(Cap 7)
Dopo varie deposizioni e racconti tocco a quello finale: La notte del delitto. Era la notte del 13 dicembre 1999... quella sera erano tutti totalmente vuoti, sia nello sguardo che nelle parlole, come se fossero infettate le loro anime, andavo dal signor addison per vedere come stesse, d'altronde eravamo tutti scossi dopo il suicidio di Larry, ma nessuno aprì quella porta così ci provai io ed effettivamente era aperta. La aprii e li signor Addison era stato inglobato da un ammasso verde con occhi ovunque, era enorme. Inizzialmente non sapevo cosa fare poi l'essere parlò "CAPIRAI PRESTO LA VERA ARMONIA DELL'INFINITO" "Sei tu che stai infettando le anime di questo edificio?" "L'oscurità si muove attraverso tutte le cose e obbedisce al nostro volere, siamo eterni, siamo oltre la morte" "Terrence so che lei è lì da qualche parte, deve mettere fine a tutto questo!" "Nomini un uomo che non lo è più, la tua lotta è senza significato!" "Allora ti fermerò da solo" in quel momento mi ricordai una lezione di scienze, se usassi delle determinate onde sonore forse riuscirei a distruggerlo, capitò a pennello la chitarra di Larry che era stata modificata proprio ieri da Todd in modo che avesse la stessa funzionalità del gear boy quindi una sorta di scarica elettrica, se avessi usato le note nel modo giusto lo avrei fatto fuori. Quando presi in mando quella chitarra sentii come il fantasma di Larry guidarmi e dopo diverse note quell'ammasso si carbonizzò. Ebbi una visione di Terrence da bambino "Temo che ci sia un ultimo compito da svolgere Sal. Un compito orribile" "Di tutto pur di mettere fine a questa follia" "Sal, devi uccidere tutti quelli che hanno l'anima distrutta. In parole povere tutti quelli rimasti quì" "Cosa!?No ci deve essere un altro modo!" "Mi dispiace Sal, ma questo èl'unico metodo per liberare tutti" "Ti prego non faremelo fare!" "Mi spiace" detto quello tornai alla realtà. Avrei perso tutto ma allo stesso tempo avrei potuto salvarli, era questo che intendeva Larry, effettivamente non lo avrei mai ucciso. Ma quella volta mi toccò. Uno ad uno li feci fuori, mi tremavano le mani ma continuai a farlo, e quando vidi la figlia di Maple Soda che quando entrai mi chiese se fossi tornato per giocare, mi pianse il cuore, e tra i suoi strilli di terrore uccisi lei e i suoi genitori. Una volta finito mi facevo schifo da solo e quando scesi giù per andarmene vidi Todd seduto a terra, aveva gli occhi rossi e un taglio al petto "Loro mi avevano legato...c'era qualcos'altro lì, penso fosse un demone..mi hanno tagliato e preso il mio sangue, poi mi hanno ri cucito...ho sentito un rumore fortissimo e sono svenuto.Non mi sento bene Sal. Credo di star per morire" ero vuoto dentro non potevo aver ucciso così tante peersone innocenti. All'ultimo momento mi misi a suonare la canzone preferita di Larry sulla porta d'ingresso degli appartamenti
poi le sirene della polizia, e il mio sguardo vuoto sul corpo di Todd ormai svenuto nuovamante. Da quì in poi la storia la sapete. Alla fine mi dichararono colpevole, e mi condannarono a morte. 12 gennaio 2004 qella mattina Sal sarebbe stato ucciso sulla sedia elettrica, avevo provato di tutto per evitarlo, ma poi un lampo di genio. Corsi alla casa sull'albero con la polaroid "Hey Larry so che sei quì, o almeno il tuo fantasma!" ed eccolo materializzarsi di fronte a me gli scattai una polaroid e scesi in moto dirigendomi verso la prigione. Potevo salvarlo, potevo farlo davvero! Arrivai e senza il permesso di nessuno entrai; mi fermai alla porta della stanza dell'esecuzzione sbattevo le mani contro il vetro e urlavo, ma niente, Sal era lì bendato sulla sedia elettrica. Era la mia fine ero lì sulla sedia bendato, sentivo Ash urlare ma non la fecero entrare, prima che tirassero la leva vidi tutta la mia vita passarmi avanti mentre quella dannata canzone mi ronzava in testa(Ligth is on the way , well'be having a funtime! It's such a lovley day we should pocket the sun shine). Poi alle 6:33 del mattino precise lo vidi venire folgotato e sentii le sue urla di dolore. Piansi e scivolai a terra rannichiandomi era colpa mia, non ero riuscita a salvarlo, sforzi inutili, lo avevo visto morire davanti ai miei occhi. Tornai a casa e la prima cosa che guardai all'ingresso fù una vecchia foto in cui eravamo tutti
compresi Chug, Maple e Neil, la malinconia mi avvolse "Mi dispiace ragazzi" dissi a bassa voce. Decisi di prendere una decisione drastica. riempii la vasca e mi ci buttai dentro,presi una lametta e inizziai a farmi tagli profondi. L'ultima cosa che vidi fù l'acqua colorata di rosso, poi non vidi più il sole.
Forse..
–The and-
continua (se io ho voglia di scrivere...) + capitolo bonus
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His Face
Paranormalè la mia versione della trama del videogame di Sally Face (di Steve Gabry) che vi consiglio vivamente di giocare. Se volete leggete, la scelta è solo vostra..