare con kazuha, avete chiarito? » chiesi curiosa.
« si, le ho detto per correttezza che stiamo insieme, così non ci proverà più con me e tu non dovrai più essere gelosa di lei. » disse scherzando e facendomi il solletico.
« io non sono gelosa. » dissi fredda e determinata, come se credessi a ciò che avevo appena detto.
« ed io non sono innamorato di te, ora siamo entrambi alla pari con le cazzate. » ribattè lui.
vidi qualcuno fare avanti e indietro davanti la mia stanza dai buchi tapparelle e chiesi ad intak di avvicinarsi per aprire la porta.
« scusate, ero solo passato a lasciare questi fiori a y/n ma torno subito a casa, non voglio disturbarvi. » disse il ragazzo con il mazzo tra le mani e il sudore che gli scendeva lungo la tempia.
« jiung!
entra pure, poggiali lì sopra.
grazie mille, i girasoli, i miei preferiti! » sorrisi al gesto.
intak fulminò con lo sguardo prima me e poi il ragazzo che era venuto a trovarmi, sedendosi al mio fianco.
e poi dava a me della gelosa?
« bene, ci sentiamo su kakaotalk, fammi sapere come va la nottata.
ciao y/n e ciao intak! » disse imbarazzato per poi svignarsela.
era così dolce da parte sua e gliene ero davvero grata, ma non volevo più vedere quello sguardo deluso e triste sul volto del ragazzo che amavo.

era così dolce da parte sua e gliene ero davvero grata, ma non volevo più vedere quello sguardo deluso e triste sul volto del ragazzo che amavo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
serendipity : ̗̀➛ 인탁.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora