"E' uno stronzo."
"Louis annuì, bevendo un altro sorso dal bicchiere di vetro, "Lo so."
"Come fai a vivere con lui?"
"Cerco di evitarlo a ogni costo."
"E' una testa di cazzo enorme."
"Lo so."
"Dovresti trasferirti."
"Ci ho provato."
"Puoi vivere con me," si offrì Niall. Louis non era molto sicuro di quella scelta. Dopotutto, i parenti di Niall lo odiavano e pensavano fosse un pessimo esempio come amico.
"Posso vivere con lui. Va bene."
Louis aveva vissuto gli ultimi 17- quasi 18- anni della sua vita con suo padre. Aveva imparato velocemente a stare lontano da suo padre e dalla sua rabbia. La maggior parte delle volte non era poi così male. Ma quando tornava a casa dal bar ogni notte, puoi immaginare che ci fossero dei vasi da infrangere.*
"Se hai bisogno di qualcosa, io sono qui."
"Lo so."
Niall decise che sarebbe stata una buona idea cambiare argomento, "Cos'aveva da dirti Mr Styles dopo la scuola?"
"Ha detto che sarei dovuto andare dopo la scuola ogni lunedì e venerdì per dell'aiuto extra da parte sua. Penso vada bene. Almeno torno a casa più tardi con una scusa valida."
"Hai davvero intenzione di andarci?"
"Be', sì. Dove altro potrei andare?"
"Voglio dire, potresti uscire con me e gli altri."
"E fare cosa? Fumare?"
Niall e i suoi amici erano conosciuti per saltare le lezioni e andare a fumare ogni tanto. Erano anche quelli che si mettevano sempre nei guai, il che Louis lo trovava divertente; come potevano pensare i genitori di Niall che lui fosse una cattiva influenza? Il loro figlio saltava la scuola solo per divertirsi un po'.
"Sì, oppure potresti venire in centro."
Non succedeva mai qualcosa di bello quando Niall e la sua gang andava in centro.
Mai.
"Preferirei non finire in prigione questa sera," disse Louis, roteando gli occhi appena finì la sua bevanda. "E comunque, dovrei tenere in buona forma i polmoni per il calcio."
"Dio, sei una femminuccia. Seriamente, vivi un po'."
"Va bene, Niall. Ma quando finisci in prigione il prossimo weekend, non chiamarmi per pagare la tua cauzione e tirarti fuori." Niall non disse una parola in risposta , sapendo perfettamente che Louis era serio.
"Devo andarci se voglio avere la media con C. Se non lo faccio, non posso giocare, e sai perfettamente quanto si arrabbia mio padre se non gioco."
"Perché prende così tanto seriamente questo sport?"
Louis alzò le spalle. Neanche lui sapeva la risposta. Suo padre era sempre stato uno che spingeva. Aveva spinto tutti i suoi figli a eccellere in qualcosa. A volte Louis o diva essere un bravo calciatore. Aveva troppa pressione da parte della squadra, del coach e, più importante, di suo padre. Doveva essere il figlio perfetto. Doveva avere i voti perfetti. Doveva essere perfetto, perfetto, perfetto.
Se non eri perfetto, non eri un Tomlinson.
"Non lo so."
Harry era piacevolmente sorpreso dalla storia di Louis.
Era bella, strappa lacrime, unica e piena di pensieri. In tutta onestà, Harry non si aspettava così tanto dal ragazzo. Davvero non pensava che quel ragazzo avesse la capacità di scrivere pensieri così provocanti. Si era quasi arreso con il ragazzo.Evidentemente, però, doveva seguire il suo stesso consiglio: non giudicare un libro dalla copertina.
Harry prese nota dello scritto di Louis e si assicurò di condividerlo lunedì. Sentiva il bisogno di dover fare i complimenti a Louis davanti alla classe, per mostrare con che impegno avesse meritato quella A. Continuò a valutare i compiti, nient'altro a distrarlo. Stava diventando tardi, quando finalmente sentì la chiave girare e buttò i fogli sul tavolo, fingendo di essere addormentato.
La porta d'ingresso si chiuse e dei passi risuonarono sul pavimento, fermandosi davanti al divano, "Immagino che dormirai qui di nuovo," sussurrò Liam, "Buonanotte allora."
La lampada sul tavolino venne spenta e i passi si mossero lungo il corridoio, seguiti dalla chiusura di un'altra porta.
"Ti amo anche io," mormorò Harry a sé stesso.
Non vedeva l'ora che fosse lunedì.
__________DOMANDA: Cosa credete succederà lunedì?
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The Rubik's Cube Champ | Italian translation
Fanfic[Larry Stylinson | Student-Teacher] "Dammi quel dannato cubo e non ci saranno problemi" Louis ama il suo cubo di Rubik, e pure il suo insegnante. Questa è una TRADUZIONE, la storia non è mia, ma di MaddsLeigh.