Capitolo 1

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Ore 7.20 am. Perfetto, sono in ritardo e fuori piove. Mi sveglio di mal umore, pensando al fatto che potrei restare ancora a letto a dormire, con un tempo del genere, mi alzo e apro le finestre, gli occhi socchiusi mi fanno quasi male alla luce della prima mattina. Mi vesto, mi trucco e faccio colazione come sempre, che vita. Odio la routine, continuare a fare le stesse cose 365 giorni su 365. Mi metto
fuori dal cancello, e aspetto la mia vicina, io e lei abbiamo un rapporto normale, e rispetto agli altri, lei si fa i fatti suoi e io mi faccio i miei. Passano i minuti e della macchina di sua mamma non se ne vede traccia. Ormai sarà già partita, così chiedo a mio padre se può portarmi. Dopo 15 minuti di strada, la macchina si ferma.. BELLA MERDA. E scommetto che non è ancora finita, siamo solo all'inizio di questa 'meravigliosa' giornata. Mentre mio padre chiama il meccanico, gli faccio segno che ormai, raggiungo la scuola a piedi, non si trova molto lontano, e una sana camminata non fa mai male, ma dimmi te se si può chiamare 'sana' sotto questa pioggia. Arrivo a scuola appena suona la campanella, e mi avvio a raggiungere la mia classe, merda, la porta è già chiusa e di sicuro ci sarà già dentro quella troia della professoressa di chimica, che mi punirà interrogandomi, ma mi stupisco, trovando una signora diversa, sulla quarantina, più giovane e più magra di quella vaccona. dico 'buongiorno' e mi scuso per il ritardo, e vado al mio solito posto, mi siedo e respiro tranquillamente, dopo la corsa per arrivare qua con la pioggia fredda di metà autunno che mi attraversava le maniche della felpa di lana; per fortuna qualcosa di positivo c'è in questa giornata da schifo, la Sig.ra Clark oggi non è venuta a scuola, e mentre ripongo il mio zaino a terra, riesco a udire le voci dei miei compagni che sperano che sia decapitata, non posso biasimarli, e al suo posto c'è una di quelle supplenti strafottenti che ha l'intenzione di far calmare la classe ma alla fine, non conclude nulla, e così si siede su una sedia, si avvicina alla cattedra e inizia a leggere il giornale come se nulla fosse. Io mi metto a fare i compiti di matematica che ieri non ho potuto fare, per colpa di quel sonnellino pomeridiano durato chissà quante ore.

POST AUTRICE
ciao(?), questa è la mia prima ff, e il mio primo capitolo lol, questo è solo l'inizio di una delle tante giornate di Camila, scusate se è corto, se vi piace, commentate. grazie. xx

Weird || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora