4. Oscar

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― Ci rivediamo... Oscar Hall.

A sentire il mio nome pronunciato da lei mi fa imbestialire, anche se non so il perché. Mi sono completamente dimenticata di lei. I capelli, gli occhi e la sfrontatezza sono gli stessi ma qualcosa è cambiato in lei. I vestiti. Una felpa e dei jeans strappati. Su di lei stanno bene. Scuoto la testa. Non sono qui ad ammettere di nuovo che sta da dio (non che lo abbia pensato). Comunque mi riprendo il mio contegno e la guardo serio.

― Ginevra Harper... ― dico ricordandomi il suo interno nome. Lei sorride.

― Si è persa? ― continuo ignorandola. Di nuovo ha quel luccichio divertito negli occhi. Mi dà fastidio.

― Ovvio che no ― risponde pronta come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Mi acciglio.

― E allora perché è qui?

Ginevra inclina leggermente la testa, guardandomi come uno stupido.

― Perché è la mia classe.

Non ribatto. La sua classe. La mia classe. Sbatto ancora gli occhi. Il suo sorriso si allarga sempre di più.

― Esatto, Hall. Siamo della stessa classe.

Socchiudo gli occhi. Bene! Se dovrò averla per l'intero anno, va bene, ok, cos'altro devo sopportare?

― Quindi, fammi capire bene, hai saltato la tua prima ora? ― chiedo poi. E' davanti a me con quell'espressione decisa che mi fa andare fuori dai gangheri.

― Non avevo voglia ― risponde alzando le spalle. Alzo un sopracciglio. Questo non è da lei. Be', almeno credo, non è che la conosco veramente ma mi sembrava che prendesse la scuola molto seriamente quattro mesi fa. Adesso è qui a fregarsi se salta la sua prima ora del suo primo giorno... roba da matti. In effetti è anche per me il primo giorno. Il primo giorno dove tutti mi vedono cambiato. Il primo giorno dove cambio in meglio. Il primo giorno per vedere il mio nuovo me. In pochi mesi tutto può cambiare. Anche lei.

― Questa non è una valida giustificazione per la tua assenza ― ribatto. Ginevra alza gli occhi al cielo.

― Senti chi parla. Non eri tu quello  che saltava le lezioni qualche mese fa? ― mi provoca. Mi infastidisco di quella insinuazione.

― E non eri tu quella che prendeva sempre appunti e ascoltava come se fosse di vitale importanza le lezioni, eh? ― dico. Questo non lo digerisce.

― Be' passato è passato. Come vedi adesso non lo faccio più ― sbotta e incrocia le braccia fissandomi con quei occhioni verdi. Apro la bocca ma vengo interrotto dal professore che entra dicendo secco: ― State seduti, non ho tempo da perdere.

***

― Che guardi.

― Io non guardo niente, sei tu piuttosto.

― Attenta a come parli o te ne pentirai!

― Sì e cosa mi farai, la ramanzina?

Alzo la testa e osservo accigliato Ginevra. Sfortunatamente ho scoperto un'ora fa di chi era il banco vuoto accanto a me. Ovviamente più sfigato di me non c'è nessuno.

― Forse potrei fartela...

― Non ci provare!

― Ehi, voi due! ― ci richiama il professor Scott infastidito.

―  Finitela di bisticciare come una vecchia coppia. Potrete farlo durante la ricreazione.

Qualche nostro compagno ridacchia e Ginevra diventa rossa. Cavolo, ma il prof farsi i fatti suoi no, eh?

Comunque mi decido di dare più attenzione alla lezione che a quella stupida. Sta parlando di qualcosa di complicato che c'entra con la genetica e sinceramente non riesco a prendere appunti con il prof che parla alla velocità della luce. Con la coda dell'occhio guardo Ginevra. Con sorpresa vedo che sta attenta alla lezione, come se non potesse farne a meno, e sembra memorizzare tutto quello che dice il professor Scott. Magari avessi un cervello così... ma mi devo comunque impegnare, i miei voti non si alzeranno mica se resto qui a cercare di ricordare tutto. Quindi mi metto a cercare di acchiappare le informazioni più importanti e alla fine dell'ora credo di aver trascritto un riassunto accettabile. Quando suona la campanella vedo Ginevra alzarsi di scatto, prendere il suo zaino e andarsene.

― Ehi dove vai? ― le chiedo non riuscendo a trattenermi. Lei si volta e mi fissa con quel suo modo saccente.

― E a te cosa interessa? A mai più, Mister Perfettino ― dice e se ne va. Io rimango imbambolato sulla sedia. No, sul serio?! Mister Perfettino?!


Bad Girl and Good BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora