-THE TRIAL-

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(Cap 6)

Erano passati oramai 5 anni da quando inizziammo a indagare sul culto, avevamo fatto arrestare Charley Meinsfild il collezionista, alla fine aveva ammazzato lui la signora Sanderson non abbiamo mai capito veramente il perchè, mi sentivo in colpa e quella fù una delle cause dei miei incubi. Durante quei 5 anni eravamo tutti cresciuti sia d'età sia di testa, io e Larry avevamo capito di piacerci entrambi, Ash aveva dovuto trasferirsi in città per le sue passioni e Todd aveva deciso di continuare gli studi..insomma nessuno di noi tranne Larry abitava più agli Addison appartaments, ma quando sembrava essersi tranquillizzata la situazione del culto dopo la morte della professoressa Pakerton, tutto si stravolse in pochi giorni. "Neil, che fine ha fatto Todd?" "Sta mattina aveva lezione" "Ohh giusto, a e sai dov'è il mio telefono?" "Si è sul tavolo in cucina" "Grazie" Neil era il nostro coinquilino aveva due anni in più rispetto a me e Ash ma uno in più rispetto a Todd e Larry. "Ah cavolo oggi ho il turno di mattina, ci si vede dopo Sallo" "A dopo" presi in mano il telefono per leggere gli SMS e mi accorsi di averne uno da Ashley e uno da Larry, aprii prima quello di Ash che diceva che ci saremmo visti quella sera, invece Larry mi aveva chiesto di vederci agli Addison, era importante, così decisi di avviarmi e andare da lui. Appena arrivai mi corse in contro "C'è qualcosa che non và" "Altro oltr fantasmi e un seminterrato inquietante?" "Sono serio, vieni" Larry mi prese per mano e mi fece entrare nel palazzo. "Tutto ciò rappresenta un drastico cambio dalla sua versione originale, se così possiamo chamarla sig. Fisher. Inizialmente non ha forse dichiarato che aveva perso ogni contatto con Larry Jonson?" Disse il pubblico Ministero "Si." "Quindi ammette di aver mentito durante la sua prima deposizione?" "Si, ero ancora sotto shock per quello che era accaduto e ho pensato che dire la verità sarebbe stato peggio, che nessuno mi avrebbe creduto, non sapevo che alrtro fare" "E ora ci pensa pronti a credere a ciò che ci racconta?Come presuppone che possiamo distinguere il vero da ciò che non lo è?" "Tutto ciò che mi rimane è la verità, è importante che le persone ascoltino ciò che ho da dire. Quanto al credere bhè..io spero che per il loro bene che lo facciano" "é una minaccia?" "é un avvertimento" "Vuole farci credere che c'è ancora un assassino a piede libero quì a Nokfell? Che tutte le prove presentate quì oggi non sia solo che una elaborata copertura?E creata da chi? Dal dipartimento di polizia della contea?" "Se la Corte lo permette io vorrei continuare la mia testimonianza. è importante che la storia venga raccontata cronologicamente." "Concesso" così ripresi a raccontare dove avevo lasciato..
"Te lo ripeto Sal c'è qualcosa di sbagliato in tutto questo" "Hai più visto quel demone?" "No, non l'ho più rivisto dall'ultima volta che lo abbiamo bandito anni fà" "Hai provato con il Super Gear Boy?" "Si ho setacciato ogni centimetro degli appartamenti con quel coso, ma non ha captato nulla" "Strano" "Tutti i fantasmi sono scomparsi da settimane" "Magari sonoriusciti finalmente a trovare un pò di pace" "Non saprei, ho questo brutto presentimento" "Forse ha a che fare con i miei incubi" "Probabile ora mai ti tormentano da quando tu e tuo padre vi siete trasferiti" "Hai ragione" In quel momento per qualche motivo pensai fosse tutta colpa mia e mi misi a piangere "Diavolo, Sal che succede" "Forse se non fossi venuto quì non sarebbe successo nulla" " Ma che dici la colpa non è sicuramente la tua" disse abbracciandomi, durante quell'abbraccio mi sentivo bene e al sicuro così riuscii a calmarmi "C'è qualcosa che non và?" mi disse Larry "No anzi ora sto benissimo" "Lo so ma dobbiamo staccarci adesso" "Si scusa, sai, sei la persona migliore che potesse mai capitarmi...Ti amo Larry" "Anche io Sal.." anche se ce lo eravamo detti svariate volte da quando stavamo insieme era