The Rubik's Cube Champ | Italian translation

5.0

"E' troppo difficile," si lamentò Louis.

"Oh, per favore. Puoi farcela. E' davvero facile," lo rassicurò Mr. Styles.

"E' facile dirlo per lei. Probabilmente farà queste cose tutto il tempo," rispose Louis.

"Chiunque può farlo. Avanti."

"Ma io sono un *. Non riesco a farlo."

"Louis," Mr. Styles afferrò fermamente la spalla di Louis, "Puoi farcela."

"Ugh, okay."

La penna di Louis cominciò a muoversi lungo il foglio, creando linee e cerchi lungo le righe. Lavorò velocemente nel suo *; scrivere divenne facile per lui. Dopo un po' posò la sua penna e consegnò il foglio al professore di inglese.

L'insegnante cominciò ad analizzare il foglio, leggendo velocemente e facendo note mentali per alcune cose, "Louis, questo è quello che vorrei sentire. Io voglio sentire quello che tu vuoi dire. Cosa ti viene in mente quando pensi a questa domanda? Che connessioni ti fa fare questa domanda? Quello che fanno gli autori è mettere una parte di loro stessi nella loro scritture. Prova a mettere te stesso in quello che scrivi per avere un significato più profondo, d'accordo?"

Louis annuì e riscrisse la domanda all'inizio del foglio. Cominciò a rispondere in completa onestà. Il suo dolore divenne parole che crearono frasi e formarono paragrafi. Scrisse tutto -beh quasi tutto- sul foglio. Quasi non si preoccupò del fatto che il suo insegnante lo avrebbe letto.

"Hai finito?" chiese Mr. Styles quando Louis si avvicinò di nuovo alla cattedra. Louis annuì e appoggiò il foglio sul bancone. Tornò a sedersi e iniziò a giocherellare con le proprie mani.

"Vieni qui," affermò Mr. Styles pochi minuti dopo.

"Va bene?"

Mr. Styles lo guardò negli occhi cercando di mettergli preoccupazione, "E' esattamente quello che volevo da te. Hai messo te stesso nella tua scrittura e ora hai un pezzo nel quale ognuno può immedesimarsi in modo libero. Capisci?"

"Sì, sto iniziando a capire."

"Ora, ho una domanda per te," disse Mr. Styles, tornando a sedersi nella sua sedia, "Perché interrompi le mie lezioni?"

Louis scrollò le spalle.

Non lo sapeva. Sapeva quale era il suo ruolo. Doveva essere il ragazzo divertente, amico di tutti. Doveva recitare la parte che suo padre si aspettava recitare; il figlio perfetto, che è anche il miglior giocatore della squadra.

"So che tu pensi di doverti inserire o altro. E per farlo devi essere divertente in ogni momento possibile. Lo capisco. Ci sono passato anche io. E anche se voi ragazzi pensate che sia passato tanto tempo da quel periodo, in realtà sono abbastanza giovane—"

"Quanti anni ha?" lo interruppe Louis.

"Interrompi di nuovo, vedo. Anche se non dovrebbe interessarti ho ventitré anni."

"Wow, abbiamo cinque anni di differenza. Cioè, io ho diciassette anni, ma ne avrò diciotto tra poco. E' davvero così govane?"

"Sì, sono piuttosto certo della mia età." rise Mr. Styles.

"Beh, potrebbe mentirmi," disse Louis, "Quindi, lei è molto più giovane rispetto agli altri professori?"

"Sì, penso sia così."

Louis annuì, "Figo. Sa... in realtà, non importa."

"Cosa?" chiese Mr. Styles curioso.

"Stavo per dire che la maggior parte delle ragazze nella nostra classe pensa che lei sia davvero carino. Alcune hanno addirittura detto che lei è sexy," spiegò Louis.

"Beh" Mr. Styles si schiarì la gola, "Sono onorato, immagino. Comunque, lo scritto. Bel lavoro! Eccellente miglioramento. Ora dobbiamo solo lavorare su tutta la questione delle interruzioni e andremo bene—"

"Lei pensa che io sia carino?" chiese all'improvviso Louis.

"Scusami?"

"Lei pensa che io sia carino o attraente o quel che sia?"

"Uhm," Mr. Styles cominciò ad arrossire, "S-Sì, penso di sì."

"Non deve imbarazzarsi così tanto, Mr. Styles. Stavo solo chiedendo. Anche io penso che lei sia carino."

"Bene, ora torniamo a quel compito di inglese."

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DOMANDA: Quali sono le vostre ship preferite? (Non inerenti al capitolo)

Le mie sono troppe, ha, rido.

(Larry, Troyler, Phan, Joshifer, Snowbarry, Monchele, Captain Swan, OutlawQueen...)