diverso, era qualcosa di più profondo sta volta. A quel punto Larry mi alzò la protesi e istintivamente misi una mano sul lato destro del mio volto, che lui spostò "Hey, a me tu piaci come sei, non hai bisogno di nasconderti" "Scusa" in quel momento le farfalle nello stomaco inizziavano a sentirsi così misi e mani sul volto di Larry e lo baciai, non era la prima volta ma avevo paura che fosse l'ultima o meglio avevo quel presentimento. Poi ci staccammo e dopo due minuti di sguardi intensi ci decidemmo a continuare la nostra missione "Scommetto che il signor Addison ha tutta questa roba da così tanto tempo che non si ricorda nemmeno cosa c'è in tutte queste scatole" "Probabilmente sono tutte cose che appartenevano alla sua famiglia" "Bhe, alcune lo sono, per il resto sono vecchi vestiti, vecchi set da thè, libri di cucina... per lo più robaccia" "Larry!" "Eh?" "Hai ficcato il naso immezzo alla roba di Terrence?" "Bhè, si, amico perchè no? quel tipo non esce mai dal suo appartamento. Senza contare che volevo essere sicuro che non avesse a che fare con il culto, o che non usasse questo posto per occultare cadaveri, o robe strane" "Ok detto così ci sta... immagino" alla fine non c'era nulla di importante quindi uscimmo da quella stanza. Passammo poi nell' appartamento della signora Rosemberg, oramai lì era tutto imballato da quando lei era morta quindi non ci perdemmo troppo tempo, però trovammo una cosa strana, un dente con una E incisa sopra, lo presi e lo conservai pensando che potesse servirci per scoprre qualcosa. Poi scendemmo nell'appartamento di Larry, anche lì era tutto pronto per essere portato via "Fa strano andarsene dopo tutto questo tempo" "Mi sono sentito anche io così quando sono andato via dal New Jersey, ma è stato un cambiamento di cui avevo davvero bisogno, anche se al tempo non lo sapevo. Perciò sono contento che le cose siano andate come sono" "Già... Sarà un figata vivere con te e Todd. Non vedo l'ora a dire il vero. Però non posso fare a meno di sentirmi triste" "è un cambiamento importante Larry, è normale avere emozioni contrastanti" dopo averlo aiutato a sistemare le utime cose mi ritrovai a dover frugare nella sua stanza "Hey guarda che cosa ho trovato!"in un angolo della stanza vicino alla chitarra avevo trovato la maglietta dei Sanitis Fall, una band metal per cui Larry stravedeva da ragazzino "Pensavo di averla persa..Ah e ora che me lo hai fatto ricordare volevo regalarti la chitarra, oramai io non la suono più, però ti ho insegnato come suonarla quindi questa puoi tenerla" "Sei sicuro, ricordo che quella chitarra ha un valore affettivo importante per te" "Si, ma non c'è cosa migliore del vederti suonarla" "Sei diventato proprio un ficcanaso!" "Non sono io quello che lascia la porta aperta in camera" dopo di ciò uscimmo fuori per andare un ultima volta sulla casa sull'albero per poi ri tornare dentro. Passammo dai genitori di Todd per un saluto veloce ma trovai un altro dente questa volta carbonizzato.Poi tornai nel luogo del mio tormento casa mia, non volevo entrarci, alla fine ero contento per mio padre però davvero il fatto che si sia risposato con Lisa, che per giunta era la madre del mio fidanzato, mi ha fatto stare male. Dopo aver salutato anche i miei tornammo nell'appartamento dei Sanderson e per nostra sorpresa il sig. Sanderson era lì con le lacrime a gli occhi "Ci scusi non volevamo disturbarla" "Signor Sanderson?" "Ciao ragazzi, stavo dicendo addio alla mia Sandy" "Dicendo addio?" "Sta notte lascio Nokfell, ho bisogno di lasciarmi alle spalle questo posto. Per caso avete.. so che è una domanda strana ma qualcuno di voi due ha visto mia moglie?" "Si l'abbiamo vista ma mesi fà" "Oh cribbio,temevo sarebbe successo, come sta il mio angelo?" "Le mancate molto, ma le ripeto sono mesi che non la vediamo" "La mia povera Sandy. Non si meritava tutto questo" "Cos'è che temeva?" "Uh?" "Lei ha detto "Temevo sarebbe successo" Successo cosa, esattamente?" "Nulla di particolare sono solo afflitto, potreste lasciarmi un momento solo grazie?" "Nessun problema ci faccia sapere se ha bisogno" uscimmo e andammo al 5 piano ancora in ristrutturazione ma come al solito vuoto. Nella stanza 502 in cui c'era il fantasma della piccola Megan sta volta c'era una gabbia per uccelli che aveva uno scompartimento segreto che però dovevamo svitare in qualche modo quindi andammo alla ricerca di un cacciavite "Sai Sal, ho sentito che Charley verra rilasciato" "Si ho sentito; ma quello non è il vero Charley" "Dove pensi che sia ora; il vero Charley intendo" "Non lo so ma molto probabilmente l'ha preso il culto, oppure l'hanno fatto fuori; forse è finito anche lui nella carne alla bolognese" "Non andavo d'accordo con quel tipo ma nessuno si merita di finire come piatto in una mensa" "Charley era... un pò strano... ma era un tipo a posto. Mi stava simpatico prima che inizziassimo a sospettare di lui e indagrci sopra" " Accidenti... lo abbiamo rovinato, eh?" "Bhè non potevamo stare zitti dopo le scoperte e tutto quello che avevi visto" "Faccio ancora degli incubi al riguardo" "Vabbè lasciamo perdere. Comunque, ho trovato il cacciavite" "Perfetto torniamo sù" mentre rientrammo in quella stanza, dopo tempo ri apparve quell'uomo trasandato "Hai fatto un errore" "Ma che diavolo...?" esclamò Larry "Sarà la fine di tutti noi" "Che accidenti significa?" epoi di nuovo "L'oscurtà ci accomuna tutti" e pi scomparve di nuovo "Mi domando cosa intendesse dire" "Sono solo frasi senza senso Sal" lasciammo perdere e inizziamo a guardare per la stanza per vedere se c'era qualcosa di interessante; altri denti con lettere "Devono servire a qualcosa ne sono certo" tornammo nella stanza con la gabbietta per uccelli e aprimmo la scompato segreto lì sotto si trovava un incisione della rosa dei venti con 5 buchi "Probabilmente corrispondono alle lettere sui denti Sal, e quello carbonizzato al centro" "Sei un genio come al solito Larry" "Grazie lo so" disse con aria altezzosa ed ecco spuntare la chiave del seminterrato "Ed ecco spuntare la chiave che avevi perso" "Non l'ho persa è solo che-Aspetta e quella da dove diavolo spunta?" "Qualcuno voleva che la trovassimo" "Non avrebbe fatto prima a, che ne so, infilarmela sotto la porta, o nella cassetta della posta...roba del genere?" "La Realtà è una ragnatela complessa Larry" "Uh, cosa?" "Niente lascia perdere.Adesso che abbiamo la chiave andiamo a dare un occhiata al tempio" sendemmo nel seminterrato e poi tramite la botola scendemmo nel tempio - SKIP TIME DUE ORE DOPO - tornammo al centro della sala "Bhe sembra che quì sia tutto a posto Larry. Cioè, " a posto " per quanto gli Addison appartament possano esserlo" "E quei denti?,La gabbia che fa apparire la chiave?" "Ok, quello era strano" "Quel brutto presentimento non se ne è andato. Sta per succedere qualcosa di brutto, me lo sento" "Potresti avere ragione. Aggiornerò Todd non appena sarà a casa, così potremmo tornare quì con qualche suo gadgets" "Ok. Quando finisce le lezioni?" "Adesso, ma io devo vedermi con Ash ricordi?" "Oh giusto. Dovresti portarti dietro anche lei." "Penso sia meglio andarci piano con il paranormale con lei, almeno per ora" "Vero l'ultima volta che è venuta con noi, non è andata troppo bene" "Ah, non dimenticare che domani ci si ritrova tutti a cena" "Eh. come dimenticarmelo fra te e Ashley avrò ricevuto almeno un centinai di messaggi" una volta usciti da lì tornai a casa e aspettai che arrivasse Ash poi sentii il rumore di una moto e aprii la porta "Sal!" "Hey, Ashley!" mi venne in contro abbracciandomi "Mi sei mancato, e come tu tutti gli altri" "Anche tu sei mancata a noi" "Hai tagliato i cappelli vedo" "Si, mi viene più comodo con il casco! Comunque vedo che anche tu hai cambiato stile" "Si più o meno" per passare il tempo decidemmo di andare al lago e cambiare aria. Poi tornai a casa e parlai di quanto successo con Larry a Todd, così una volta pronti saremmo tornati agli Addison. Mentre aspettavo Todd mi arrivarono degli SMS da Larry:

Larry: Sal mi dispiace non sentirti in colpa

Sal: Di cosa stai parlando?

Larry: é arrivato il tempo di andare via per me, quando dovrai farlo, tu non lo farai

Sal: Larry non fare nulla di stupido

Larry: é troppo tardi per me, me ne sarò andato presto..

Sal: Smettila di scherzare Larry non è divertente

Sal: Hey!
Sal: Larry!

A quel punto decisi di chiamarlo "Larry rispondi, ti prego...Rispondi alla chiamata Larry...è meglio che tu mi risponda . . . Oh dio. Larry" uscii fuori pioveva, mi misi a correre verso gli appartamenti sperando che non gli fosse successo nulla. Entrai nel suo appartamento chiamando il suo nome "Larry?, Dove diavolo sei?!" dentro nulla così uscii dinuovo per contollare se fosse nella casa sull'albero, ma lì sotto vi trovai solo un biglietto con su scritto "Sal. So che sarà difficile per te capire. Mi dispiace. Per favore, non incolpare te stesso e per favore non odiarmi. Sono stato fortunato ad averti nella mia vita. Non avrei potuto chiedere un fratello e fidanzato migliore di te, amico. So che farai grandi cose. Devi andare avanti. Continua a combattere l'oscurità. Si sta avvicinando ora. Lo sento sussurrare nella mia testa. Sta diventando più forte. Ho solo bisogno che tutto questo finisca. Non ce la faccio più. Non sono forte come te. Salutami tutti quanti e di ad Ash e Todd che gli voglio bene. Ti amo, Sally Face. Sempre. Ci vediamo dall'altra parte,. -Larry-" insieme alla lettera una polaroid scattata qualche anno prima nel quale facevamo gli stupidi

 -Larry-" insieme alla lettera una polaroid scattata qualche anno prima nel quale facevamo gli stupidi

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"No. No no no no NOO! LARRY! CHE COSA HAI FATTO?! LARRY PERCHé!?" le lacrime grondavano dal mio volto caddi a terra e colpii ripetutamente il terreno con le mani e urlai il suo nome, avevo ragione quello che gli avevo dato quella mattina furono l'ultimo bacio e l'ultimo abbraccio. Questo è quanto" "Bene passiamo alla deposizione della Signorina Ashley Campbell" "Ero così contenta che non mi resi conto di come si stava comportando Sal, quando iniziai a notarlo pensai fosse solo triste...pensai che forse aveva smesso di prendere le sue medicine" "Sigorina Campbel, c'è stato un momento in cui si è sentita in pericolo o minacciata, mentre era con il sig Fisher?" "No signore,nulla del genere. Sal era uno dei ragazzi più dolci, o almeno pirma di quella notte" "Può dirci per cortesia cosa ha visto nella casa sull'albero?" "Non era passato molto da quando ero ritonata a casa dal lago, che ricevetti una chiamata da Sal. Era chiaramente scosso e capii dalla voce che aveva pianto. Mi disse che Larry era morto...Lo pregai di chiamare il 911.E gli dissi che se non lo avesse fatto lo avrei fatto io. Nessuno dei due alla fine lo fece, perciò guidai dritto fino agli appartamenti. Quando arrivai lì Sal era strano parlava fra sè e sè e faceva avanti e in dietro. Era visibilmente sconvolto lo eravamo entrambi ma non lo avevo mai visto così. Disse che Larry era nella casa sull'albero, mi ci volle qualche minuto per capire se Larry fosse veramente morto o Sal stesse delirando, salii sulla casa ma una volta su nulla mi sembrava fuori posto a parte la bottiglia di un alcolico vuota" "Che lei sappia Sal beve?" "Niente affatto, poco e raramente, in oltre aveva paura di diventare dipendente. Perciò era chiaro che qualcosa non andasse, Larry era scomparso. Sal cominciava a preoccuparmi così provai a calmarlo ma sembrò non calcolarmi. Non volevo rischiare di peggiorare le cose così me ne andai. Mi sentii una persona orribbile a lasciarlo lì..ma non sapevo che altro fare" 

ANGOLO AUTRICE: a sad story, no apparte gli scherzi ho pianto davvero

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